Terremoto di magnitudo Md 3.3 del 09-12-2002 ore 10:38:19 (UTC) in zona: 8 km E Parenti (CS)

Un terremoto di magnitudo Md 3.3 è avvenuto nella zona: 8 km E Parenti (CS), il

  • 09-12-2002 10:38:19 (UTC)
  • 09-12-2002 11:38:19 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 39.1660, 16.5110 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Parenti CS 8 2188 2188
Colosimi CS 11 1247 3435
Bianchi CS 11 1305 4740
Panettieri CS 13 351 5091
Carlopoli CZ 13 1516 6607
Soveria Mannelli CZ 15 3076 9683
Mangone CS 16 1891 11574
Cicala CZ 16 968 12542
Rogliano CS 16 5637 18179
Cotronei KR 16 5480 23659
Cellara CS 16 504 24163
Santo Stefano di Rogliano CS 17 1725 25888
Aprigliano CS 17 2890 28778
Sorbo San Basile CZ 17 809 29587
Figline Vegliaturo CS 17 1137 30724
Albi CZ 17 949 31673
Taverna CZ 17 2703 34376
Marzi CS 18 989 35365
Piane Crati CS 18 1423 36788
Carpanzano CS 18 255 37043
Scigliano CS 18 1226 38269
San Pietro Apostolo CZ 18 1691 39960
Pietrafitta CS 18 1310 41270
Decollatura CZ 19 3159 44429
Pedivigliano CS 19 831 45260
Serrastretta CZ 19 3176 48436
San Giovanni in Fiore CS 19 17372 65808
Pedace CS 19 1907 67715
Serra Pedace CS 19 986 68701
Belsito CS 19 923 69624
Magisano CZ 20 1258 70882
Fossato Serralta CZ 20 594 71476
Spezzano Piccolo CS 20 2079 73555

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
26 Km a SE di Cosenza (67546 abitanti)
27 Km a NE di Lamezia Terme (70714 abitanti)
30 Km a N di Catanzaro (90612 abitanti)
54 Km a W di Crotone (62178 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.3
ML-VAX 3.2
2002-12-09
10:38:19
39.166 16.511 5 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 464759
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2002-12-09 10:38:19 ± 0.146
Latitudine 39.1660 ± 0.0058
Longitudine 16.5110 ± 0.0159
Profondità (km) 5 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 464759

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1513.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 118
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 28
Numero di fasi 28
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00202
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02339
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 19
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 19
Parametri delle magnitudo

Md:3.3

Campo Valore
Valore 3.3
Incertezza
Num. stazioni usate 8
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 464759
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 00:20:28

ML:3.2

Campo Valore
Valore 3.2
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 464759
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.RGNG.Z. 2002-12-09T10:39:03.50 10.0 undecidable manual PN 344 2.5974 0.82 0.3
--.MSI.Z. 2002-12-09T10:39:01.20 10.0 undecidable manual SN 218 1.2099 0.57 0.4
--.MGR.Z. 2002-12-09T10:39:00.57 10.0 undecidable manual SN 323 1.2099 0.11 0.7
--.SOI.Z. 2002-12-09T10:38:59.30 10.0 undecidable manual SN 198 1.1433 0.48 0.5
--.SCLL.Z. 2002-12-09T10:38:57.00 10.0 undecidable manual SN 214 1.0989 -0.67 0.3
--.CSSN.Z. 2002-12-09T10:38:55.70 10.0 undecidable manual PN 326 2.0313 0.57 0.7
--.MRLC.Z. 2002-12-09T10:38:51.18 10.0 undecidable manual PN 334 1.7649 0.37 1.1
--.BRT.Z. 2002-12-09T10:38:51.10 10.0 undecidable manual PN 15 1.7649 0.25 1.2
--.SGO.Z. 2002-12-09T10:38:48.65 10.0 undecidable manual PN 326 1.665 -0.77 0.6
--.SLNA.Z. 2002-12-09T10:38:47.17 10.0 undecidable manual PN 245 1.443 0.93 0.4
--.SLCN.N. 2002-12-09T10:38:46.47 10.0 undecidable manual PN 331 1.3875 0.8 0.5
--.MTTG.Z. 2002-12-09T10:38:44.60 10.0 undecidable manual PN 208 1.3209 -0.07 1.6
--.CSI.Z. 2002-12-09T10:38:43.11 10.0 undecidable manual SG 344 0.6327 0.04 0.7
--.MSI.Z. 2002-12-09T10:38:43.47 10.0 undecidable manual PN 218 1.2099 0.27 1.5
--.SOI.Z. 2002-12-09T10:38:42.90 10.0 undecidable manual PN 198 1.1433 -0.18 1.6
--.MGR.Z. 2002-12-09T10:38:42.61 10.0 negative manual PN 323 1.2099 -0.6 2
--.SCLL.Z. 2002-12-09T10:38:40.85 10.0 undecidable manual PN 214 1.0989 -0.75 0.7
--.TDS.Z. 2002-12-09T10:38:38.99 10.0 undecidable manual SG 344 0.4995 0.05 0.7
--.ORI.Z. 2002-12-09T10:38:37.71 10.0 undecidable manual PG 356 0.8769 0 1.8
--.GRI.Z. 2002-12-09T10:38:33.40 10.0 undecidable manual SG 191 0.3552 -0.24 0.6
--.CSI.Z. 2002-12-09T10:38:32.10 10.0 undecidable manual PG 344 0.6327 -1.07 0.3
--.ACI.Z. 2002-12-09T10:38:31.75 10.0 undecidable manual SG 307 0.2997 0.37 0.5
--.TDS.Z. 2002-12-09T10:38:29.87 10.0 undecidable manual PG 344 0.4995 -0.91 0.5
--.SE2.Z. 2002-12-09T10:38:28.44 10.0 undecidable manual SG 134 0.222 -0.13 0.7
--.ROI.Z. 2002-12-09T10:38:28.62 10.0 undecidable manual PG 6 0.3996 -0.14 1.8
--.GRI.Z. 2002-12-09T10:38:27.41 10.0 positive manual PG 191 0.3552 -0.11 3.5
--.ACI.Z. 2002-12-09T10:38:26.69 10.0 undecidable manual PG 307 0.2997 0.27 1.5
--.SE2.Z. 2002-12-09T10:38:25.47 10.0 undecidable manual PG 134 0.222 0.67 1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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