Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 04-07-1987 ore 14:08:10 (Italia) in zona: 2 km W Villa Latina (FR)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 2 km W Villa Latina (FR), il

  • 04-07-1987 12:08:10 (UTC)
  • 04-07-1987 14:08:10 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.6090, 13.8210 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Villa Latina FR 2 1241 1241
Atina FR 2 4316 5557
Belmonte Castello FR 3 739 6296
Picinisco FR 6 1218 7514
Gallinaro FR 6 1269 8783
Terelle FR 7 422 9205
Settefrati FR 7 728 9933
Casalattico FR 8 574 10507
Sant'Elia Fiumerapido FR 9 6166 16673
San Biagio Saracinisco FR 9 349 17022
Casalvieri FR 9 2698 19720
Vallerotonda FR 10 1581 21301
Alvito FR 11 2713 24014
San Donato Val di Comino FR 11 2107 26121
Villa Santa Lucia FR 12 2632 28753
Vicalvi FR 12 783 29536
Colle San Magno FR 12 699 30235
Cassino FR 13 36142 66377
Acquafondata FR 13 263 66640
Castrocielo FR 13 3965 70605
Piedimonte San Germano FR 14 6535 77140
Fontechiari FR 14 1303 78443
Posta Fibreno FR 14 1139 79582
Roccasecca FR 14 7365 86947
Santopadre FR 15 1357 88304
Viticuso FR 16 353 88657
Cervaro FR 16 8109 96766
Aquino FR 16 5370 102136
Arpino FR 18 7262 109398
San Vittore del Lazio FR 19 2636 112034
Campoli Appennino FR 19 1725 113759
Broccostella FR 19 2741 116500
Colfelice FR 19 1932 118432
Pizzone IS 19 329 118761
Opi AQ 19 420 119181
Pignataro Interamna FR 19 2595 121776
Rocca d'Arce FR 20 959 122735
Scapoli IS 20 680 123415
Conca Casale IS 20 200 123615

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
73 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
78 Km a NW di Aversa (53047 abitanti)
78 Km a E di Latina (125985 abitanti)
82 Km a NW di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
85 Km a NW di Marano di Napoli (59874 abitanti)
87 Km a NW di Afragola (65057 abitanti)
87 Km a NW di Acerra (59573 abitanti)
87 Km a E di Velletri (53303 abitanti)
87 Km a NW di Casoria (77642 abitanti)
88 Km a SW di Chieti (51815 abitanti)
88 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
90 Km a SE di L'Aquila (69753 abitanti)
93 Km a NW di Napoli (974074 abitanti)
94 Km a E di Tivoli (56533 abitanti)
96 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
98 Km a E di Aprilia (73446 abitanti)
98 Km a NW di Portici (55274 abitanti)
99 Km a NW di Ercolano (53709 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 2.6
1987-07-04
12:08:10
41.609 13.821 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 50389
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1987-07-04 12:08:10 ± 0.181
Latitudine 41.6090 ± 0.0196
Longitudine 13.8210 ± 0.0208
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 50389

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2784.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 121
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 23
Numero di fasi 23
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00421
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01789
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 18
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 18
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 8
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 50389
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:49:01

ML:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 50389
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MNS.Z. 1987-07-04T12:08:48.10 10.0 undecidable manual SN 313 1.1433 0.1 0.7
--.ARV.Z. 1987-07-04T12:08:44.40 10.0 undecidable manual PN 341 1.9869 0.73 0.9
--.MGR.Z. 1987-07-04T12:08:44.38 10.0 undecidable manual PN 138 1.9536 1.07 0.6
--.AM8.Z. 1987-07-04T12:08:43.72 10.0 undecidable manual PN 355 1.9425 0.74 0.9
--.ASS.Z. 1987-07-04T12:08:40.30 10.0 undecidable manual PN 330 1.6761 0.56 1.1
--.MS1.Z. 1987-07-04T12:08:39.00 10.0 undecidable manual PN 86 1.5762 0.95 0.8
--.CM8.Z. 1987-07-04T12:08:39.18 10.0 undecidable manual PN 343 1.6539 0.1 1.4
--.RMP.Z. 1987-07-04T12:08:39.73 10.0 undecidable manual SG 284 0.8547 0.03 0.7
--.AQU.Z. 1987-07-04T12:08:38.81 10.0 undecidable manual SG 337 0.7992 0.77 0.5
--.SGO.Z. 1987-07-04T12:08:37.79 10.0 undecidable manual PN 133 1.5318 0.46 1.3
--.FG4.Z. 1987-07-04T12:08:35.80 10.0 undecidable manual PN 110 1.3542 0.88 0.9
--.TR9.Z. 1987-07-04T12:08:33.50 10.0 undecidable manual PN 117 1.1988 0.79 1.1
--.MNS.Z. 1987-07-04T12:08:31.14 10.0 undecidable manual PN 313 1.1433 -0.89 1
--.BSS.Z. 1987-07-04T12:08:31.97 10.0 undecidable manual PN 137 1.1211 0.26 1.7
--.SOR.Z. 1987-07-04T12:08:30.80 10.0 undecidable manual PN 159 1.0878 -0.52 1.4
--.FG2.Z. 1987-07-04T12:08:29.98 10.0 undecidable manual PG 78 1.0101 -0.22 1.7
--.SGG.Z. 1987-07-04T12:08:28.00 10.0 undecidable manual SG 118 0.4662 0.69 0.5
--.RDP.Z. 1987-07-04T12:08:26.50 10.0 undecidable manual PG 281 0.8325 -0.35 1.6
--.AQU.Z. 1987-07-04T12:08:25.89 10.0 undecidable manual PG 337 0.7992 -0.39 1.6
--.DUI.Z. 1987-07-04T12:08:25.83 10.0 undecidable manual SG 84 0.4773 -1.66 0.1
--.RMP.Z. 1987-07-04T12:08:25.92 10.0 undecidable manual PG 284 0.8547 -1.32 0.5
--.SGG.Z. 1987-07-04T12:08:19.50 10.0 undecidable manual PG 118 0.4662 -0.58 1.4
--.DUI.Z. 1987-07-04T12:08:18.65 10.0 positive manual PG 84 0.4773 -1.54 0.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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