Terremoto di magnitudo ML-MEDNET 4.0 del 07-12-2003 ore 11:20:33 (Italia) in zona: 4 km E Bertinoro (FC)

Un terremoto di magnitudo ML-MEDNET 4.0 è avvenuto nella zona: 4 km E Bertinoro (FC), il

  • 07-12-2003 10:20:33 (UTC)
  • 07-12-2003 11:20:33 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.1620, 12.1800 ad una profondità di 9 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Bertinoro FC 4 11059 11059
Forlimpopoli FC 5 13290 24349
Cesena FC 6 96758 121107
Meldola FC 10 9970 131077
Forlì FC 13 117913 248990
Montiano FC 13 1716 250706
Gambettola FC 14 10660 261366
Longiano FC 15 7126 268492
Predappio FC 17 6346 274838
Roncofreddo FC 17 3386 278224
Gatteo FC 18 9068 287292
Cervia RA 18 28940 316232
Cesenatico FC 18 25796 342028
Castrocaro Terme e Terra del Sole FC 18 6426 348454
Savignano sul Rubicone FC 19 17766 366220
San Mauro Pascoli FC 20 11690 377910
Sogliano al Rubicone FC 20 3195 381105

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
6 Km a W di Cesena (96758 abitanti)
13 Km a SE di Forlì (117913 abitanti)
27 Km a SE di Faenza (58541 abitanti)
29 Km a S di Ravenna (159116 abitanti)
33 Km a W di Rimini (147750 abitanti)
43 Km a E di Imola (69797 abitanti)
65 Km a W di Pesaro (94582 abitanti)
76 Km a W di Fano (60888 abitanti)
76 Km a E di Bologna (386663 abitanti)
81 Km a NE di Arezzo (99543 abitanti)
86 Km a NE di Firenze (382808 abitanti)
87 Km a SE di Ferrara (133155 abitanti)
92 Km a E di Scandicci (50609 abitanti)
92 Km a E di Prato (191150 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
MLNET 4.0 2003-12-07
10:20:33
44.162 12.18 9 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 490199
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2003-12-07 10:20:33 ± 0.455
Latitudine 44.1620 ± 0.0177
Longitudine 12.1800 ± 0.0183
Profondità (km) 9 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 490199

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2451.2
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 79
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 41
Numero di fasi 41
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 1
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00121
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.03181
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 38
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 38
Parametri della magnitudo

