Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 08-02-2003 ore 01:07:16 (Italia) in zona: 1 km W Morrone del Sannio (CB)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 1 km W Morrone del Sannio (CB), il

  • 08-02-2003 00:07:16 (UTC)
  • 08-02-2003 01:07:16 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.7160, 14.7690 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Morrone del Sannio CB 1 587 587
Castellino del Biferno CB 3 545 1132
Ripabottoni CB 4 514 1646
Provvidenti CB 5 119 1765
Lupara CB 6 505 2270
Petrella Tifernina CB 7 1170 3440
Castelbottaccio CB 7 312 3752
Lucito CB 7 696 4448
Casacalenda CB 7 2135 6583
Campolieto CB 9 839 7422
Civitacampomarano CB 10 417 7839
Guardialfiera CB 10 1065 8904
Montagano CB 11 1086 9990
Monacilioni CB 12 523 10513
Matrice CB 12 1115 11628
Limosano CB 13 768 12396
Castelmauro CB 14 1505 13901
Sant'Elia a Pianisi CB 14 1818 15719
Bonefro CB 14 1384 17103
Sant'Angelo Limosano CB 14 352 17455
San Giovanni in Galdo CB 14 580 18035
Ripalimosani CB 15 3114 21149
Montorio nei Frentani CB 15 437 21586
San Biase CB 15 189 21775
Larino CB 15 6793 28568
Montelongo CB 15 365 28933
Toro CB 16 1391 30324
San Giuliano di Puglia CB 17 1042 31366
Acquaviva Collecroce CB 17 672 32038
Pietracatella CB 17 1375 33413
Campodipietra CB 18 2570 35983
Macchia Valfortore CB 18 576 36559
Colletorto CB 18 1938 38497
Santa Croce di Magliano CB 19 4435 42932
Fossalto CB 19 1345 44277
Palata CB 19 1726 46003
Roccavivara CB 19 815 46818
Trivento CB 20 4730 51548
Campobasso CB 20 49431 100979
Montefalcone nel Sannio CB 20 1556 102535

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
51 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
65 Km a N di Benevento (60091 abitanti)
70 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
80 Km a NE di Caserta (76326 abitanti)
86 Km a SE di Chieti (51815 abitanti)
89 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
92 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
95 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
95 Km a SE di Pescara (121014 abitanti)
96 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
96 Km a W di Manfredonia (57279 abitanti)
98 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
100 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 1.7
2003-02-08
00:07:16
41.716 14.769 5 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 469749
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2003-02-08 00:07:16 ± 0.302
Latitudine 41.7160 ± 0.0243
Longitudine 14.7690 ± 0.0143
Profondità (km) 5 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 469749

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2947.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 163
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 20
Numero di fasi 20
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00267
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01101
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 11
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 11
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 469749
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 00:25:24

ML:1.7

Campo Valore
Valore 1.7
Incertezza
Num. stazioni usate 8
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 469749
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SGO.Z. 2003-02-08T00:07:58.14 10.0 undecidable manual SN 160 1.221 0.85 0.4
--.MRLC.Z. 2003-02-08T00:07:53.82 10.0 undecidable manual SN 150 1.0989 -0.52 0.5
--.CSSN.Z. 2003-02-08T00:07:48.89 10.0 undecidable manual SG 167 0.8769 1.62 0.1
--.SDI.Z. 2003-02-08T00:07:42.90 10.0 undecidable manual SG 270 0.7104 0.79 0.5
--.SGO.Z. 2003-02-08T00:07:39.74 10.0 undecidable manual PN 160 1.221 -0.19 1.5
--.FG5.Z. 2003-02-08T00:07:38.64 10.0 undecidable manual SG 139 0.5661 1.12 0.4
--.MRLC.Z. 2003-02-08T00:07:37.57 10.0 undecidable manual PN 150 1.0989 -0.66 1.2
--.VTB1.Z. 2003-02-08T00:07:35.13 10.0 undecidable manual SG 191 0.5439 -1.44 0.2
--.CSSN.Z. 2003-02-08T00:07:34.35 10.0 undecidable manual PG 167 0.8769 0.2 1.8
--.RNI2.Z. 2003-02-08T00:07:33.33 10.0 undecidable manual SG 268 0.4551 -0.59 0.7
--.FG4.Z. 2003-02-08T00:07:33.65 10.0 undecidable manual PG 136 0.8103 0.73 1.4
--.RFI.Z. 2003-02-08T00:07:33.20 10.0 undecidable manual PG 235 0.7104 1.96 0.2
--.CPI2.Z. 2003-02-08T00:07:30.10 10.0 undecidable manual SG 249 0.3552 -0.11 0.8
--.SDI.Z. 2003-02-08T00:07:30.71 10.0 undecidable manual PG 270 0.7104 -0.46 1.8
--.FG2.Z. 2003-02-08T00:07:27.85 10.0 undecidable manual SG 73 0.2997 -0.26 0.8
--.FG5.Z. 2003-02-08T00:07:27.49 10.0 undecidable manual PG 139 0.5661 -1.03 1
--.VTB1.Z. 2003-02-08T00:07:26.64 10.0 undecidable manual PG 191 0.5439 -1.33 0.7
--.RNI2.Z. 2003-02-08T00:07:26.24 10.0 undecidable manual PG 268 0.4551 -0.2 2
--.CPI2.Z. 2003-02-08T00:07:24.31 10.0 undecidable manual PG 249 0.3552 0.01 2.1
--.FG2.Z. 2003-02-08T00:07:23.44 10.0 undecidable manual PG 73 0.2997 0.35 1.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download