Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 02-11-2002 ore 05:26:14 (UTC) in zona: 3 km SW Colletorto (CB)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 3 km SW Colletorto (CB), il

  • 02-11-2002 05:26:14 (UTC)
  • 02-11-2002 06:26:14 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.6460, 14.9560 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Colletorto CB 3 1938 1938
San Giuliano di Puglia CB 5 1042 2980
Carlantino FG 6 980 3960
Bonefro CB 7 1384 5344
Macchia Valfortore CB 7 576 5920
Sant'Elia a Pianisi CB 7 1818 7738
Santa Croce di Magliano CB 8 4435 12173
Celenza Valfortore FG 9 1598 13771
Pietracatella CB 10 1375 15146
Montelongo CB 10 365 15511
Rotello CB 12 1212 16723
Monacilioni CB 13 523 17246
Casalnuovo Monterotaro FG 13 1556 18802
Montorio nei Frentani CB 13 437 19239
Ripabottoni CB 13 514 19753
Provvidenti CB 14 119 19872
Casacalenda CB 14 2135 22007
San Marco la Catola FG 14 1012 23019
Casalvecchio di Puglia FG 14 1877 24896
Castelnuovo della Daunia FG 15 1445 26341
Gambatesa CB 16 1464 27805
Campolieto CB 16 839 28644
Morrone del Sannio CB 17 587 29231
Toro CB 18 1391 30622
Larino CB 18 6793 37415
Tufara CB 18 925 38340
San Giovanni in Galdo CB 18 580 38920
Pietramontecorvino FG 18 2721 41641
Volturara Appula FG 19 430 42071
Jelsi CB 19 1781 43852
Ururi CB 20 2693 46545
Castellino del Biferno CB 20 545 47090
Campodipietra CB 20 2570 49660

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
36 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
53 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
59 Km a N di Benevento (60091 abitanti)
80 Km a W di Manfredonia (57279 abitanti)
82 Km a NE di Caserta (76326 abitanti)
82 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
90 Km a W di Cerignola (58396 abitanti)
92 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
97 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
97 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
99 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 1.8
2002-11-02
05:26:14
41.646 14.956 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 459209
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2002-11-02 05:26:14 ± 0.311
Latitudine 41.6460 ± 0.0212
Longitudine 14.9560 ± 0.0225
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 459209

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3010.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 122
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 24
Numero di fasi 24
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00389
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02331
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 14
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 14
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 459209
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 00:14:49

ML:1.8

Campo Valore
Valore 1.8
Incertezza
Num. stazioni usate 10
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 459209
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.FSSB.Z. 2002-11-02T05:26:56.69 10.0 undecidable manual PN 322 2.5863 0.78 0.8
--.PTQR.Z. 2002-11-02T05:26:55.19 10.0 undecidable manual SN 288 1.2099 1.54 0.2
--.SGO.Z. 2002-11-02T05:26:52.50 10.0 undecidable manual SN 166 1.11 0.78 0.5
--.SNTG.Z. 2002-11-02T05:26:51.49 10.0 undecidable manual PN 318 2.1867 1.17 0.6
--.MRLC.N. 2002-11-02T05:26:46.11 10.0 undecidable manual SG 155 0.9657 -1.32 0.4
--.RFI.Z. 2002-11-02T05:26:43.26 10.0 undecidable manual SG 245 0.7992 1.28 0.4
--.MGR.Z. 2002-11-02T05:26:42.68 10.0 undecidable manual PN 163 1.5762 0.81 1.1
--.CSSN.Z. 2002-11-02T05:26:42.45 10.0 undecidable manual SG 176 0.777 1.08 0.5
--.FGMS.Z. 2002-11-02T05:26:40.58 10.0 undecidable manual SG 85 0.7437 0.48 0.7
--.SLCN.Z. 2002-11-02T05:26:39.90 10.0 undecidable manual PN 157 1.3431 0.23 1.6
--.PTQR.Z. 2002-11-02T05:26:37.59 10.0 undecidable manual PN 288 1.2099 0.61 1.4
--.FG4.Z. 2002-11-02T05:26:36.97 10.0 undecidable manual SG 140 0.6549 -0.47 0.7
--.SGO.Z. 2002-11-02T05:26:35.58 10.0 undecidable manual PN 166 1.11 -0.03 1.8
--.RNI2.Z. 2002-11-02T05:26:33.40 10.0 undecidable manual SG 275 0.5994 -2.43 0.1
--.MRLC.Z. 2002-11-02T05:26:31.95 10.0 undecidable manual PG 155 0.9657 -1.44 0.8
--.RFI.Z. 2002-11-02T05:26:30.36 10.0 undecidable manual PG 245 0.7992 0.12 1.9
--.RGNG.Z. 2002-11-02T05:26:30.94 10.0 undecidable manual SG 86 0.4662 -0.31 0.7
--.CSSN.Z. 2002-11-02T05:26:29.93 10.0 undecidable manual PG 176 0.777 0.04 1.9
--.FG5.Z. 2002-11-02T05:26:29.96 10.0 undecidable manual SG 147 0.4329 -0.03 0.8
--.FGMS.Z. 2002-11-02T05:26:29.16 10.0 undecidable manual PG 85 0.7437 0.01 1.9
--.FG4.Z. 2002-11-02T05:26:28.87 10.0 undecidable manual PG 140 0.6549 1.24 1
--.RGNG.Z. 2002-11-02T05:26:23.50 10.0 undecidable manual PG 86 0.4662 -1 1.2
--.RNI2.Z. 2002-11-02T05:26:23.74 10.0 undecidable manual PG 275 0.5994 -2.74 0.1
--.FG5.Z. 2002-11-02T05:26:22.59 10.0 negative manual PG 147 0.4329 -0.73 3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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