Terremoto di magnitudo Md 3.3 del 03-11-2002 ore 14:39:19 (Italia) in zona: 2 km W Sant'Elia a Pianisi (CB)

Un terremoto di magnitudo Md 3.3 è avvenuto nella zona: 2 km W Sant'Elia a Pianisi (CB), il

  • 03-11-2002 13:39:19 (UTC)
  • 03-11-2002 14:39:19 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.6200, 14.8540 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Sant'Elia a Pianisi CB 2 1818 1818
Monacilioni CB 4 523 2341
Pietracatella CB 5 1375 3716
Macchia Valfortore CB 6 576 4292
Campolieto CB 7 839 5131
Ripabottoni CB 9 514 5645
Toro CB 9 1391 7036
San Giovanni in Galdo CB 9 580 7616
Carlantino FG 11 980 8596
Colletorto CB 11 1938 10534
Campodipietra CB 11 2570 13104
Provvidenti CB 11 119 13223
Bonefro CB 12 1384 14607
San Giuliano di Puglia CB 12 1042 15649
Matrice CB 12 1115 16764
Celenza Valfortore FG 12 1598 18362
Morrone del Sannio CB 12 587 18949
Jelsi CB 12 1781 20730
Gambatesa CB 13 1464 22194
Casacalenda CB 13 2135 24329
Castellino del Biferno CB 14 545 24874
Riccia CB 15 5262 30136
Montelongo CB 15 365 30501
Montagano CB 15 1086 31587
Gildone CB 15 809 32396
Petrella Tifernina CB 15 1170 33566
Santa Croce di Magliano CB 16 4435 38001
Ripalimosani CB 16 3114 41115
San Marco la Catola FG 16 1012 42127
Montorio nei Frentani CB 17 437 42564
Tufara CB 17 925 43489
Campobasso CB 18 49431 92920
Ferrazzano CB 18 3344 96264
Lucito CB 19 696 96960
Lupara CB 19 505 97465
Mirabello Sannitico CB 19 2180 99645
Rotello CB 19 1212 100857
Castelbottaccio CB 19 312 101169

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
45 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
55 Km a N di Benevento (60091 abitanti)
60 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
75 Km a NE di Caserta (76326 abitanti)
79 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
85 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
89 Km a W di Manfredonia (57279 abitanti)
90 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
90 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
92 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
94 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
96 Km a W di Cerignola (58396 abitanti)
97 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
98 Km a NE di Portici (55274 abitanti)
99 Km a SE di Chieti (51815 abitanti)
100 Km a NE di Ercolano (53709 abitanti)
100 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.3
ML-VAX 2.4
2002-11-03
13:39:19
41.62 14.854 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 460199
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2002-11-03 13:39:19 ± 0.164
Latitudine 41.6200 ± 0.0151
Longitudine 14.8540 ± 0.0138
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 460199

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2029.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 109
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 36
Numero di fasi 36
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00356
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.04484
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 21
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 21
Parametri delle magnitudo

Md:3.3

Campo Valore
Valore 3.3
Incertezza
Num. stazioni usate 10
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 460199
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 00:15:48

