Terremoto di magnitudo Md 3.3 del 09-11-2002 ore 15:04:28 (Italia) in zona: 3 km NE Campolieto (CB)

Un terremoto di magnitudo Md 3.3 è avvenuto nella zona: 3 km NE Campolieto (CB), il

  • 09-11-2002 14:04:28 (UTC)
  • 09-11-2002 15:04:28 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.6530, 14.7880 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Campolieto CB 3 839 839
Ripabottoni CB 4 514 1353
Monacilioni CB 5 523 1876
Morrone del Sannio CB 7 587 2463
Castellino del Biferno CB 7 545 3008
Matrice CB 8 1115 4123
San Giovanni in Galdo CB 8 580 4703
Provvidenti CB 8 119 4822
Sant'Elia a Pianisi CB 8 1818 6640
Petrella Tifernina CB 9 1170 7810
Toro CB 9 1391 9201
Montagano CB 9 1086 10287
Pietracatella CB 11 1375 11662
Casacalenda CB 11 2135 13797
Campodipietra CB 11 2570 16367
Ripalimosani CB 11 3114 19481
Lucito CB 12 696 20177
Macchia Valfortore CB 12 576 20753
Lupara CB 13 505 21258
Castelbottaccio CB 13 312 21570
Bonefro CB 14 1384 22954
Limosano CB 14 768 23722
Jelsi CB 15 1781 25503
Campobasso CB 15 49431 74934
San Giuliano di Puglia CB 15 1042 75976
Colletorto CB 16 1938 77914
Sant'Angelo Limosano CB 16 352 78266
Gildone CB 16 809 79075
Montelongo CB 16 365 79440
Civitacampomarano CB 16 417 79857
Ferrazzano CB 17 3344 83201
Guardialfiera CB 17 1065 84266
Montorio nei Frentani CB 17 437 84703
Carlantino FG 17 980 85683
San Biase CB 18 189 85872
Mirabello Sannitico CB 18 2180 88052
Santa Croce di Magliano CB 18 4435 92487
Oratino CB 18 1641 94128
Celenza Valfortore FG 19 1598 95726
Riccia CB 19 5262 100988
Gambatesa CB 19 1464 102452
Castropignano CB 19 947 103399
Larino CB 19 6793 110192

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
49 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
58 Km a N di Benevento (60091 abitanti)
66 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
75 Km a NE di Caserta (76326 abitanti)
82 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
86 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
90 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
90 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
93 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
93 Km a SE di Chieti (51815 abitanti)
94 Km a W di Manfredonia (57279 abitanti)
94 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
98 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
99 Km a NE di Portici (55274 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.3
ML-VAX 2.0
2002-11-09
14:04:28
41.653 14.788 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 461539
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2002-11-09 14:04:28 ± 0.207
Latitudine 41.6530 ± 0.0172
Longitudine 14.7880 ± 0.0137
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 461539

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2228.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 107
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 21
Numero di fasi 21
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00283
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01538
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 14
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 14
Parametri delle magnitudo

Md:3.3

Campo Valore
Valore 3.3
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 461539
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 00:17:11

ML:2.0

Campo Valore
Valore 2.0
Incertezza
Num. stazioni usate 11
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 461539
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.NRCA.Z. 2002-11-09T14:04:59.74 10.0 undecidable manual PN 314 1.7094 1.73 0
--.FGMS.Z. 2002-11-09T14:04:57.84 10.0 undecidable manual SG 86 0.8658 -0.52 0.4
--.MGR.Z. 2002-11-09T14:04:57.52 10.0 undecidable manual PN 159 1.6206 0.75 0.5
--.SGO.Z. 2002-11-09T14:04:51.33 10.0 undecidable manual PN 160 1.1544 0.88 0.5
--.RGNG.Z. 2002-11-09T14:04:49.72 10.0 undecidable manual SG 87 0.5883 0.2 0.6
--.FG5.Z. 2002-11-09T14:04:48.38 10.0 undecidable manual SG 135 0.5106 1.45 0.1
--.RNI2.Z. 2002-11-09T14:04:45.55 10.0 undecidable manual SG 276 0.4773 -0.14 0.6
--.FGMS.Z. 2002-11-09T14:04:45.79 10.0 positive manual PG 86 0.8658 0.07 2.5
--.CSSN.Z. 2002-11-09T14:04:44.51 10.0 undecidable manual PG 167 0.8103 -0.09 1.3
--.RFI.Z. 2002-11-09T14:04:43.75 10.0 undecidable manual PG 240 0.6882 1.27 0.3
--.PSB1.Z. 2002-11-09T14:04:43.17 10.0 undecidable manual SG 177 0.4218 -1 0.2
--.CPI2.Z. 2002-11-09T14:04:41.39 10.0 undecidable manual SG 259 0.3552 -0.45 0.5
--.RGNG.Z. 2002-11-09T14:04:40.60 10.0 undecidable manual PG 87 0.5883 -0.02 1.5
--.FG2.Z. 2002-11-09T14:04:39.31 10.0 undecidable manual SG 61 0.3108 -1.24 0.1
--.MRB1.Z. 2002-11-09T14:04:39.34 10.0 undecidable manual PG 165 0.5439 -0.36 1.3
--.FG5.Z. 2002-11-09T14:04:38.86 10.0 undecidable manual PG 135 0.5106 -0.27 1.4
--.VTB1.Z. 2002-11-09T14:04:38.80 10.0 undecidable manual PG 194 0.4773 -0.46 1.2
--.PSB1.Z. 2002-11-09T14:04:37.26 10.0 positive manual PG 177 0.4218 -0.27 2.7
--.RNI2.Z. 2002-11-09T14:04:37.84 10.0 negative manual PG 276 0.4773 -0.57 2.1
--.CPI2.Z. 2002-11-09T14:04:35.73 10.0 negative manual PG 259 0.3552 -0.46 2.3
--.FG2.Z. 2002-11-09T14:04:34.97 10.0 undecidable manual PG 61 0.3108 -0.47 1.2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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