Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 20-06-1987 ore 08:49:18 (UTC) in zona: 2 km N Rivoli Veronese (VR)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 2 km N Rivoli Veronese (VR), il

  • 20-06-1987 08:49:18 (UTC)
  • 20-06-1987 10:49:18 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 45.5920, 10.8130 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Caprino Veronese VR 2 8371 8371
Rivoli Veronese VR 2 2180 10551
Dolcè VR 3 2625 13176
Affi VR 5 2336 15512
Costermano sul Garda VR 6 3738 19250
Cavaion Veronese VR 7 5849 25099
Sant'Ambrogio di Valpolicella VR 8 11737 36836
Fumane VR 8 4119 40955
San Zeno di Montagna VR 8 1355 42310
Garda VR 8 4092 46402
Bardolino VR 9 7049 53451
Marano di Valpolicella VR 9 3175 56626
Brentino Belluno VR 10 1395 58021
San Pietro in Cariano VR 10 12897 70918
Ferrara di Monte Baldo VR 10 226 71144
Torri del Benaco VR 10 3023 74167
Pastrengo VR 11 3092 77259
Lazise VR 11 6901 84160
Sant'Anna d'Alfaedo VR 12 2553 86713
Negrar VR 12 17119 103832
Pescantina VR 13 17128 120960
Bussolengo VR 13 19938 140898
Brenzone sul Garda VR 14 2474 143372
Erbezzo VR 16 740 144112
Gargnano BS 16 2934 147046
Toscolano-Maderno BS 17 7990 155036
Castelnuovo del Garda VR 17 13214 168250
Bosco Chiesanuova VR 17 3600 171850
Sona VR 18 17683 189533
Tignale BS 18 1256 190789
Cerro Veronese VR 18 2471 193260
Avio TN 19 4133 197393
Grezzana VR 19 10788 208181
Malcesine VR 19 3736 211917
Peschiera del Garda VR 19 10354 222271
Roverè Veronese VR 20 2115 224386
Tremosine sul Garda BS 20 2100 226486

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
22 Km a NW di Verona (258765 abitanti)
47 Km a E di Brescia (196480 abitanti)
57 Km a W di Vicenza (112953 abitanti)
58 Km a SW di Trento (117317 abitanti)
80 Km a NE di Cremona (71901 abitanti)
85 Km a W di Padova (210401 abitanti)
90 Km a E di Bergamo (119381 abitanti)
90 Km a N di Carpi (70699 abitanti)
96 Km a NE di Parma (192836 abitanti)
96 Km a NW di Rovigo (51867 abitanti)
100 Km a N di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8 1987-06-20
08:49:18
45.592 10.813 11 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 49299
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1987-06-20 08:49:18 ± 0.249
Latitudine 45.5920 ± 0.0151
Longitudine 10.8130 ± 0.0164
Profondità (km) 11 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 49299

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2113.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 106
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 29
Numero di fasi 29
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00178
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.05043
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 20
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 20
Parametri della magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 49299
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:48:06
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.BGF.Z. 1987-06-20T08:51:42.90 10.0 undecidable manual SN 282 5.5944 1.04 0.1
--.LOR.Z. 1987-06-20T08:51:30.10 10.0 undecidable manual SN 291 5.0727 0.88 0.2
--.SMF.Z. 1987-06-20T08:51:25.90 10.0 undecidable manual SN 284 4.9284 -0.19 0.5
--.HAU.Z. 1987-06-20T08:51:01.70 10.0 undecidable manual SN 309 3.885 0.57 0.4
--.CDF.Z. 1987-06-20T08:50:56.40 10.0 undecidable manual SN 320 3.7074 -0.37 0.6
--.BSF.Z. 1987-06-20T08:50:53.00 10.0 undecidable manual SN 310 3.5409 0 0.7
--.BGF.Z. 1987-06-20T08:50:40.80 10.0 undecidable manual PN 282 5.5944 -0.35 1.1
--.AVF.Z. 1987-06-20T08:50:36.20 10.0 undecidable manual PN 285 5.2836 -0.72 0.7
--.LOR.Z. 1987-06-20T08:50:33.10 10.0 undecidable manual PN 291 5.0727 -0.75 0.7
--.SMF.Z. 1987-06-20T08:50:31.80 10.0 undecidable manual PN 284 4.9284 -0.25 1.3
--.HAU.Z. 1987-06-20T08:50:17.00 10.0 undecidable manual PN 309 3.885 -0.63 1
--.CDF.Z. 1987-06-20T08:50:14.60 10.0 undecidable manual PN 320 3.7074 -0.52 1.2
--.BSF.Z. 1987-06-20T08:50:12.70 10.0 undecidable manual PN 310 3.5409 -0.24 1.6
--.BNI.Z. 1987-06-20T08:50:05.00 10.0 undecidable manual PN 260 2.9526 0.23 1.8
--.VAI.Z. 1987-06-20T08:50:03.00 10.0 undecidable manual SN 281 1.443 -0.1 1.2
--.DIX.Z. 1987-06-20T08:49:58.40 10.0 undecidable manual PN 282 2.4087 0.99 0.6
--.FIN.Z. 1987-06-20T08:49:56.00 10.0 undecidable manual PN 233 2.2977 0.15 1.9
--.MMK.Z. 1987-06-20T08:49:52.60 10.0 undecidable manual PN 283 2.0313 0.44 1.5
--.SAX.Z. 1987-06-20T08:49:51.80 10.0 undecidable manual PN 328 1.9314 0.93 0.6
--.ORX.Z. 1987-06-20T08:49:50.20 10.0 undecidable manual PN 271 1.9758 -1.19 0.3
--.PGD.Z. 1987-06-20T08:49:49.00 10.0 undecidable manual PN 158 1.8204 -0.38 1.6
--.FOI.Z. 1987-06-20T08:49:48.00 10.0 undecidable manual PN 52 1.6872 0.56 1.3
--.LLS.Z. 1987-06-20T08:49:47.40 10.0 undecidable manual PN 315 1.7649 -1.12 0.4
--.VAI.Z. 1987-06-20T08:49:44.50 10.0 undecidable manual PN 281 1.443 0.37 1.6
--.CTI.Z. 1987-06-20T08:49:44.50 10.0 undecidable manual SG 51 0.7326 0.6 0.5
--.VEA.Z. 1987-06-20T08:49:39.80 10.0 undecidable manual PN 230 1.0878 0.55 1.3
--.CTI.Z. 1987-06-20T08:49:33.00 10.0 undecidable manual PG 51 0.7326 -0.05 1.9
--.SAL.Z. 1987-06-20T08:49:27.50 10.0 undecidable manual SG 274 0.1998 0.9 0.4
--.SAL.Z. 1987-06-20T08:49:23.00 10.0 undecidable manual PG 274 0.1998 -0.06 1.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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