Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 01-11-2002 ore 22:08:56 (UTC) in zona: 2 km NE Campolieto (CB)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 2 km NE Campolieto (CB), il

  • 01-11-2002 22:08:56 (UTC)
  • 01-11-2002 23:08:56 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.6490, 14.7740 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Campolieto CB 2 839 839
Monacilioni CB 5 523 1362
Ripabottoni CB 5 514 1876
Matrice CB 7 1115 2991
San Giovanni in Galdo CB 7 580 3571
Castellino del Biferno CB 7 545 4116
Morrone del Sannio CB 7 587 4703
Petrella Tifernina CB 8 1170 5873
Toro CB 8 1391 7264
Montagano CB 8 1086 8350
Provvidenti CB 9 119 8469
Sant'Elia a Pianisi CB 9 1818 10287
Ripalimosani CB 10 3114 13401
Campodipietra CB 10 2570 15971
Pietracatella CB 11 1375 17346
Lucito CB 12 696 18042
Casacalenda CB 12 2135 20177
Castelbottaccio CB 13 312 20489
Limosano CB 13 768 21257
Macchia Valfortore CB 13 576 21833
Lupara CB 13 505 22338
Campobasso CB 14 49431 71769
Jelsi CB 15 1781 73550
Bonefro CB 15 1384 74934
Sant'Angelo Limosano CB 15 352 75286
Ferrazzano CB 16 3344 78630
Gildone CB 16 809 79439
Civitacampomarano CB 16 417 79856
San Giuliano di Puglia CB 16 1042 80898
Colletorto CB 17 1938 82836
San Biase CB 17 189 83025
Mirabello Sannitico CB 17 2180 85205
Oratino CB 17 1641 86846
Guardialfiera CB 17 1065 87911
Montelongo CB 18 365 88276
Castropignano CB 18 947 89223
Carlantino FG 18 980 90203
Montorio nei Frentani CB 18 437 90640
Riccia CB 19 5262 95902
Fossalto CB 19 1345 97247
Gambatesa CB 19 1464 98711
Celenza Valfortore FG 20 1598 100309
Santa Croce di Magliano CB 20 4435 104744

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
51 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
58 Km a N di Benevento (60091 abitanti)
67 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
74 Km a NE di Caserta (76326 abitanti)
82 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
85 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
89 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
90 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
92 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
93 Km a SE di Chieti (51815 abitanti)
93 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
95 Km a W di Manfredonia (57279 abitanti)
97 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
98 Km a NE di Portici (55274 abitanti)
100 Km a NE di Ercolano (53709 abitanti)
100 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 1.8
2002-11-01
22:08:56
41.649 14.774 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 458809
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2002-11-01 22:08:56 ± 0.291
Latitudine 41.6490 ± 0.0261
Longitudine 14.7740 ± 0.0256
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 458809

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3601.2
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 120
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 24
Numero di fasi 24
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.9
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00413
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02258
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 15
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 15
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 11
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 458809
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 00:14:25

ML:1.8

Campo Valore
Valore 1.8
Incertezza
Num. stazioni usate 8
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 458809
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SLCN.Z. 2002-11-01T22:09:41.99 10.0 undecidable manual SN 152 1.4097 1.27 0.3
--.FSSB.Z. 2002-11-01T22:09:38.45 10.0 undecidable manual PN 324 2.5086 1.28 0.6
--.SGO.Z. 2002-11-01T22:09:36.19 10.0 undecidable manual SN 159 1.1544 1.51 0.3
--.MRLC.Z. 2002-11-01T22:09:33.28 10.0 undecidable manual SN 148 1.0323 1.44 0.3
--.SNTG.Z. 2002-11-01T22:09:32.79 10.0 undecidable manual PN 320 2.0979 1.33 0.6
--.MNS.Z. 2002-11-01T22:09:28.40 10.0 undecidable manual PN 295 1.7205 1.78 0.4
--.CSSN.Z. 2002-11-01T22:09:25.87 10.0 undecidable manual SG 166 0.7992 1.37 0.4
--.FGMS.Z. 2002-11-01T22:09:25.67 10.0 undecidable manual SG 85 0.8769 -1.18 0.4
--.MGR.Z. 2002-11-01T22:09:24.49 10.0 undecidable manual PN 157 1.6206 -0.42 1.4
--.RFI.Z. 2002-11-01T22:09:22.34 10.0 undecidable manual SG 239 0.6882 1.83 0.2
--.FG4.Z. 2002-11-01T22:09:22.94 10.0 undecidable manual SG 132 0.7548 0.02 0.8
--.SLCN.Z. 2002-11-01T22:09:21.40 10.0 undecidable manual PN 152 1.4097 -0.68 1.4
--.AQU.Z. 2002-11-01T22:09:19.60 10.0 undecidable manual PN 304 1.2321 -0.05 1.8
--.SGO.Z. 2002-11-01T22:09:17.85 10.0 undecidable manual PN 159 1.1544 -0.73 1.5
--.PTQR.Z. 2002-11-01T22:09:16.29 10.0 undecidable manual PN 290 1.0878 -1.3 1
--.FG5.Z. 2002-11-01T22:09:16.10 10.0 undecidable manual SG 134 0.5106 0.88 0.6
--.MRLC.Z. 2002-11-01T22:09:15.56 10.0 negative manual PN 148 1.0323 -1.39 1.8
--.FGMS.Z. 2002-11-01T22:09:14.81 10.0 undecidable manual PG 85 0.8769 0.74 1.5
--.RNI2.Z. 2002-11-01T22:09:12.68 10.0 undecidable manual SG 276 0.4551 -0.82 0.6
--.CSSN.Z. 2002-11-01T22:09:12.34 10.0 undecidable manual PG 166 0.7992 -0.37 1.8
--.RFI.Z. 2002-11-01T22:09:11.39 10.0 undecidable manual PG 239 0.6882 0.98 1.3
--.FG4.Z. 2002-11-01T22:09:11.38 10.0 undecidable manual PG 132 0.7548 -0.41 1.8
--.FG5.Z. 2002-11-01T22:09:07.40 10.0 undecidable manual PG 134 0.5106 -0.31 1.8
--.RNI2.Z. 2002-11-01T22:09:04.79 10.0 negative manual PG 276 0.4551 -1.57 1.4
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download