Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 30-10-2003 ore 08:40:52 (Italia) in zona: 1 km S Mede (PV)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 1 km S Mede (PV), il

  • 30-10-2003 07:40:52 (UTC)
  • 30-10-2003 08:40:52 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 45.0910, 8.7390 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Mede PV 1 6693 6693
Villa Biscossi PV 4 78 6771
Semiana PV 5 231 7002
Lomello PV 6 2206 9208
Torre Beretti e Castellaro PV 6 567 9775
Galliavola PV 6 211 9986
Frascarolo PV 7 1209 11195
Sartirana Lomellina PV 7 1657 12852
Suardi PV 7 624 13476
Pieve del Cairo PV 7 2063 15539
Gambarana PV 7 225 15764
Velezzo Lomellina PV 8 95 15859
Valle Lomellina PV 9 2197 18056
Mezzana Bigli PV 9 1098 19154
Bassignana AL 10 1709 20863
Breme PV 10 800 21663
Ottobiano PV 10 1090 22753
Ferrera Erbognone PV 10 1189 23942
San Giorgio di Lomellina PV 10 1099 25041
Bozzole AL 11 319 25360
Alluvioni Cambiò AL 11 912 26272
Isola Sant'Antonio AL 11 717 26989
Valenza AL 11 19178 46167
Pomaro Monferrato AL 12 355 46522
Valeggio PV 12 217 46739
Guazzora AL 12 305 47044
Cergnago PV 12 735 47779
Valmacca AL 12 1021 48800
Pecetto di Valenza AL 12 1267 50067
Rivarone AL 13 381 50448
Zeme PV 13 1074 51522
Sale AL 13 4172 55694
Sannazzaro de' Burgondi PV 14 5515 61209
Giarole AL 14 718 61927
Alzano Scrivia AL 14 377 62304
Olevano di Lomellina PV 14 729 63033
Scaldasole PV 14 938 63971
Molino dei Torti AL 14 605 64576
Ticineto AL 14 1371 65947
Cornale e Bastida PV 14 867 66814
Candia Lomellina PV 15 1550 68364
Piovera AL 15 851 69215
Alagna PV 15 875 70090
Cozzo PV 15 350 70440
Montecastello AL 16 321 70761
Frassineto Po AL 17 1460 72221
Castelnuovo Scrivia AL 17 5274 77495
Castello d'Agogna PV 17 1202 78697
Borgo San Martino AL 17 1428 80125
Tromello PV 17 3856 83981
Pietra Marazzi AL 17 904 84885
San Salvatore Monferrato AL 17 4299 89184
Silvano Pietra PV 17 672 89856
Casei Gerola PV 18 2500 92356
Pieve Albignola PV 18 873 93229
Mirabello Monferrato AL 18 1374 94603
Mortara PV 18 15386 109989
Ceretto Lomellina PV 18 196 110185
Castelletto Monferrato AL 18 1537 111722
Dorno PV 18 4656 116378
Corana PV 18 812 117190
Occimiano AL 19 1319 118509
Garlasco PV 19 9787 128296
Sant'Angelo Lomellina PV 19 818 129114
Langosco PV 20 387 129501

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
22 Km a NE di Alessandria (93943 abitanti)
27 Km a SW di Vigevano (63310 abitanti)
35 Km a W di Pavia (72576 abitanti)
41 Km a S di Novara (104380 abitanti)
47 Km a E di Asti (76202 abitanti)
54 Km a SW di Rho (50434 abitanti)
55 Km a SW di Milano (1345851 abitanti)
58 Km a S di Legnano (60262 abitanti)
59 Km a S di Busto Arsizio (83106 abitanti)
63 Km a SW di Sesto San Giovanni (81608 abitanti)
64 Km a S di Gallarate (53343 abitanti)
64 Km a SW di Cinisello Balsamo (75078 abitanti)
69 Km a SW di Monza (122671 abitanti)
75 Km a W di Piacenza (102191 abitanti)
77 Km a N di Genova (586655 abitanti)
81 Km a S di Varese (80799 abitanti)
83 Km a E di Torino (890529 abitanti)
83 Km a E di Moncalieri (57294 abitanti)
85 Km a SW di Como (84495 abitanti)
89 Km a N di Savona (61345 abitanti)
99 Km a SW di Bergamo (119381 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7
ML-VAX 2.1
2003-10-30
07:40:52
45.091 8.739 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 488449
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2003-10-30 07:40:52 ± 0.2
Latitudine 45.0910 ± 0.0130
Longitudine 8.7390 ± 0.0235
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 488449

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2337.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 120
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 13
Numero di fasi 13
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00534
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01190
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 7
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 7
Parametri delle magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 488449
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 00:45:58

ML:2.1

Campo Valore
Valore 2.1
Incertezza
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 488449
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.IMI.Z. 2003-10-30T07:41:37.51 10.0 undecidable manual SN 207 1.3209 1.41 0
--.DOI.Z. 2003-10-30T07:41:32.68 10.0 undecidable manual SN? 242 1.1988 -0.72 0
--.FIN.Z. 2003-10-30T07:41:25.40 10.0 undecidable manual SG 203 0.9546 -1.38 0
--.VAI.Z. 2003-10-30T07:41:20.16 10.0 undecidable manual SG 2 0.777 -0.37 0.6
--.ORO.Z. 2003-10-30T07:41:19.82 10.0 undecidable manual SG 315 0.7548 -0.07 0.8
--.IMI.Z. 2003-10-30T07:41:17.77 10.0 undecidable manual PN 207 1.3209 -0.01 1.6
--.DOI.Z. 2003-10-30T07:41:16.82 10.0 undecidable manual PN 242 1.1988 0.6 1
--.BOB.Z. 2003-10-30T07:41:14.66 10.0 undecidable manual SG 123 0.5883 -0.12 0.7
--.MCGN.Z. 2003-10-30T07:41:12.34 10.0 undecidable manual PG 329 1.0101 -0.86 0.6
--.FIN.Z. 2003-10-30T07:41:11.90 10.0 undecidable manual PG 203 0.9546 -0.29 1.7
--.VAI.Z. 2003-10-30T07:41:09.28 10.0 undecidable manual PG 2 0.777 0.48 1.4
--.ORO.Z. 2003-10-30T07:41:08.71 10.0 undecidable manual PG 315 0.7548 0.29 1.7
--.BOB.Z. 2003-10-30T07:41:05.48 10.0 undecidable manual PG 123 0.5883 0.01 1.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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