Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 07-07-1987 ore 18:22:35 (UTC) in zona: 1 km N Montottone (FM)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 1 km N Montottone (FM), il

  • 07-07-1987 18:22:35 (UTC)
  • 07-07-1987 20:22:35 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.0700, 13.5830 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Montottone FM 1 979 979
Monsampietro Morico FM 2 659 1638
Belmonte Piceno FM 4 646 2284
Monte Vidon Combatte FM 5 433 2717
Monte Rinaldo FM 5 379 3096
Ortezzano FM 5 774 3870
Monte Giberto FM 5 801 4671
Grottazzolina FM 5 3398 8069
Monteleone di Fermo FM 5 395 8464
Petritoli FM 6 2335 10799
Montelparo FM 7 778 11577
Ponzano di Fermo FM 7 1674 13251
Servigliano FM 7 2336 15587
Magliano di Tenna FM 8 1452 17039
Montegiorgio FM 8 6851 23890
Santa Vittoria in Matenano FM 9 1330 25220
Carassai AP 9 1100 26320
Montalto delle Marche AP 9 2122 28442
Falerone FM 10 3337 31779
Monte Vidon Corrado FM 10 731 32510
Rapagnano FM 10 2145 34655
Montedinove AP 11 488 35143
Monterubbiano FM 11 2230 37373
Montappone FM 12 1682 39055
Monte San Martino MC 12 765 39820
Moresco FM 12 598 40418
Massa Fermana FM 13 963 41381
Rotella AP 13 906 42287
Cossignano AP 13 978 43265
Penna San Giovanni MC 13 1108 44373
Torre San Patrizio FM 13 2048 46421
Smerillo FM 13 365 46786
Montefalcone Appennino FM 14 424 47210
Monte San Pietrangeli FM 14 2458 49668
Montefiore dell'Aso AP 14 2123 51791
Force AP 14 1354 53145
Francavilla d'Ete FM 14 964 54109
Castignano AP 15 2796 56905
Fermo FM 15 37655 94560
Mogliano MC 15 4696 99256
Sant'Angelo in Pontano MC 16 1436 100692
Lapedona FM 16 1166 101858
Ripatransone AP 17 4309 106167
Monte Urano FM 17 8353 114520
Loro Piceno MC 17 2401 116921
Offida AP 17 5058 121979
Massignano AP 18 1638 123617
Altidona FM 18 3390 127007
Comunanza AP 19 3166 130173
Monte San Giusto MC 19 8191 138364
Montegranaro FM 19 12990 151354
Campofilone FM 19 1916 153270
Ripe San Ginesio MC 19 852 154122
Petriolo MC 19 1998 156120
Sant'Elpidio a Mare FM 20 17110 173230
Gualdo MC 20 815 174045

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
47 Km a N di Teramo (54892 abitanti)
61 Km a S di Ancona (100861 abitanti)
73 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
77 Km a NW di Montesilvano (53738 abitanti)
81 Km a N di L'Aquila (69753 abitanti)
85 Km a NW di Pescara (121014 abitanti)
93 Km a NW di Chieti (51815 abitanti)
95 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
97 Km a E di Perugia (166134 abitanti)
97 Km a SE di Fano (60888 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 2.4
1987-07-07
18:22:35
43.07 13.583 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 51219
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1987-07-07 18:22:35 ± 0.512
Latitudine 43.0700 ± 0.0255
Longitudine 13.5830 ± 0.0515
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 51219

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 5051.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 202
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 14
Numero di fasi 14
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00259
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.03076
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 12
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 12
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 51219
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:49:41

ML:2.4

Campo Valore
Valore 2.4
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 51219
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CO9.Z. 1987-07-07T18:23:30.36 10.0 undecidable manual PN 301 3.4188 0.97 0.3
--.MME.Z. 1987-07-07T18:23:15.76 10.0 undecidable manual PN 299 2.3643 0.88 0.4
--.PS9.Z. 1987-07-07T18:23:13.93 10.0 undecidable manual PN 287 2.3088 -0.21 0.9
--.PGD.Z. 1987-07-07T18:23:04.49 10.0 undecidable manual PN 301 1.5651 0.55 0.9
--.DUI.Z. 1987-07-07T18:23:03.72 10.0 undecidable manual PN 155 1.5429 0.05 1.3
--.SS9.Z. 1987-07-07T18:23:03.52 10.0 undecidable manual PN 304 1.5096 0.34 1.1
--.ASS.Z. 1987-07-07T18:23:01.51 10.0 undecidable manual SG 269 0.6771 1.3 0.1
--.ARV.Z. 1987-07-07T18:22:59.41 10.0 undecidable manual SG 312 0.6327 0.71 0.3
--.MNS.Z. 1987-07-07T18:22:54.58 10.0 undecidable manual PG 224 0.9435 -0.27 1.3
--.AQU.Z. 1987-07-07T18:22:51.10 10.0 undecidable manual PG 190 0.7215 0.41 1.2
--.ASS.Z. 1987-07-07T18:22:49.17 10.0 undecidable manual PG 269 0.6771 -0.61 1
--.ARV.Z. 1987-07-07T18:22:47.12 10.0 undecidable manual PG 312 0.6327 -1.79 0.1
--.CM8.Z. 1987-07-07T18:22:42.87 10.0 negative manual PG 291 0.3441 -0.37 2.4
--.ALP.Z. 1987-07-07T18:22:41.85 10.0 negative manual PG 182 0.2886 -0.2 2.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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