ML:4.0

Campo Valore
Valore 4.0
Incertezza
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 490199
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 10:37:17
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.RGNG.Z. 2003-12-07T10:21:27.16 10.0 undecidable manual PN 133 3.5187 -0.39 0
--.DOI.Z. 2003-12-07T10:21:27.94 10.0 undecidable manual PN 277 3.5298 0.08 0
--.ORO.Z. 2003-12-07T10:21:23.72 10.0 undecidable manual PN 297 3.3078 -0.98 0
--.IMI.Z. 2003-12-07T10:21:21.95 10.0 undecidable manual PN 266 3.0858 0.32 0
--.VAI.Z. 2003-12-07T10:21:19.32 10.0 undecidable manual PN 306 2.9415 -0.39 0
--.FIN.Z. 2003-12-07T10:21:18.45 10.0 undecidable manual PN 272 2.8416 0.16 0
--.BRMO.Z. 2003-12-07T10:21:15.78 10.0 undecidable manual PN 331 2.6307 0.35 0.1
--.CERT.Z. 2003-12-07T10:21:12.15 10.0 undecidable manual PN 164 2.2866 1.52 0.4
--.PTQR.Z. 2003-12-07T10:21:12.99 10.0 undecidable manual PN 156 2.3088 1.96 0.3
--.FVI.Z. 2003-12-07T10:21:12.37 10.0 negative manual PN 9 2.4642 -0.71 0.2
--.PTCC.Z. 2003-12-07T10:21:10.89 10.0 negative manual PN 19 2.3865 -1.12 0.3
--.BOB.Z. 2003-12-07T10:21:09.11 10.0 positive manual PN 288 2.0313 1.89 0.6
--.AQU.Z. 2003-12-07T10:21:09.41 10.0 undecidable manual PN 153 2.0091 2.54 0.6
--.GMNA.Z. 2003-12-07T10:21:08.61 10.0 negative manual PN 17 2.22 -1.11 0.4
--.TERO.Z. 2003-12-07T10:21:05.82 10.0 undecidable manual PN 145 1.8537 1.16 0.8
--.MNS.Z. 2003-12-07T10:21:04.48 10.0 undecidable manual PN 168 1.8093 0.37 0.8
--.CTI.Z. 2003-12-07T10:21:04.71 10.0 negative manual PN 348 1.9092 -0.88 0.7
--.SAL.Z. 2003-12-07T10:21:04.51 10.0 undecidable manual PN 321 1.8537 -0.23 0.8
--.TRI.Z. 2003-12-07T10:21:03.90 10.0 negative manual PN 35 1.9092 -1.54 0.7
--.ERBM.Z. 2003-12-07T10:20:58.97 10.0 undecidable manual PN 282 1.2876 2.04 1.3
--.GRFL.Z. 2003-12-07T10:20:57.81 10.0 undecidable manual PN 220 1.332 0.24 1.2
--.PII.Z. 2003-12-07T10:20:55.81 10.0 undecidable manual PN 250 1.2654 -0.85 1.3
--.GSCL.Z. 2003-12-07T10:20:55.22 10.0 undecidable manual PN 279 1.1544 0.15 1.4
--.ASS.Z. 2003-12-07T10:20:54.41 10.0 undecidable manual PN 162 1.1433 -0.61 1.4
--.BDI.Z. 2003-12-07T10:20:54.36 10.0 undecidable manual PN 265 1.1322 -0.51 1.4
--.PESA.Z. 2003-12-07T10:20:53.40 10.0 undecidable manual SG 114 0.5217 1.13 1.6
--.SNTG.Z. 2003-12-07T10:20:52.62 10.0 undecidable manual PN 148 1.0545 -1.15 1.5
--.ZCCA.Z. 2003-12-07T10:20:50.95 10.0 undecidable manual PG 282 0.8769 0.39 1.6
--.ARV.Z. 2003-12-07T10:20:49.14 10.0 undecidable manual PG 139 0.8547 -1.07 1.6
--.FIU.Z. 2003-12-07T10:20:48.41 10.0 undecidable manual PG 314 0.6882 1.49 1.6
--.SFI.N. 2003-12-07T10:20:46.40 10.0 undecidable manual SG 222 0.3552 -0.34 1.6
--.FSSB.Z. 2003-12-07T10:20:45.34 10.0 undecidable manual PG 137 0.6327 -0.7 1.6
--.RSM.E. 2003-12-07T10:20:44.92 10.0 undecidable manual SG 139 0.2997 0.05 1.6
--.PESA.Z. 2003-12-07T10:20:43.95 10.0 undecidable manual PG 114 0.5217 0.02 1.6
--.SEI.Z. 2003-12-07T10:20:43.94 10.0 positive manual PG 259 0.5883 -1.39 1.6
--.CRE.Z. 2003-12-07T10:20:43.86 10.0 negative manual PG 196 0.555 -0.87 1.6
--.VMG.Z. 2003-12-07T10:20:42.39 10.0 positive manual PG 246 0.4995 -1.08 1.6
--.PGD.Z. 2003-12-07T10:20:41.51 10.0 negative manual PG 229 0.4329 -0.81 1.6
--.SFI.Z. 2003-12-07T10:20:40.20 10.0 negative manual PG 222 0.3552 -0.72 1.6
--.RSM.Z. 2003-12-07T10:20:40.20 10.0 undecidable manual PG 139 0.2997 0.33 1.6
--.BRSN.Z. 2003-12-07T10:20:37.15 10.0 positive manual PG 328 0.1332 0.46 1.6
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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