Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 24-08-2003 ore 00:07:40 (UTC) in zona: 7 km E Parenti (CS)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 7 km E Parenti (CS), il

  • 24-08-2003 00:07:40 (UTC)
  • 24-08-2003 02:07:40 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 39.1380, 16.4880 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Parenti CS 7 2188 2188
Bianchi CS 8 1305 3493
Colosimi CS 8 1247 4740
Panettieri CS 9 351 5091
Carlopoli CZ 9 1516 6607
Soveria Mannelli CZ 11 3076 9683
Cicala CZ 13 968 10651
San Pietro Apostolo CZ 15 1691 12342
Rogliano CS 15 5637 17979
Sorbo San Basile CZ 15 809 18788
Serrastretta CZ 15 3176 21964
Decollatura CZ 15 3159 25123
Mangone CS 15 1891 27014
Taverna CZ 15 2703 29717
Scigliano CS 16 1226 30943
Santo Stefano di Rogliano CS 16 1725 32668
Albi CZ 16 949 33617
Carpanzano CS 16 255 33872
Pedivigliano CS 16 831 34703
Marzi CS 16 989 35692
Cellara CS 16 504 36196
Figline Vegliaturo CS 17 1137 37333
Aprigliano CS 17 2890 40223
Motta Santa Lucia CZ 18 845 41068
Fossato Serralta CZ 18 594 41662
Belsito CS 18 923 42585
Piane Crati CS 18 1423 44008
Magisano CZ 18 1258 45266
Gimigliano CZ 18 3381 48647
Pentone CZ 19 2113 50760
Pietrafitta CS 19 1310 52070
Conflenti CZ 19 1392 53462
Cotronei KR 19 5480 58942
Pedace CS 20 1907 60849
Serra Pedace CS 20 986 61835

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
23 Km a NE di Lamezia Terme (70714 abitanti)
26 Km a SE di Cosenza (67546 abitanti)
27 Km a NW di Catanzaro (90612 abitanti)
55 Km a W di Crotone (62178 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7
ML-VAX 1.7
2003-08-24
00:07:40
39.138 16.488 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 483179
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2003-08-24 00:07:40 ± 0.498
Latitudine 39.1380 ± 0.0146
Longitudine 16.4880 ± 0.0981
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 483179

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 8618.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 191
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 12
Numero di fasi 12
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00283
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01603
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 8
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 8
Parametri delle magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 483179
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 00:40:35

ML:1.7

Campo Valore
Valore 1.7
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 483179
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MGR.Z. 2003-08-24T00:08:20.52 10.0 undecidable manual SN 324 1.221 0.28 0.7
--.SOI.Z. 2003-08-24T00:08:18.36 10.0 undecidable manual SN 197 1.11 0.81 0.5
--.MRLC.Z. 2003-08-24T00:08:12.45 10.0 undecidable manual PN 334 1.776 1.33 0.5
--.SGO.Z. 2003-08-24T00:08:09.74 10.0 undecidable manual PN 327 1.6761 0.06 1.6
--.SLCN.Z. 2003-08-24T00:08:06.14 10.0 undecidable manual PN 332 1.4097 0.18 1.7
--.SOI.Z. 2003-08-24T00:08:03.14 10.0 undecidable manual PN 197 1.11 1.25 0.7
--.MGR.Z. 2003-08-24T00:08:02.63 10.0 undecidable manual PN 324 1.221 -0.82 1.1
--.TDS.Z. 2003-08-24T00:07:58.92 10.0 undecidable manual SG 347 0.5328 -0.65 0.6
--.ORI.Z. 2003-08-24T00:07:58.96 10.0 undecidable manual PG 357 0.9102 0.44 1.9
--.GRI.Z. 2003-08-24T00:07:52.27 10.0 undecidable manual SG 189 0.3108 -0.44 0.7
--.TDS.Z. 2003-08-24T00:07:50.75 10.0 undecidable manual PG 347 0.5328 -0.77 1.3
--.GRI.Z. 2003-08-24T00:07:46.16 10.0 undecidable manual PG 189 0.3108 -1.39 0.6
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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