Terremoto di magnitudo Md 3.1 del 10-03-2003 ore 13:25:06 (UTC) in zona: 4 km SE Villastellone (TO)

Un terremoto di magnitudo Md 3.1 è avvenuto nella zona: 4 km SE Villastellone (TO), il

  • 10-03-2003 13:25:06 (UTC)
  • 10-03-2003 14:25:06 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.8990, 7.7910 ad una profondità di 13 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Villastellone TO 4 4779 4779
Poirino TO 5 10553 15332
Santena TO 6 10830 26162
Carmagnola TO 8 29079 55241
Cambiano TO 8 6107 61348
Carignano TO 9 9261 70609
Isolabella TO 9 396 71005
Pralormo TO 10 1957 72962
Trofarello TO 11 11010 83972
Ceresole Alba CN 11 2090 86062
La Loggia TO 12 8874 94936
Riva presso Chieri TO 12 4610 99546
Villanova d'Asti AT 13 5745 105291
Cellarengo AT 13 720 106011
Chieri TO 13 36595 142606
Vinovo TO 14 14887 157493
Caramagna Piemonte CN 14 3034 160527
Lombriasco TO 14 1050 161577
Valfenera AT 14 2462 164039
Pecetto Torinese TO 14 3995 168034
Moncalieri TO 14 57294 225328
Sommariva del Bosco CN 14 6361 231689
Piobesi Torinese TO 15 3763 235452
Dusino San Michele AT 15 1022 236474
Osasio TO 15 936 237410
Nichelino TO 16 48123 285533
San Paolo Solbrito AT 16 1208 286741
Casalgrasso CN 16 1480 288221
Pino Torinese TO 16 8379 296600
Sanfrè CN 16 3040 299640
Ferrere AT 16 1608 301248
Candiolo TO 16 5669 306917
Montà CN 16 4733 311650
Andezeno TO 17 1984 313634
Santo Stefano Roero CN 17 1390 315024
Racconigi CN 17 10038 325062
Monteu Roero CN 17 1634 326696
Pancalieri TO 18 2038 328734
Castagnole Piemonte TO 18 2245 330979
Virle Piemonte TO 18 1206 332185
Montaldo Roero CN 18 844 333029
Baldissero d'Alba CN 18 1069 334098
Arignano TO 19 1078 335176
Polonghera CN 19 1160 336336
Buttigliera d'Asti AT 19 2626 338962
Cisterna d'Asti AT 19 1245 340207
Cantarana AT 19 982 341189
Marentino TO 19 1351 342540
Baldissero Torinese TO 19 3750 346290
Villafranca d'Asti AT 19 3094 349384
Montaldo Torinese TO 19 743 350127
Pavarolo TO 19 1102 351229
Mombello di Torino TO 19 415 351644
Faule CN 19 486 352130
Canale CN 19 5686 357816
Sommariva Perno CN 20 2797 360613
Roatto AT 20 400 361013
Moriondo Torinese TO 20 823 361836
Maretto AT 20 375 362211
None TO 20 8005 370216

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
14 Km a SE di Moncalieri (57294 abitanti)
21 Km a SE di Torino (890529 abitanti)
33 Km a W di Asti (76202 abitanti)
59 Km a NE di Cuneo (56081 abitanti)
65 Km a W di Alessandria (93943 abitanti)
86 Km a NW di Savona (61345 abitanti)
89 Km a SW di Novara (104380 abitanti)
96 Km a W di Vigevano (63310 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.1
ML-VAX 2.7
2003-03-10
13:25:06
44.899 7.791 13 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 471349
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2003-03-10 13:25:06 ± 0.299
Latitudine 44.8990 ± 0.0155
Longitudine 7.7910 ± 0.0306
Profondità (km) 13 ± 4 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 471349

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2965.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 85
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 24
Numero di fasi 24
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00494
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.03748
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 15
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 15
Parametri delle magnitudo

Md:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza
Num. stazioni usate 11
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 471349
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 00:27:02

ML:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 12
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 471349
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CRE.Z. 2003-03-10T13:26:32.31 10.0 undecidable manual SN 111 3.2301 -0.73 0.3
--.BRMO.Z. 2003-03-10T13:26:13.60 10.0 undecidable manual SN 47 2.3865 0.14 0.6
--.PTCC.Z. 2003-03-10T13:26:08.30 10.0 undecidable manual PN 66 4.1625 -0.97 0.5
--.CRE.Z. 2003-03-10T13:25:56.54 10.0 undecidable manual PN 111 3.2301 0.25 1.2
--.SFI.Z. 2003-03-10T13:25:54.48 10.0 undecidable manual PN 107 3.0525 0.63 1
--.PGD.Z. 2003-03-10T13:25:52.88 10.0 undecidable manual PN 108 2.9859 0.06 1.4
--.BOB.Z. 2003-03-10T13:25:45.56 10.0 undecidable manual SN 95 1.1766 1.46 0.1
--.BRMO.Z. 2003-03-10T13:25:45.95 10.0 undecidable manual PN 47 2.3865 1.27 0.4
--.VAI.Z. 2003-03-10T13:25:43.20 10.0 undecidable manual SN 34 1.1766 -1 0.3
--.PII.Z. 2003-03-10T13:25:43.86 10.0 undecidable manual PN 119 2.2755 0.73 1
--.BDI.Z. 2003-03-10T13:25:41.68 10.0 undecidable manual PN 111 2.1645 0.1 1.7
--.MCGN.Z. 2003-03-10T13:25:39.79 10.0 undecidable manual SN 6 1.0656 -1.55 0.1
--.BNI.Z. 2003-03-10T13:25:33.74 10.0 undecidable manual SG 280 0.7992 0.03 0.8
--.FIN.Z. 2003-03-10T13:25:30.82 10.0 undecidable manual SG 156 0.7437 -1.37 0.1
--.ORO.Z. 2003-03-10T13:25:30.41 10.0 undecidable manual SG 9 0.7326 -1.34 0.2
--.BOB.Z. 2003-03-10T13:25:28.10 10.0 undecidable manual PN 95 1.1766 0.07 1.9
--.VAI.Z. 2003-03-10T13:25:28.35 10.0 undecidable manual PN 34 1.1766 0.26 1.8
--.MCGN.Z. 2003-03-10T13:25:25.89 10.0 undecidable manual PN 6 1.0656 -0.55 1.5
--.IMI.Z. 2003-03-10T13:25:24.62 10.0 undecidable manual PN 175 0.9879 -0.79 1.1
--.DOI.Z. 2003-03-10T13:25:24.22 10.0 undecidable manual SG 224 0.5439 -1.58 0.1
--.BNI.Z. 2003-03-10T13:25:23.90 10.0 undecidable manual PG 280 0.7992 1.05 0.7
--.ORO.Z. 2003-03-10T13:25:21.30 10.0 undecidable manual PG 9 0.7326 0.13 1.9
--.FIN.Z. 2003-03-10T13:25:20.75 10.0 undecidable manual PG 156 0.7437 -0.41 1.7
--.DOI.Z. 2003-03-10T13:25:17.77 10.0 positive manual PG 224 0.5439 0.3 3.6
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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