Terremoto di magnitudo Md 3.3 del 02-11-2002 ore 11:12:33 (UTC) in zona: 1 km NE Ripabottoni (CB)

Un terremoto di magnitudo Md 3.3 è avvenuto nella zona: 1 km NE Ripabottoni (CB), il

  • 02-11-2002 11:12:33 (UTC)
  • 02-11-2002 12:12:33 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.6980, 14.8190 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Ripabottoni CB 1 514 514
Provvidenti CB 2 119 633
Morrone del Sannio CB 4 587 1220
Casacalenda CB 5 2135 3355
Castellino del Biferno CB 7 545 3900
Campolieto CB 8 839 4739
Monacilioni CB 10 523 5262
Sant'Elia a Pianisi CB 10 1818 7080
Bonefro CB 10 1384 8464
Lupara CB 10 505 8969
Petrella Tifernina CB 10 1170 10139
Castelbottaccio CB 11 312 10451
Lucito CB 12 696 11147
Montorio nei Frentani CB 12 437 11584
Montelongo CB 12 365 11949
Guardialfiera CB 12 1065 13014
San Giuliano di Puglia CB 12 1042 14056
Matrice CB 13 1115 15171
Montagano CB 13 1086 16257
Colletorto CB 13 1938 18195
San Giovanni in Galdo CB 13 580 18775
Pietracatella CB 14 1375 20150
Larino CB 14 6793 26943
Macchia Valfortore CB 14 576 27519
Civitacampomarano CB 14 417 27936
Toro CB 14 1391 29327
Santa Croce di Magliano CB 15 4435 33762
Ripalimosani CB 16 3114 36876
Limosano CB 17 768 37644
Rotello CB 17 1212 38856
Campodipietra CB 17 2570 41426
Castelmauro CB 17 1505 42931
Carlantino FG 18 980 43911
Sant'Angelo Limosano CB 18 352 44263
San Biase CB 19 189 44452
Jelsi CB 20 1781 46233
Acquaviva Collecroce CB 20 672 46905
Celenza Valfortore FG 20 1598 48503

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
47 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
63 Km a N di Benevento (60091 abitanti)
66 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
80 Km a NE di Caserta (76326 abitanti)
87 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
90 Km a SE di Chieti (51815 abitanti)
92 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
92 Km a W di Manfredonia (57279 abitanti)
95 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
96 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
98 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
99 Km a SE di Pescara (121014 abitanti)
100 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.3
ML-VAX 2.8
2002-11-02
11:12:33
41.698 14.819 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 459359
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2002-11-02 11:12:33 ± 0.24
Latitudine 41.6980 ± 0.0223
Longitudine 14.8190 ± 0.0157
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 459359

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2797.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 125
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 28
Numero di fasi 28
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00348
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02242
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 19
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 19
Parametri delle magnitudo

Md:3.3

Campo Valore
Valore 3.3
Incertezza
Num. stazioni usate 8
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 459359
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 00:14:58

ML:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 10
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 459359
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.FSSB.Z. 2002-11-02T11:13:14.94 10.0 undecidable manual PN 323 2.4864 1.34 0.4
--.TDS.Z. 2002-11-02T11:13:12.23 10.0 undecidable manual PN 149 2.331 0.77 0.8
--.SGO.Z. 2002-11-02T11:13:12.10 10.0 undecidable manual SN 161 1.1877 -0.2 0.7
--.SNTG.Z. 2002-11-02T11:13:10.80 10.0 undecidable manual PN 318 2.0757 2.13 0.1
--.ORI.Z. 2002-11-02T11:13:08.17 10.0 undecidable manual PN 142 2.0535 0.63 1
--.MRLC.Z. 2002-11-02T11:13:07.99 10.0 undecidable manual SN 151 1.0656 -1.16 0.3
--.BRT.Z. 2002-11-02T11:13:06.80 10.0 undecidable manual PN 114 1.9203 0.19 1.3
--.MNS.Z. 2002-11-02T11:13:04.60 10.0 undecidable manual PN 293 1.7205 1.51 0.4
--.CSSN.Z. 2002-11-02T11:13:04.50 10.0 undecidable manual SG 169 0.8436 1.54 0.2
--.FGMS.Z. 2002-11-02T11:13:03.10 10.0 undecidable manual SG 88 0.8436 0.63 0.6
--.MGR.Z. 2002-11-02T11:13:02.72 10.0 undecidable manual PN 159 1.6539 0.64 1.1
--.FG4.Z. 2002-11-02T11:13:00.58 10.0 undecidable manual SG 136 0.7659 0.64 0.6
--.RFI.Z. 2002-11-02T11:13:00.16 10.0 undecidable manual SG 237 0.7326 1.19 0.3
--.SLCN.Z. 2002-11-02T11:12:59.56 10.0 undecidable manual PN 154 1.443 0.39 1.4
--.SGO.Z. 2002-11-02T11:12:56.22 10.0 undecidable manual PN 161 1.1877 0.45 1.5
--.AQU.Z. 2002-11-02T11:12:55.72 10.0 undecidable manual PN 302 1.2321 -0.66 1.3
--.MRLC.Z. 2002-11-02T11:12:53.29 10.0 undecidable manual PN 151 1.0656 -0.71 1.3
--.PTQR.Z. 2002-11-02T11:12:52.93 10.0 undecidable manual PN 287 1.0989 -1.59 0.4
--.RGNG.Z. 2002-11-02T11:12:52.83 10.0 undecidable manual SG 91 0.5661 -0.78 0.5
--.FGMS.Z. 2002-11-02T11:12:50.30 10.0 undecidable manual PG 88 0.8436 0.21 1.7
--.CSSN.Z. 2002-11-02T11:12:50.49 10.0 undecidable manual PG 169 0.8436 0.32 1.6
--.RNI2.Z. 2002-11-02T11:12:50.52 10.0 undecidable manual SG 270 0.4995 -0.67 0.5
--.RFI.Z. 2002-11-02T11:12:48.31 10.0 undecidable manual PG 237 0.7326 0.18 1.7
--.FG4.Z. 2002-11-02T11:12:47.81 10.0 undecidable manual PG 136 0.7659 -0.88 1.1
--.CPI2.Z. 2002-11-02T11:12:46.89 10.0 undecidable manual SG 253 0.3885 -0.87 0.5
--.RGNG.Z. 2002-11-02T11:12:43.82 10.0 negative manual PG 91 0.5661 -1.2 1.5
--.RNI2.Z. 2002-11-02T11:12:42.95 10.0 negative manual PG 270 0.4995 -0.68 2.7
--.CPI2.Z. 2002-11-02T11:12:40.91 10.0 negative manual PG 253 0.3885 -0.74 2.6
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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