Terremoto di magnitudo Md 3.1 del 28-12-2003 ore 18:32:45 (UTC) in zona: 4 km NE Monacilioni (CB)

Un terremoto di magnitudo Md 3.1 è avvenuto nella zona: 4 km NE Monacilioni (CB), il

  • 28-12-2003 18:32:45 (UTC)
  • 28-12-2003 19:32:45 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.6410, 14.8260 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Monacilioni CB 4 523 523
Sant'Elia a Pianisi CB 5 1818 2341
Campolieto CB 5 839 3180
Ripabottoni CB 6 514 3694
Pietracatella CB 8 1375 5069
San Giovanni in Galdo CB 9 580 5649
Provvidenti CB 9 119 5768
Toro CB 9 1391 7159
Macchia Valfortore CB 9 576 7735
Morrone del Sannio CB 9 587 8322
Matrice CB 10 1115 9437
Castellino del Biferno CB 10 545 9982
Casacalenda CB 11 2135 12117
Campodipietra CB 11 2570 14687
Bonefro CB 11 1384 16071
Petrella Tifernina CB 12 1170 17241
Colletorto CB 13 1938 19179
Montagano CB 13 1086 20265
San Giuliano di Puglia CB 13 1042 21307
Carlantino FG 14 980 22287
Jelsi CB 14 1781 24068
Ripalimosani CB 14 3114 27182
Montelongo CB 15 365 27547
Lucito CB 15 696 28243
Celenza Valfortore FG 15 1598 29841
Lupara CB 16 505 30346
Castelbottaccio CB 16 312 30658
Montorio nei Frentani CB 16 437 31095
Santa Croce di Magliano CB 16 4435 35530
Gildone CB 16 809 36339
Gambatesa CB 16 1464 37803
Campobasso CB 17 49431 87234
Riccia CB 17 5262 92496
Limosano CB 17 768 93264
Ferrazzano CB 18 3344 96608
Guardialfiera CB 18 1065 97673
Mirabello Sannitico CB 19 2180 99853
Larino CB 19 6793 106646
Civitacampomarano CB 19 417 107063
Rotello CB 19 1212 108275
Sant'Angelo Limosano CB 19 352 108627
San Marco la Catola FG 20 1012 109639

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
46 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
57 Km a N di Benevento (60091 abitanti)
63 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
75 Km a NE di Caserta (76326 abitanti)
81 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
86 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
90 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
91 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
91 Km a W di Manfredonia (57279 abitanti)
93 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
95 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
96 Km a SE di Chieti (51815 abitanti)
98 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
99 Km a NE di Portici (55274 abitanti)
99 Km a W di Cerignola (58396 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.1
ML-VAX 2.2
2003-12-28
18:32:45
41.641 14.826 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 491049
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2003-12-28 18:32:45 ± 0.178
Latitudine 41.6410 ± 0.0136
Longitudine 14.8260 ± 0.0129
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 491049

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1854.2
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 92
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 28
Numero di fasi 28
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00267
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02283
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 22
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 22
Parametri delle magnitudo

Md:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 491049
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 00:48:39

ML:2.2

Campo Valore
Valore 2.2
Incertezza
Num. stazioni usate 14
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 491049
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.FSSB.Z. 2003-12-28T18:33:29.00 10.0 undecidable manual PN 324 2.5308 1.33 0.2
--.ARV.Z. 2003-12-28T18:33:25.57 10.0 undecidable manual PN 324 2.3088 1.02 0.4
--.SNTG.Z. 2003-12-28T18:33:23.85 10.0 undecidable manual PN 320 2.1201 1.86 0.1
--.BRT.Z. 2003-12-28T18:33:19.81 10.0 undecidable manual PN 113 1.8981 0.9 0.6
--.MGR.Z. 2003-12-28T18:33:15.69 10.0 undecidable manual PN 159 1.5873 0.97 0.6
--.SLCN.Z. 2003-12-28T18:33:12.64 10.0 undecidable manual PN 153 1.3875 0.8 0.8
--.FG4.Z. 2003-12-28T18:33:11.64 10.0 undecidable manual SG 134 0.7215 -0.46 0.4
--.AQU.Z. 2003-12-28T18:33:10.93 10.0 undecidable manual PN 304 1.2654 0.67 0.8
--.PTQR.Z. 2003-12-28T18:33:09.64 10.0 undecidable manual PN 290 1.1211 1.41 0.4
--.RGNG.Z. 2003-12-28T18:33:06.69 10.0 undecidable manual SG 86 0.5661 -0.36 0.4
--.MRLC.Z. 2003-12-28T18:33:05.81 10.0 undecidable manual PG 150 1.0101 -0.56 0.9
--.RNI2.Z. 2003-12-28T18:33:04.69 10.0 undecidable manual SG 277 0.4995 -0.35 0.5
--.FG5.Z. 2003-12-28T18:33:04.59 10.0 undecidable manual SG 137 0.4884 0.16 0.5
--.SDI.Z. 2003-12-28T18:33:02.53 10.0 undecidable manual PG 275 0.7548 0.85 0.8
--.CSSN.Z. 2003-12-28T18:33:02.12 10.0 undecidable manual PG 169 0.7881 -0.16 1.2
--.CII.Z. 2003-12-28T18:33:01.46 10.0 undecidable manual SG 282 0.3996 0.17 0.5
--.RFI.Z. 2003-12-28T18:33:01.45 10.0 undecidable manual PG 242 0.7104 0.62 1.1
--.FG4.Z. 2003-12-28T18:33:00.55 10.0 undecidable manual PG 134 0.7215 -0.48 1
--.INTR.Z. 2003-12-28T18:32:59.84 10.0 positive manual PG 298 0.777 -2.18 0.1
--.TR9.Z. 2003-12-28T18:32:59.79 10.0 undecidable manual PG 153 0.666 -0.14 1.2
--.RGNG.Z. 2003-12-28T18:32:57.63 10.0 undecidable manual PG 86 0.5661 -0.48 1.1
--.FG5.Z. 2003-12-28T18:32:56.59 10.0 negative manual PG 137 0.4884 -0.02 2.6
--.FG2.Z. 2003-12-28T18:32:56.93 10.0 undecidable manual SG 56 0.2997 -0.63 0.4
--.RNI2.Z. 2003-12-28T18:32:56.10 10.0 positive manual PG 277 0.4995 -0.85 1.6
--.PE9.Z. 2003-12-28T18:32:55.13 10.0 negative manual PG 181 0.3996 0.1 2.6
--.CII.Z. 2003-12-28T18:32:54.47 10.0 positive manual PG 282 0.3996 -0.32 2.4
--.SGG.Z. 2003-12-28T18:32:54.83 10.0 positive manual PG 233 0.4107 -0.48 2.2
--.FG2.Z. 2003-12-28T18:32:52.44 10.0 positive manual PG 56 0.2997 -0.2 2.5
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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