Terremoto di magnitudo Md 3.2 del 30-03-2003 ore 18:42:59 (Italia) in zona: 3 km NE Campolieto (CB)

Un terremoto di magnitudo Md 3.2 è avvenuto nella zona: 3 km NE Campolieto (CB), il

  • 30-03-2003 16:42:59 (UTC)
  • 30-03-2003 18:42:59 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.6560, 14.7950 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Campolieto CB 3 839 839
Ripabottoni CB 4 514 1353
Monacilioni CB 5 523 1876
Morrone del Sannio CB 7 587 2463
Castellino del Biferno CB 7 545 3008
Provvidenti CB 7 119 3127
Sant'Elia a Pianisi CB 8 1818 4945
San Giovanni in Galdo CB 8 580 5525
Matrice CB 8 1115 6640
Petrella Tifernina CB 9 1170 7810
Toro CB 9 1391 9201
Montagano CB 10 1086 10287
Casacalenda CB 10 2135 12422
Pietracatella CB 11 1375 13797
Campodipietra CB 12 2570 16367
Macchia Valfortore CB 12 576 16943
Ripalimosani CB 12 3114 20057
Lucito CB 12 696 20753
Bonefro CB 13 1384 22137
Lupara CB 13 505 22642
Castelbottaccio CB 13 312 22954
San Giuliano di Puglia CB 15 1042 23996
Limosano CB 15 768 24764
Colletorto CB 15 1938 26702
Jelsi CB 15 1781 28483
Campobasso CB 16 49431 77914
Montelongo CB 16 365 78279
Montorio nei Frentani CB 16 437 78716
Sant'Angelo Limosano CB 16 352 79068
Civitacampomarano CB 16 417 79485
Guardialfiera CB 16 1065 80550
Carlantino FG 17 980 81530
Gildone CB 17 809 82339
Ferrazzano CB 17 3344 85683
Santa Croce di Magliano CB 18 4435 90118
San Biase CB 18 189 90307
Celenza Valfortore FG 18 1598 91905
Mirabello Sannitico CB 19 2180 94085
Larino CB 19 6793 100878
Gambatesa CB 19 1464 102342
Oratino CB 19 1641 103983
Riccia CB 19 5262 109245
Castropignano CB 20 947 110192

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
49 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
58 Km a N di Benevento (60091 abitanti)
66 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
75 Km a NE di Caserta (76326 abitanti)
82 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
86 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
90 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
91 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
93 Km a SE di Chieti (51815 abitanti)
93 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
94 Km a W di Manfredonia (57279 abitanti)
95 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
98 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
100 Km a NE di Portici (55274 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.2
ML-VAX 2.7
2003-03-30
16:42:59
41.656 14.795 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 473209
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2003-03-30 16:42:59 ± 0.183
Latitudine 41.6560 ± 0.0197
Longitudine 14.7950 ± 0.0148
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 473209

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2515.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 96
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 28
Numero di fasi 28
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00275
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02841
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 23
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 23
Parametri delle magnitudo

Md:3.2

Campo Valore
Valore 3.2
Incertezza
Num. stazioni usate 20
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 473209
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 00:29:16

ML:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 14
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 473209
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SFI.Z. 2003-03-30T16:43:51.10 10.0 undecidable manual PN 317 3.108 1.66 0.2
--.PGD.Z. 2003-03-30T16:43:51.61 10.0 undecidable manual PN 315 3.1524 1.64 0.2
--.LCI.Z. 2003-03-30T16:43:47.70 10.0 undecidable manual PN 116 2.8194 1.69 0.2
--.FSSB.Z. 2003-03-30T16:43:40.61 10.0 undecidable manual PN 324 2.5086 -0.5 1
--.ARV.Z. 2003-03-30T16:43:39.40 10.0 undecidable manual PN 324 2.2866 1.04 0.7
--.ASS.Z. 2003-03-30T16:43:37.10 10.0 undecidable manual PN 312 2.109 1.41 0.4
--.MRLC.N. 2003-03-30T16:43:36.84 10.0 undecidable manual SG 149 1.0323 0.91 0.4
--.ORI.Z. 2003-03-30T16:43:36.42 10.0 undecidable manual PN 141 2.0202 1.99 0.2
--.SNTG.Z. 2003-03-30T16:43:35.44 10.0 undecidable manual PN 320 2.0979 0.02 1.2
--.BRT.Z. 2003-03-30T16:43:33.22 10.0 undecidable manual PN 113 1.9203 0.14 1.3
--.MNS.Z. 2003-03-30T16:43:30.55 10.0 undecidable manual PN 295 1.7205 0.25 1.3
--.FGMS.Z. 2003-03-30T16:43:29.90 10.0 undecidable manual SG 86 0.8658 -0.47 0.6
--.MGR.Z. 2003-03-30T16:43:28.66 10.0 undecidable manual PN 159 1.6206 -0.16 1.4
--.SLCN.Z. 2003-03-30T16:43:25.60 10.0 undecidable manual PN 153 1.4097 -0.35 1.4
--.AQU.Z. 2003-03-30T16:43:23.91 10.0 undecidable manual PN 304 1.2432 0.23 1.5
--.RGNG.Z. 2003-03-30T16:43:21.70 10.0 undecidable manual SG 88 0.5883 0.16 0.6
--.PTQR.Z. 2003-03-30T16:43:20.61 10.0 undecidable manual PN 290 1.0989 -1.05 0.9
--.MRLC.Z. 2003-03-30T16:43:19.74 10.0 undecidable manual PG 149 1.0323 -0.89 1
--.FGMS.Z. 2003-03-30T16:43:16.47 10.0 undecidable manual PG 86 0.8658 -0.94 1
--.SDI.Z. 2003-03-30T16:43:14.94 10.0 undecidable manual PG 274 0.7326 -0.09 1.6
--.RFI.Z. 2003-03-30T16:43:14.31 10.0 undecidable manual PG 240 0.6993 -0.09 1.6
--.CPI2.Z. 2003-03-30T16:43:12.63 10.0 undecidable manual SG 259 0.3552 -1.18 0.3
--.RGNG.Z. 2003-03-30T16:43:11.81 10.0 undecidable manual PG 88 0.5883 -0.5 1.4
--.FG2.Z. 2003-03-30T16:43:10.47 10.0 undecidable manual SG 61 0.3108 -1.32 0.2
--.RNI2.Z. 2003-03-30T16:43:09.14 10.0 positive manual PG 276 0.4773 -1.16 1.5
--.FG5.Z. 2003-03-30T16:43:09.98 10.0 undecidable manual PG 136 0.5106 -0.91 1
--.CPI2.Z. 2003-03-30T16:43:07.60 10.0 positive manual PG 259 0.3552 -0.79 2.3
--.FG2.Z. 2003-03-30T16:43:06.60 10.0 positive manual PG 61 0.3108 -0.63 2.6
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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