Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 14-06-1987 ore 12:09:06 (UTC) in zona: 1 km N Maropati (RC)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 1 km N Maropati (RC), il

  • 14-06-1987 12:09:06 (UTC)
  • 14-06-1987 14:09:06 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 38.4510, 16.1000 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Maropati RC 1 1524 1524
Galatro RC 1 1709 3233
Anoia RC 2 2212 5445
Feroleto della Chiesa RC 3 1695 7140
Cinquefrondi RC 4 6539 13679
Melicucco RC 4 5101 18780
Giffone RC 5 1907 20687
Laureana di Borrello RC 5 5174 25861
Polistena RC 5 10496 36357
Candidoni RC 6 416 36773
San Giorgio Morgeto RC 7 3058 39831
Serrata RC 7 845 40676
San Pietro di Caridà RC 9 1195 41871
Dinami VV 10 2168 44039
Cittanova RC 11 10410 54449
Rosarno RC 11 14841 69290
Rizziconi RC 13 7829 77119
Taurianova RC 13 15636 92755
Acquaro VV 14 2484 95239
San Calogero VV 15 4315 99554
Dasà VV 15 1208 100762
Mammola RC 16 2847 103609
Arena VV 16 1456 105065
Terranova Sappo Minulio RC 16 523 105588
San Ferdinando RC 16 4490 110078
Limbadi VV 17 3695 113773
Grotteria RC 17 3154 116927
Molochio RC 17 2564 119491
Canolo RC 17 746 120237
Mileto VV 17 6763 127000
Gioia Tauro RC 18 19864 146864
Nicotera VV 18 6290 153154
Varapodio RC 18 2160 155314
Fabrizia VV 18 2195 157509
San Giovanni di Gerace RC 18 481 157990
Rombiolo VV 19 4569 162559
Gerocarne VV 19 2248 164807
Francica VV 19 1651 166458
Filandari VV 19 1853 168311
Sorianello VV 20 1176 169487
Martone RC 20 530 170017
Agnana Calabra RC 20 562 170579
Soriano Calabro VV 20 2421 173000

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
55 Km a NE di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
55 Km a NE di Messina (238439 abitanti)
61 Km a SW di Lamezia Terme (70714 abitanti)
67 Km a SW di Catanzaro (90612 abitanti)
95 Km a S di Cosenza (67546 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8 1987-06-14
12:09:06
38.451 16.1 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 49099
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1987-06-14 12:09:06 ± 0.326
Latitudine 38.4510 ± 0.0179
Longitudine 16.1000 ± 0.0363
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 49099

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3738.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 183
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 5
Numero di fasi 5
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00340
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.00688
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 3
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 3
Parametri della magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 49099
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:47:55
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.ATN.Z. 1987-06-14T12:09:26.50 10.0 undecidable manual SG 239 0.5772 -0.39 0.6
--.CZI.Z. 1987-06-14T12:09:21.50 10.0 undecidable manual PG 1 0.7659 -0.2 1.5
--.SO9.Z. 1987-06-14T12:09:19.50 10.0 undecidable manual SG 185 0.3774 -0.99 0.1
--.ATN.Z. 1987-06-14T12:09:18.50 10.0 undecidable manual PG 239 0.5772 0.29 1.6
--.SO9.Z. 1987-06-14T12:09:15.00 10.0 undecidable manual PG 185 0.3774 0.48 1.2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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