Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 08-11-2002 ore 04:53:41 (Italia) in zona: 3 km NE Macchia Valfortore (CB)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 3 km NE Macchia Valfortore (CB), il

  • 08-11-2002 03:53:41 (UTC)
  • 08-11-2002 04:53:41 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.6200, 14.9270 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Macchia Valfortore CB 3 576 576
Sant'Elia a Pianisi CB 4 1818 2394
Carlantino FG 5 980 3374
Pietracatella CB 6 1375 4749
Colletorto CB 6 1938 6687
Celenza Valfortore FG 8 1598 8285
San Giuliano di Puglia CB 8 1042 9327
Bonefro CB 9 1384 10711
Monacilioni CB 10 523 11234
Santa Croce di Magliano CB 12 4435 15669
Gambatesa CB 12 1464 17133
San Marco la Catola FG 12 1012 18145
Ripabottoni CB 13 514 18659
Montelongo CB 13 365 19024
Campolieto CB 13 839 19863
Provvidenti CB 14 119 19982
Toro CB 14 1391 21373
Casalnuovo Monterotaro FG 15 1556 22929
Casacalenda CB 15 2135 25064
San Giovanni in Galdo CB 15 580 25644
Tufara CB 15 925 26569
Jelsi CB 16 1781 28350
Montorio nei Frentani CB 16 437 28787
Casalvecchio di Puglia FG 16 1877 30664
Rotello CB 16 1212 31876
Morrone del Sannio CB 16 587 32463
Campodipietra CB 16 2570 35033
Riccia CB 17 5262 40295
Castelnuovo della Daunia FG 17 1445 41740
Volturara Appula FG 17 430 42170
Matrice CB 18 1115 43285
Castellino del Biferno CB 19 545 43830
Pietramontecorvino FG 19 2721 46551
Castelvetere in Val Fortore BN 20 1240 47791
Gildone CB 20 809 48600
Motta Montecorvino FG 20 730 49330

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
39 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
54 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
56 Km a N di Benevento (60091 abitanti)
78 Km a NE di Caserta (76326 abitanti)
79 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
83 Km a W di Manfredonia (57279 abitanti)
88 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
91 Km a W di Cerignola (58396 abitanti)
93 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
94 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
96 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
98 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 2.3
2002-11-08
03:53:41
41.62 14.927 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 461289
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2002-11-08 03:53:41 ± 0.248
Latitudine 41.6200 ± 0.0187
Longitudine 14.9270 ± 0.0222
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 461289

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2778.2
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 124
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 25
Numero di fasi 25
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00364
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01991
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 21
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 21
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 16
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 461289
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 00:16:55

ML:2.3

Campo Valore
Valore 2.3
Incertezza
Num. stazioni usate 15
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 461289
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.ASS.Z. 2002-11-08T03:54:19.52 10.0 undecidable manual PN 311 2.2089 1.78 0.2
--.SNTG.Z. 2002-11-08T03:54:18.50 10.0 undecidable manual PN 319 2.1978 0.57 0.9
--.ORI.Z. 2002-11-08T03:54:15.56 10.0 undecidable manual PN 143 1.9425 1.54 0.3
--.MNS.Z. 2002-11-08T03:54:13.74 10.0 undecidable manual PN 295 1.8315 1.2 0.5
--.NRCA.Z. 2002-11-08T03:54:12.00 10.0 undecidable manual PN 313 1.8093 -0.19 1.2
--.MGR.Z. 2002-11-08T03:54:09.61 10.0 undecidable manual PN 162 1.5429 0.91 0.8
--.FGMS.Z. 2002-11-08T03:54:08.96 10.0 undecidable manual SG 83 0.7659 1 0.4
--.SLCN.Z. 2002-11-08T03:54:06.20 10.0 undecidable manual PN 156 1.332 0.29 1.4
--.AQU.Z. 2002-11-08T03:54:05.57 10.0 undecidable manual PN 303 1.3431 -0.31 1.4
--.PTQR.Z. 2002-11-08T03:54:02.70 10.0 undecidable manual PN 290 1.1988 -1.2 0.6
--.SGO.Z. 2002-11-08T03:54:02.51 10.0 undecidable manual PN 165 1.0989 0.09 1.6
--.RNI2.Z. 2002-11-08T03:54:00.15 10.0 undecidable manual SG 278 0.5772 -1.82 0.1
--.MRLC.Z. 2002-11-08T03:53:59.17 10.0 undecidable manual PG 154 0.9546 -1.04 0.9
--.RGNG.Z. 2002-11-08T03:53:58.31 10.0 undecidable manual SG 83 0.4995 -0.79 0.5
--.RFI.Z. 2002-11-08T03:53:57.52 10.0 undecidable manual PG 246 0.777 0.76 1.2
--.FGMS.Z. 2002-11-08T03:53:56.36 10.0 undecidable manual PG 83 0.7659 -0.33 1.6
--.CSSN.Z. 2002-11-08T03:53:56.29 10.0 undecidable manual PG 174 0.7548 -0.23 1.6
--.PSB1.Z. 2002-11-08T03:53:55.80 10.0 undecidable manual SG 192 0.3996 -1.17 0.3
--.FG4.Z. 2002-11-08T03:53:53.72 10.0 undecidable manual PG 138 0.6549 -0.89 1
--.RNI2.Z. 2002-11-08T03:53:51.71 10.0 undecidable manual PG 278 0.5772 -1.52 0.4
--.MRB1.Z. 2002-11-08T03:53:51.92 10.0 undecidable manual PG 176 0.4995 0.29 1.6
--.VTB1.Z. 2002-11-08T03:53:51.40 10.0 undecidable manual PG 207 0.4884 -0.08 1.7
--.RGNG.Z. 2002-11-08T03:53:50.20 10.0 undecidable manual PG 83 0.4995 -1.38 0.5
--.PSB1.Z. 2002-11-08T03:53:50.20 10.0 undecidable manual PG 192 0.3996 0.27 1.6
--.FG5.Z. 2002-11-08T03:53:50.53 10.0 negative manual PG 143 0.4218 0.29 3.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download