Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 02-11-2002 ore 20:36:07 (UTC) in zona: 4 km N Sant'Elia a Pianisi (CB)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 4 km N Sant'Elia a Pianisi (CB), il

  • 02-11-2002 20:36:07 (UTC)
  • 02-11-2002 21:36:07 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.6570, 14.8680 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Sant'Elia a Pianisi CB 4 1818 1818
Ripabottoni CB 6 514 2332
Monacilioni CB 7 523 2855
Bonefro CB 8 1384 4239
Macchia Valfortore CB 8 576 4815
Provvidenti CB 8 119 4934
Pietracatella CB 8 1375 6309
Campolieto CB 9 839 7148
San Giuliano di Puglia CB 9 1042 8190
Colletorto CB 9 1938 10128
Casacalenda CB 9 2135 12263
Morrone del Sannio CB 10 587 12850
Montelongo CB 11 365 13215
Carlantino FG 12 980 14195
Santa Croce di Magliano CB 12 4435 18630
Toro CB 12 1391 20021
Castellino del Biferno CB 12 545 20566
San Giovanni in Galdo CB 13 580 21146
Montorio nei Frentani CB 13 437 21583
Matrice CB 14 1115 22698
Celenza Valfortore FG 14 1598 24296
Petrella Tifernina CB 15 1170 25466
Campodipietra CB 15 2570 28036
Rotello CB 15 1212 29248
Montagano CB 16 1086 30334
Lupara CB 16 505 30839
Larino CB 16 6793 37632
Jelsi CB 16 1781 39413
Gambatesa CB 17 1464 40877
Lucito CB 17 696 41573
Castelbottaccio CB 17 312 41885
Guardialfiera CB 17 1065 42950
Ripalimosani CB 18 3114 46064
San Marco la Catola FG 19 1012 47076
Riccia CB 19 5262 52338
Gildone CB 19 809 53147

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
43 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
59 Km a N di Benevento (60091 abitanti)
60 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
79 Km a NE di Caserta (76326 abitanti)
83 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
88 Km a W di Manfredonia (57279 abitanti)
89 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
94 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
94 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
96 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
97 Km a SE di Chieti (51815 abitanti)
97 Km a W di Cerignola (58396 abitanti)
98 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 2.4
2002-11-02
20:36:07
41.657 14.868 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 459709
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2002-11-02 20:36:07 ± 0.201
Latitudine 41.6570 ± 0.0179
Longitudine 14.8680 ± 0.0175
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 459709

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2462.2
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 127
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 22
Numero di fasi 22
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00429
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01918
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 15
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 15
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 459709
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 00:15:18

ML:2.4

Campo Valore
Valore 2.4
Incertezza
Num. stazioni usate 11
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 459709
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SNTG.Z. 2002-11-02T20:36:44.27 10.0 undecidable manual PN 319 2.1312 1.2 0.3
--.MRLC.E. 2002-11-02T20:36:43.18 10.0 undecidable manual SG 152 1.0101 1.04 0.3
--.MNS.Z. 2002-11-02T20:36:37.97 10.0 undecidable manual PN 295 1.7649 -0.19 1.2
--.FGMS.Z. 2002-11-02T20:36:37.20 10.0 undecidable manual SG 86 0.8103 1.38 0.1
--.MGR.Z. 2002-11-02T20:36:36.80 10.0 undecidable manual PN 161 1.5984 1.03 0.5
--.CSSN.Z. 2002-11-02T20:36:35.84 10.0 undecidable manual SG 171 0.7992 0.44 0.6
--.SLCN.Z. 2002-11-02T20:36:33.29 10.0 undecidable manual PN 155 1.3875 0.45 1.2
--.FG4.Z. 2002-11-02T20:36:31.80 10.0 undecidable manual SG 137 0.7104 -0.77 0.4
--.AQU.Z. 2002-11-02T20:36:31.48 10.0 undecidable manual PN 303 1.2876 0 1.5
--.SGO.Z. 2002-11-02T20:36:29.83 10.0 undecidable manual PN 163 1.1433 0.37 1.4
--.PTQR.Z. 2002-11-02T20:36:28.79 10.0 undecidable manual PN 289 1.1544 -0.76 1
--.RNI2.Z. 2002-11-02T20:36:26.90 10.0 undecidable manual SG 275 0.5328 -0.71 0.4
--.MRLC.Z. 2002-11-02T20:36:26.69 10.0 undecidable manual PG 152 1.0101 -0.89 0.8
--.RGNG.Z. 2002-11-02T20:36:26.45 10.0 undecidable manual SG 88 0.5328 -0.36 0.6
--.FGMS.Z. 2002-11-02T20:36:24.18 10.0 undecidable manual PG 86 0.8103 0.35 1.6
--.RFI.Z. 2002-11-02T20:36:24.24 10.0 undecidable manual PG 242 0.7437 1.53 0.2
--.FG5.Z. 2002-11-02T20:36:24.99 10.0 undecidable manual SG 141 0.4773 0.02 0.7
--.CSSN.Z. 2002-11-02T20:36:22.76 10.0 undecidable manual PG 171 0.7992 -0.93 0.8
--.FG4.Z. 2002-11-02T20:36:21.47 10.0 undecidable manual PG 137 0.7104 -0.59 1.3
--.RNI2.Z. 2002-11-02T20:36:18.17 10.0 negative manual PG 275 0.5328 -0.55 2.7
--.RGNG.Z. 2002-11-02T20:36:17.87 10.0 undecidable manual PG 88 0.5328 -0.86 0.9
--.FG5.Z. 2002-11-02T20:36:17.60 10.0 negative manual PG 141 0.4773 -0.06 3.5
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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