ML:2.4

Campo Valore
Valore 2.4
Incertezza
Num. stazioni usate 18
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 460199
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.LCI.Z. 2002-11-03T13:40:37.59 10.0 undecidable manual SN 116 2.7639 1.59 0.1
--.CTI.Z. 2002-11-03T13:40:32.68 10.0 undecidable manual PN 333 4.9728 -1.45 0.2
--.BRT.Z. 2002-11-03T13:40:15.52 10.0 undecidable manual SN 112 1.8648 0.82 0.4
--.MGR.Z. 2002-11-03T13:40:08.48 10.0 undecidable manual SN 159 1.5651 1.03 0.3
--.LCI.Z. 2002-11-03T13:40:04.84 10.0 undecidable manual PN 116 2.7639 1.15 0.5
--.FSSB.Z. 2002-11-03T13:40:01.99 10.0 undecidable manual PN 323 2.5752 1.06 0.6
--.AQU.Z. 2002-11-03T13:40:01.58 10.0 undecidable manual SN 304 1.2987 0.52 0.6
--.PTQR.Z. 2002-11-03T13:39:58.40 10.0 undecidable manual SN 290 1.1544 0.9 0.4
--.SGO.Z. 2002-11-03T13:39:56.36 10.0 undecidable manual SN 161 1.11 -0.16 0.7
--.ASS.Z. 2002-11-03T13:39:56.63 10.0 undecidable manual PN 311 2.1645 1.18 0.5
--.SNTG.Z. 2002-11-03T13:39:55.64 10.0 undecidable manual PN 319 2.1534 0.39 1.3
--.MRLC.Z. 2002-11-03T13:39:54.51 10.0 undecidable manual SG 150 0.9768 1.38 0.2
--.BRT.Z. 2002-11-03T13:39:51.18 10.0 undecidable manual PN 112 1.8648 -0.21 1.5
--.MNS.Z. 2002-11-03T13:39:50.95 10.0 undecidable manual PN 295 1.776 0.82 1
--.MGR.Z. 2002-11-03T13:39:48.16 10.0 undecidable manual PN 159 1.5651 0.95 0.9
--.FGMS.Z. 2002-11-03T13:39:48.14 10.0 undecidable manual SG 83 0.8214 0.17 0.7
--.CSSN.Z. 2002-11-03T13:39:46.86 10.0 undecidable manual SG 170 0.7659 0.7 0.5
--.SLCN.Z. 2002-11-03T13:39:44.66 10.0 undecidable manual PN 153 1.3542 0.35 1.7
--.FG4.Z. 2002-11-03T13:39:43.85 10.0 undecidable manual SG 133 0.6882 0.02 0.7
--.AQU.Z. 2002-11-03T13:39:43.68 10.0 undecidable manual PN 304 1.2987 0.16 1.8
--.RFI.Z. 2002-11-03T13:39:43.90 10.0 undecidable manual SG 243 0.7215 -0.85 0.5
--.PTQR.Z. 2002-11-03T13:39:42.40 10.0 undecidable manual PN 290 1.1544 0.93 1
--.SGO.Z. 2002-11-03T13:39:40.21 10.0 undecidable manual PN 161 1.11 -0.69 1.4
--.MRLC.Z. 2002-11-03T13:39:38.60 10.0 undecidable manual PG 150 0.9768 -0.34 1.7
--.RGNG.Z. 2002-11-03T13:39:38.34 10.0 undecidable manual SG 83 0.5439 -0.78 0.5
--.RNI2.Z. 2002-11-03T13:39:37.32 10.0 undecidable manual SG 278 0.5217 -1.18 0.3
--.FGMS.Z. 2002-11-03T13:39:35.68 10.0 positive manual PG 83 0.8214 -0.29 3.5
--.FG5.Z. 2002-11-03T13:39:35.74 10.0 undecidable manual SG 136 0.444 -0.44 0.7
--.RFI.Z. 2002-11-03T13:39:35.56 10.0 undecidable manual PG 243 0.7215 1.46 0.5
--.CSSN.Z. 2002-11-03T13:39:34.40 10.0 undecidable manual PG 170 0.7659 -0.88 1.1
--.CPI2.Z. 2002-11-03T13:39:33.64 10.0 undecidable manual SG 264 0.3996 -0.73 0.5
--.FG4.Z. 2002-11-03T13:39:32.61 10.0 undecidable manual PG 133 0.6882 -0.96 1
--.RNI2.Z. 2002-11-03T13:39:29.44 10.0 negative manual PG 278 0.5217 -1.05 1.8
--.RGNG.Z. 2002-11-03T13:39:29.40 10.0 undecidable manual PG 83 0.5439 -1.45 0.5
--.FG5.Z. 2002-11-03T13:39:28.86 10.0 positive manual PG 136 0.444 -0.29 3.5
--.CPI2.Z. 2002-11-03T13:39:27.41 10.0 negative manual PG 264 0.3996 -0.7 2.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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