Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 15-11-2002 ore 21:15:33 (UTC) in zona: 2 km W Ripabottoni (CB)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 2 km W Ripabottoni (CB), il

  • 15-11-2002 21:15:33 (UTC)
  • 15-11-2002 22:15:33 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.6830, 14.7800 ad una profondità di 7 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Ripabottoni CB 2 514 514
Morrone del Sannio CB 3 587 1101
Castellino del Biferno CB 5 545 1646
Campolieto CB 5 839 2485
Provvidenti CB 5 119 2604
Petrella Tifernina CB 7 1170 3774
Monacilioni CB 8 523 4297
Casacalenda CB 9 2135 6432
Lucito CB 9 696 7128
Montagano CB 10 1086 8214
Matrice CB 10 1115 9329
Lupara CB 10 505 9834
Castelbottaccio CB 10 312 10146
Sant'Elia a Pianisi CB 10 1818 11964
San Giovanni in Galdo CB 11 580 12544
Toro CB 12 1391 13935
Ripalimosani CB 13 3114 17049
Limosano CB 13 768 17817
Bonefro CB 13 1384 19201
Civitacampomarano CB 13 417 19618
Guardialfiera CB 13 1065 20683
Pietracatella CB 14 1375 22058
Campodipietra CB 14 2570 24628
Sant'Angelo Limosano CB 15 352 24980
Macchia Valfortore CB 15 576 25556
San Giuliano di Puglia CB 15 1042 26598
Montorio nei Frentani CB 15 437 27035
Montelongo CB 15 365 27400
San Biase CB 16 189 27589
Colletorto CB 16 1938 29527
Campobasso CB 17 49431 78958
Larino CB 17 6793 85751
Castelmauro CB 17 1505 87256
Santa Croce di Magliano CB 18 4435 91691
Jelsi CB 18 1781 93472
Ferrazzano CB 19 3344 96816
Carlantino FG 19 980 97796
Castropignano CB 19 947 98743
Oratino CB 19 1641 100384
Gildone CB 20 809 101193
Fossalto CB 20 1345 102538

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
50 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
61 Km a N di Benevento (60091 abitanti)
68 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
77 Km a NE di Caserta (76326 abitanti)
85 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
89 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
90 Km a SE di Chieti (51815 abitanti)
92 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
93 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
95 Km a W di Manfredonia (57279 abitanti)
96 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
97 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
99 Km a SE di Pescara (121014 abitanti)
100 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 2.5
2002-11-15
21:15:33
41.683 14.78 7 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 462449
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2002-11-15 21:15:33 ± 0.404
Latitudine 41.6830 ± 0.0183
Longitudine 14.7800 ± 0.0163
Profondità (km) 7 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 462449

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2441.2
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 144
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 28
Numero di fasi 28
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00316
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01481
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 16
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 16
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 10
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 462449
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 00:18:07

ML:2.5

Campo Valore
Valore 2.5
Incertezza
Num. stazioni usate 12
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 462449
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.PTQR.Z. 2002-11-15T21:16:11.90 10.0 undecidable manual SN 288 1.0767 0.59 0.4
--.MRLC.Z. 2002-11-15T21:16:10.34 10.0 undecidable manual SN 149 1.0656 0.13 0.5
--.CSSN.Z. 2002-11-15T21:16:04.52 10.0 undecidable manual SG 167 0.8325 1.55 0.1
--.FGMS.Z. 2002-11-15T21:16:03.51 10.0 undecidable manual SG 87 0.8769 -0.57 0.4
--.MGR.Z. 2002-11-15T21:16:03.47 10.0 undecidable manual PN 158 1.6428 0.82 0.5
--.SLCN.Z. 2002-11-15T21:16:00.30 10.0 undecidable manual PN 152 1.443 0.51 0.9
--.RFI.Z. 2002-11-15T21:15:58.47 10.0 undecidable manual SG 237 0.6993 -0.19 0.6
--.AQU.Z. 2002-11-15T21:15:57.48 10.0 undecidable manual PN 303 1.221 0.71 0.8
--.SGO.Z. 2002-11-15T21:15:56.93 10.0 undecidable manual PN 160 1.1877 0.6 0.9
--.RGNG.Z. 2002-11-15T21:15:55.43 10.0 undecidable manual SG 90 0.5883 0.15 0.6
--.MRB1.Z. 2002-11-15T21:15:54.62 10.0 undecidable manual SG 165 0.5772 0.13 0.6
--.MRLC.Z. 2002-11-15T21:15:54.82 10.0 negative manual PN 149 1.0656 0.18 2.6
--.FG5.Z. 2002-11-15T21:15:54.40 10.0 undecidable manual SG 137 0.5439 1.05 0.2
--.PTQR.Z. 2002-11-15T21:15:53.26 10.0 undecidable manual PN 288 1.0767 -1.55 0.1
--.FGMS.Z. 2002-11-15T21:15:51.91 10.0 undecidable manual PG 87 0.8769 0.8 0.8
--.CSSN.Z. 2002-11-15T21:15:51.14 10.0 undecidable manual PG 167 0.8325 0.67 1
--.VTB1.Z. 2002-11-15T21:15:50.83 10.0 undecidable manual SG 192 0.4995 -1.55 0.1
--.RFI.Z. 2002-11-15T21:15:49.24 10.0 undecidable manual PG 237 0.6993 1.27 0.4
--.PSB1.Z. 2002-11-15T21:15:49.97 10.0 undecidable manual SG 176 0.4551 -0.76 0.4
--.RNI2.Z. 2002-11-15T21:15:49.96 10.0 undecidable manual SG 272 0.4662 -1.03 0.2
--.CPI2.Z. 2002-11-15T21:15:47.39 10.0 undecidable manual SG 253 0.3552 0.02 0.6
--.FG5.Z. 2002-11-15T21:15:44.66 10.0 negative manual PG 137 0.5439 -0.26 2.9
--.RGNG.Z. 2002-11-15T21:15:44.79 10.0 undecidable manual PG 90 0.5883 -1.23 0.4
--.MRB1.Z. 2002-11-15T21:15:44.90 10.0 undecidable manual PG 165 0.5772 -1.48 0.2
--.PSB1.Z. 2002-11-15T21:15:43.23 10.0 negative manual PG 176 0.4551 -0.17 3
--.RNI2.Z. 2002-11-15T21:15:43.67 10.0 negative manual PG 272 0.4662 0.13 3.1
--.VTB1.Z. 2002-11-15T21:15:43.87 10.0 positive manual PG 192 0.4995 -0.48 2.5
--.CPI2.Z. 2002-11-15T21:15:41.63 10.0 positive manual PG 253 0.3552 0.18 3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download