Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 20-04-1985 ore 16:45:42 (Italia) in zona: 3 km SW Lioni (AV)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 3 km SW Lioni (AV), il

  • 20-04-1985 14:45:42 (UTC)
  • 20-04-1985 16:45:42 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 40.8560, 15.1670 ad una profondità di 6 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Lioni AV 3 6201 6201
Caposele AV 7 3483 9684
Teora AV 7 1537 11221
Nusco AV 8 4203 15424
Sant'Angelo dei Lombardi AV 8 4250 19674
Bagnoli Irpino AV 9 3217 22891
Calabritto AV 9 2391 25282
Morra De Sanctis AV 10 1297 26579
Torella dei Lombardi AV 11 2144 28723
Rocca San Felice AV 11 851 29574
Guardia Lombardi AV 12 1718 31292
Cassano Irpino AV 12 982 32274
Montella AV 13 7780 40054
Senerchia AV 13 842 40896
Castelfranci AV 14 2041 42937
Castelnuovo di Conza SA 14 619 43556
Santomenna SA 14 443 43999
Laviano SA 14 1438 45437
Conza della Campania AV 14 1373 46810
Villamaina AV 15 995 47805
Valva SA 16 1643 49448
Andretta AV 16 1927 51375
Acerno SA 16 2783 54158
Montemarano AV 16 2851 57009
Paternopoli AV 17 2384 59393
Sant'Andrea di Conza AV 17 1539 60932
Castelvetere sul Calore AV 17 1615 62547
Cairano AV 18 326 62873
Colliano SA 18 3638 66511
Frigento AV 18 3780 70291
Gesualdo AV 19 3516 73807
Oliveto Citra SA 19 3802 77609
Sturno AV 19 3080 80689
Pescopagano PZ 20 1910 82599
Carife AV 20 1408 84007
San Mango sul Calore AV 20 1185 85192

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
32 Km a NE di Battipaglia (50786 abitanti)
32 Km a E di Avellino (54857 abitanti)
40 Km a NE di Salerno (135261 abitanti)
42 Km a E di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
44 Km a SE di Benevento (60091 abitanti)
55 Km a E di Scafati (50787 abitanti)
59 Km a W di Potenza (67122 abitanti)
60 Km a E di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
68 Km a E di Acerra (59573 abitanti)
68 Km a E di Torre del Greco (86275 abitanti)
68 Km a E di Portici (55274 abitanti)
69 Km a E di Ercolano (53709 abitanti)
72 Km a E di Afragola (65057 abitanti)
74 Km a E di Casoria (77642 abitanti)
74 Km a E di Caserta (76326 abitanti)
75 Km a SW di Foggia (151991 abitanti)
77 Km a SW di Cerignola (58396 abitanti)
77 Km a E di Napoli (974074 abitanti)
82 Km a E di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
82 Km a E di Aversa (53047 abitanti)
82 Km a E di Marano di Napoli (59874 abitanti)
90 Km a E di Pozzuoli (81661 abitanti)
94 Km a S di San Severo (53905 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6 1985-04-20
14:45:42
40.856 15.167 7 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 5029
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-04-20 14:45:42 ± 0.341
Latitudine 40.8560 ± 0.0187
Longitudine 15.1670 ± 0.0297
Profondità (km) 7 ± 4 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 5029

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3252.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 115
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 10
Numero di fasi 10
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00170
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01190
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 8
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 8
Parametri della magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 5029
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:09:32
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.ORI.Z. 1985-04-20T14:46:07.50 10.0 undecidable manual PN 129 1.2543 1.29 0.2
--.SD1.Z. 1985-04-20T14:46:06.80 10.0 undecidable manual PN 310 1.3209 -0.34 0.7
--.DUI.Z. 1985-04-20T14:46:04.00 10.0 undecidable manual PG? 326 0.9657 2.36 0
--.SGG.Z. 1985-04-20T14:45:57.60 10.0 undecidable manual PG 312 0.7881 -0.94 0.5
--.SOR.Z. 1985-04-20T14:45:55.90 10.0 negative manual PG 246 0.6882 -0.62 1.6
--.SGO.Z. 1985-04-20T14:45:54.50 10.0 undecidable manual SG 160 0.3108 -0.14 0.5
--.BS1.Z. 1985-04-20T14:45:53.50 10.0 undecidable manual SG 252 0.2664 0.48 0.6
--.SGO.Z. 1985-04-20T14:45:49.00 10.0 negative manual PG 160 0.3108 -0.43 2
--.BS1.Z. 1985-04-20T14:45:49.00 10.0 positive manual PG 252 0.2664 0.51 1.8
--.TR9.Z. 1985-04-20T14:45:46.70 10.0 positive manual PG 14 0.1887 -0.16 2.3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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