Terremoto di magnitudo Md 3.4 del 18-11-2003 ore 06:08:43 (UTC) in zona: 1 km N Parenti (CS)

Un terremoto di magnitudo Md 3.4 è avvenuto nella zona: 1 km N Parenti (CS), il

  • 18-11-2003 06:08:43 (UTC)
  • 18-11-2003 07:08:43 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 39.1730, 16.4100 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Parenti CS 1 2188 2188
Colosimi CS 6 1247 3435
Rogliano CS 7 5637 9072
Mangone CS 8 1891 10963
Bianchi CS 8 1305 12268
Santo Stefano di Rogliano CS 8 1725 13993
Cellara CS 8 504 14497
Marzi CS 9 989 15486
Figline Vegliaturo CS 9 1137 16623
Carpanzano CS 10 255 16878
Aprigliano CS 10 2890 19768
Scigliano CS 10 1226 20994
Piane Crati CS 10 1423 22417
Soveria Mannelli CZ 10 3076 25493
Belsito CS 11 923 26416
Pedivigliano CS 11 831 27247
Pietrafitta CS 12 1310 28557
Pedace CS 13 1907 30464
Panettieri CS 13 351 30815
Serra Pedace CS 13 986 31801
Carlopoli CZ 13 1516 33317
Motta Santa Lucia CZ 13 845 34162
Paterno Calabro CS 14 1398 35560
Casole Bruzio CS 14 2578 38138
Malito CS 14 783 38921
Spezzano Piccolo CS 14 2079 41000
Altilia CS 14 711 41711
Decollatura CZ 15 3159 44870
Trenta CS 15 2633 47503
Spezzano della Sila CS 15 4541 52044
Conflenti CZ 15 1392 53436
Dipignano CS 15 4376 57812
Grimaldi CS 16 1680 59492
Celico CS 17 2802 62294
Rovito CS 17 3158 65452
Martirano CZ 17 884 66336
Serrastretta CZ 18 3176 69512
Cicala CZ 18 968 70480
Domanico CS 18 943 71423
Lappano CS 18 941 72364
Zumpano CS 18 2570 74934
Martirano Lombardo CZ 19 1112 76046
Carolei CS 19 3330 79376
Cosenza CS 19 67546 146922
San Pietro Apostolo CZ 19 1691 148613

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
19 Km a SE di Cosenza (67546 abitanti)
23 Km a NE di Lamezia Terme (70714 abitanti)
34 Km a NW di Catanzaro (90612 abitanti)
63 Km a W di Crotone (62178 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.4
MLNET 3.5
2003-11-18
06:08:43
39.173 16.41 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 489419
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2003-11-18 06:08:43 ± 0.252
Latitudine 39.1730 ± 0.0119
Longitudine 16.4100 ± 0.0423
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 489419

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3882.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 160
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 23
Numero di fasi 23
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00308
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.03052
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 22
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 22
Parametri delle magnitudo

Md:3.4

Campo Valore
Valore 3.4
Incertezza
Num. stazioni usate 8
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 489419
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 00:46:58

ML:3.5

Campo Valore
Valore 3.5
Incertezza
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 489419
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 10:37:17
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.LVI.Z. 2003-11-18T06:09:36.61 10.0 undecidable manual PN 250 3.3855 0.1 1
--.RGNG.Z. 2003-11-18T06:09:26.17 10.0 undecidable manual PN 346 2.5752 0.89 0.6
--.PZI.Z. 2003-11-18T06:09:23.96 10.0 undecidable manual PN 208 2.3976 1 0.5
--.FG5.Z. 2003-11-18T06:09:23.00 10.0 undecidable manual PN 337 2.2755 1.78 0.1
--.USI.Z. 2003-11-18T06:09:23.90 10.0 undecidable manual PN 260 2.5419 -1.04 0.5
--.CSLB.Z. 2003-11-18T06:09:19.71 10.0 undecidable manual PN 236 2.2089 -0.58 0.9
--.GIB.Z. 2003-11-18T06:09:19.73 10.0 undecidable manual PN 238 2.1978 -0.45 1.1
--.AGST.Z. 2003-11-18T06:09:19.37 10.0 undecidable manual PN 206 2.1201 0.25 1.2
--.SOR.Z. 2003-11-18T06:09:18.88 10.0 undecidable manual PN 312 2.1201 -0.19 1.2
--.PLLN.Z. 2003-11-18T06:09:18.80 10.0 undecidable manual PN 237 2.1201 -0.3 1.2
--.CSSN.Z. 2003-11-18T06:09:17.76 10.0 undecidable manual PN 328 1.9869 0.5 1.1
--.MRLC.Z. 2003-11-18T06:09:15.60 10.0 undecidable manual PN 336 1.7205 1.38 0.3
--.BRT.Z. 2003-11-18T06:09:13.37 10.0 positive manual PN 18 1.7871 -1.12 1
--.SLCN.Z. 2003-11-18T06:09:08.65 10.0 undecidable manual PN 334 1.3431 0.15 1.4
--.MTTG.Z. 2003-11-18T06:09:08.35 10.0 undecidable manual PN 205 1.2876 0.69 1
--.SLNA.Z. 2003-11-18T06:09:08.20 10.0 undecidable manual PN 243 1.3653 -0.69 1
--.MSI.Z. 2003-11-18T06:09:07.70 10.0 undecidable manual PN 214 1.1655 1.03 0.6
--.SOI.Z. 2003-11-18T06:09:05.26 10.0 undecidable manual PN 194 1.1322 -0.2 1.4
--.MGR.Z. 2003-11-18T06:09:05.16 10.0 undecidable manual PN 325 1.1544 -0.76 0.9
--.SCLL.Z. 2003-11-18T06:09:03.44 10.0 undecidable manual PG 210 1.0656 -0.98 0.7
--.ORI.Z. 2003-11-18T06:09:00.58 10.0 positive manual PG 1 0.8769 -0.4 2.5
--.GRI.Z. 2003-11-18T06:08:55.88 10.0 undecidable manual SG 178 0.3441 -0.79 0.3
--.GRI.Z. 2003-11-18T06:08:51.28 10.0 positive manual PG 178 0.3441 0.36 2.6
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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