Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 01-11-2002 ore 18:50:31 (UTC) in zona: 3 km NW Sant'Elia a Pianisi (CB)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 3 km NW Sant'Elia a Pianisi (CB), il

  • 01-11-2002 18:50:31 (UTC)
  • 01-11-2002 19:50:31 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.6390, 14.8440 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Sant'Elia a Pianisi CB 3 1818 1818
Monacilioni CB 4 523 2341
Campolieto CB 6 839 3180
Ripabottoni CB 6 514 3694
Pietracatella CB 7 1375 5069
Macchia Valfortore CB 8 576 5645
Provvidenti CB 9 119 5764
Toro CB 10 1391 7155
San Giovanni in Galdo CB 10 580 7735
Morrone del Sannio CB 10 587 8322
Bonefro CB 10 1384 9706
Colletorto CB 11 1938 11644
San Giuliano di Puglia CB 11 1042 12686
Casacalenda CB 11 2135 14821
Matrice CB 11 1115 15936
Castellino del Biferno CB 12 545 16481
Campodipietra CB 12 2570 19051
Carlantino FG 12 980 20031
Petrella Tifernina CB 14 1170 21201
Jelsi CB 14 1781 22982
Celenza Valfortore FG 14 1598 24580
Montelongo CB 14 365 24945
Montagano CB 14 1086 26031
Santa Croce di Magliano CB 15 4435 30466
Montorio nei Frentani CB 15 437 30903
Ripalimosani CB 15 3114 34017
Gambatesa CB 16 1464 35481
Lupara CB 17 505 35986
Lucito CB 17 696 36682
Gildone CB 17 809 37491
Riccia CB 17 5262 42753
Castelbottaccio CB 17 312 43065
Campobasso CB 18 49431 92496
Rotello CB 18 1212 93708
San Marco la Catola FG 18 1012 94720
Ferrazzano CB 19 3344 98064
Guardialfiera CB 19 1065 99129
Larino CB 19 6793 105922
Limosano CB 19 768 106690
Tufara CB 19 925 107615
Mirabello Sannitico CB 20 2180 109795

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
45 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
57 Km a N di Benevento (60091 abitanti)
61 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
76 Km a NE di Caserta (76326 abitanti)
81 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
87 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
89 Km a W di Manfredonia (57279 abitanti)
91 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
91 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
94 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
95 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
97 Km a SE di Chieti (51815 abitanti)
98 Km a W di Cerignola (58396 abitanti)
99 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
99 Km a NE di Portici (55274 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 2.4
2002-11-01
18:50:31
41.639 14.844 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 458609
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2002-11-01 18:50:31 ± 0.56
Latitudine 41.6390 ± 0.0417
Longitudine 14.8440 ± 0.0355
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 458609

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 5491.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 149
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 18
Numero di fasi 18
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00421
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01587
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 12
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 12
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 458609
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 00:14:14

ML:2.4

Campo Valore
Valore 2.4
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 458609
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MRLC.Z. 2002-11-01T18:51:06.91 10.0 undecidable manual SG 150 0.999 1.24 0.4
--.MNS.Z. 2002-11-01T18:51:03.21 10.0 undecidable manual PN 295 1.7649 1.39 0.7
--.FGMS.Z. 2002-11-01T18:51:00.75 10.0 undecidable manual SG 84 0.8214 0.71 0.6
--.CSSN.Z. 2002-11-01T18:51:00.27 10.0 undecidable manual SG 169 0.777 1.59 0.3
--.MGR.Z. 2002-11-01T18:50:59.60 10.0 undecidable manual PN 159 1.5873 0.22 1.3
--.RFI.Z. 2002-11-01T18:50:55.73 10.0 undecidable manual SG 242 0.7215 -0.98 0.5
--.PTQR.Z. 2002-11-01T18:50:54.64 10.0 undecidable manual PN 289 1.1322 1.47 0.8
--.SGO.Z. 2002-11-01T18:50:53.34 10.0 undecidable manual PN 161 1.1322 0.27 1.6
--.RGNG.Z. 2002-11-01T18:50:50.83 10.0 undecidable manual SG 85 0.5439 -0.36 0.7
--.MRLC.Z. 2002-11-01T18:50:49.97 10.0 undecidable manual PG 150 0.999 -1.23 1.1
--.CSSN.Z. 2002-11-01T18:50:47.29 10.0 undecidable manual PG 169 0.777 0.11 1.8
--.FGMS.Z. 2002-11-01T18:50:47.62 10.0 undecidable manual PG 84 0.8214 -0.34 1.8
--.RNI2.Z. 2002-11-01T18:50:47.12 10.0 undecidable manual SG? 276 0.5106 -2.96 0
--.RFI.Z. 2002-11-01T18:50:46.40 10.0 undecidable manual PG 242 0.7215 0.01 1.8
--.FG4.Z. 2002-11-01T18:50:46.30 10.0 undecidable manual PG 134 0.7104 0.48 1.7
--.RGNG.Z. 2002-11-01T18:50:42.51 10.0 undecidable manual PG 85 0.5439 -0.34 1.8
--.FG5.Z. 2002-11-01T18:50:38.91 10.0 undecidable manual PG? 137 0.4662 -2.48 0.1
--.RNI2.Z. 2002-11-01T18:50:37.29 10.0 undecidable manual PG? 276 0.5106 -4.91 0
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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