Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 24-11-2002 ore 18:26:06 (Italia) in zona: 1 km W Sant'Angelo in Pontano (MC)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 1 km W Sant'Angelo in Pontano (MC), il

  • 24-11-2002 17:26:06 (UTC)
  • 24-11-2002 18:26:06 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.0960, 13.3800 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Sant'Angelo in Pontano MC 1 1436 1436
Gualdo MC 5 815 2251
San Ginesio MC 5 3498 5749
Ripe San Ginesio MC 5 852 6601
Penna San Giovanni MC 6 1108 7709
Falerone FM 8 3337 11046
Colmurano MC 8 1263 12309
Loro Piceno MC 9 2401 14710
Montappone FM 9 1682 16392
Monte San Martino MC 9 765 17157
Monte Vidon Corrado FM 9 731 17888
Sarnano MC 9 3264 21152
Servigliano FM 9 2336 23488
Cessapalombo MC 10 512 24000
Massa Fermana FM 10 963 24963
Camporotondo di Fiastrone MC 10 563 25526
Urbisaglia MC 11 2628 28154
Smerillo FM 11 365 28519
Santa Vittoria in Matenano FM 13 1330 29849
Amandola FM 13 3629 33478
Belmonte Piceno FM 13 646 34124
Mogliano MC 13 4696 38820
Monteleone di Fermo FM 13 395 39215
Caldarola MC 13 1823 41038
Montegiorgio FM 14 6851 47889
Montefalcone Appennino FM 14 424 48313
Belforte del Chienti MC 14 1886 50199
Monsampietro Morico FM 15 659 50858
Tolentino MC 15 20069 70927
Montelparo FM 15 778 71705
Comunanza AP 16 3166 74871
Petriolo MC 16 1998 76869
Bolognola MC 17 142 77011
Francavilla d'Ete FM 17 964 77975
Montottone FM 17 979 78954
Montefortino FM 17 1178 80132
Force AP 17 1354 81486
Magliano di Tenna FM 18 1452 82938
Serrapetrona MC 18 966 83904
Monte Rinaldo FM 18 379 84283
Grottazzolina FM 18 3398 87681
Acquacanina MC 18 121 87802
Rapagnano FM 19 2145 89947
Fiastra MC 19 559 90506
Pollenza MC 19 6618 97124
Monte San Pietrangeli FM 20 2458 99582
Ortezzano FM 20 774 100356
Corridonia MC 20 15430 115786

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
55 Km a NW di Teramo (54892 abitanti)
57 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
59 Km a S di Ancona (100861 abitanti)
81 Km a E di Perugia (166134 abitanti)
83 Km a N di L'Aquila (69753 abitanti)
84 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
88 Km a SE di Fano (60888 abitanti)
90 Km a NW di Montesilvano (53738 abitanti)
98 Km a NW di Pescara (121014 abitanti)
98 Km a SE di Pesaro (94582 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 2.6
2002-11-24
17:26:06
43.096 13.38 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 463259
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2002-11-24 17:26:06 ± 0.317
Latitudine 43.0960 ± 0.0128
Longitudine 13.3800 ± 0.0290
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 463259

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2749.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 188
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 20
Numero di fasi 20
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00316
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02874
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 13
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 13
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 11
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 463259
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 00:18:56

ML:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 10
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 463259
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CTI.Z. 2002-11-24T17:26:56.97 10.0 undecidable manual PN 337 3.1857 -0.47 0.6
--.CRE.Z. 2002-11-24T17:26:46.87 10.0 undecidable manual SN 296 1.1544 0.66 0.4
--.MNS.Z. 2002-11-24T17:26:38.29 10.0 undecidable manual SG 215 0.8769 0.55 0.5
--.CSNT.Z. 2002-11-24T17:26:35.89 10.0 undecidable manual PN 284 1.5651 0.84 0.6
--.AQU.Z. 2002-11-24T17:26:34.15 10.0 undecidable manual SG 178 0.7326 0.73 0.4
--.SDI.Z. 2002-11-24T17:26:34.26 10.0 undecidable manual PN 166 1.4208 1.17 0.3
--.SFI.Z. 2002-11-24T17:26:33.65 10.0 undecidable manual PN 306 1.3653 1.23 0.3
--.FSSB.E. 2002-11-24T17:26:33.16 10.0 undecidable manual SG 323 0.7326 -0.15 0.6
--.RDP.Z. 2002-11-24T17:26:33.87 10.0 undecidable manual PN 200 1.4208 0.76 0.7
--.CRE.Z. 2002-11-24T17:26:29.65 10.0 undecidable manual PN 296 1.1544 0.13 1.5
--.PTQR.Z. 2002-11-24T17:26:27.48 10.0 undecidable manual PG 178 1.0656 -0.8 0.8
--.ASS.Z. 2002-11-24T17:26:26.71 10.0 undecidable manual SG 266 0.5328 0.04 0.6
--.ARV.Z. 2002-11-24T17:26:25.65 10.0 undecidable manual SG 321 0.4995 -0.39 0.6
--.MNS.Z. 2002-11-24T17:26:23.55 10.0 undecidable manual PG 215 0.8769 -1.08 0.5
--.AQU.Z. 2002-11-24T17:26:21.14 10.0 undecidable manual PG 178 0.7326 -1 0.6
--.FSSB.Z. 2002-11-24T17:26:21.48 10.0 positive manual PG 323 0.7326 -0.6 2.3
--.SNTG.Z. 2002-11-24T17:26:20.46 10.0 undecidable manual SG 296 0.3552 -0.13 0.6
--.ASS.Z. 2002-11-24T17:26:17.58 10.0 negative manual PG 266 0.5328 -0.66 2.1
--.ARV.Z. 2002-11-24T17:26:17.54 10.0 positive manual PG 321 0.4995 -0.34 2.9
--.SNTG.Z. 2002-11-24T17:26:14.92 10.0 negative manual PG 296 0.3552 0.19 3.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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