Terremoto di magnitudo Md 3.3 del 01-11-2002 ore 11:31:56 (UTC) in zona: 4 km SW Colletorto (CB)

Un terremoto di magnitudo Md 3.3 è avvenuto nella zona: 4 km SW Colletorto (CB), il

  • 01-11-2002 11:31:56 (UTC)
  • 01-11-2002 12:31:56 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.6450, 14.9310 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Colletorto CB 4 1938 1938
Sant'Elia a Pianisi CB 5 1818 3756
San Giuliano di Puglia CB 5 1042 4798
Macchia Valfortore CB 6 576 5374
Bonefro CB 7 1384 6758
Carlantino FG 7 980 7738
Pietracatella CB 8 1375 9113
Santa Croce di Magliano CB 9 4435 13548
Celenza Valfortore FG 10 1598 15146
Montelongo CB 10 365 15511
Monacilioni CB 11 523 16034
Ripabottoni CB 11 514 16548
Provvidenti CB 12 119 16667
Casacalenda CB 13 2135 18802
Montorio nei Frentani CB 13 437 19239
Rotello CB 13 1212 20451
Campolieto CB 14 839 21290
Casalnuovo Monterotaro FG 15 1556 22846
San Marco la Catola FG 15 1012 23858
Morrone del Sannio CB 15 587 24445
Gambatesa CB 15 1464 25909
Toro CB 16 1391 27300
Casalvecchio di Puglia FG 16 1877 29177
San Giovanni in Galdo CB 16 580 29757
Castelnuovo della Daunia FG 17 1445 31202
Larino CB 17 6793 37995
Castellino del Biferno CB 18 545 38540
Jelsi CB 18 1781 40321
Campodipietra CB 18 2570 42891
Tufara CB 18 925 43816
Matrice CB 19 1115 44931
Riccia CB 19 5262 50193
Volturara Appula FG 19 430 50623

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
38 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
55 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
59 Km a N di Benevento (60091 abitanti)
81 Km a NE di Caserta (76326 abitanti)
82 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
82 Km a W di Manfredonia (57279 abitanti)
91 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
91 Km a W di Cerignola (58396 abitanti)
96 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
96 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
98 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
100 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.3
ML-VAX 2.6
2002-11-01
11:31:56
41.645 14.931 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 458139
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2002-11-01 11:31:56 ± 0.199
Latitudine 41.6450 ± 0.0157
Longitudine 14.9310 ± 0.0133
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 458139

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2066.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 121
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 30
Numero di fasi 30
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.9
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00397
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02914
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 23
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 23
Parametri delle magnitudo

Md:3.3

Campo Valore
Valore 3.3
Incertezza
Num. stazioni usate 9
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 458139
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 00:13:46

ML:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 15
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 458139
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.PGD.Z. 2002-11-01T11:32:49.62 10.0 undecidable manual PN 314 3.2301 2.3 0
--.SFI.Z. 2002-11-01T11:32:48.53 10.0 undecidable manual PN 315 3.1857 1.85 0
--.CRE.Z. 2002-11-01T11:32:44.56 10.0 undecidable manual PN 312 2.9415 1.27 0
--.AQU.Z. 2002-11-01T11:32:41.42 10.0 undecidable manual SN 302 1.332 2.35 1
--.FSSB.Z. 2002-11-01T11:32:38.94 10.0 undecidable manual PN 322 2.5752 0.63 0.1
--.ASS.Z. 2002-11-01T11:32:34.51 10.0 undecidable manual PN 310 2.1978 1.5 0.4
--.SNTG.Z. 2002-11-01T11:32:33.64 10.0 undecidable manual PN 317 2.1756 0.93 0.4
--.ORI.Z. 2002-11-01T11:32:31.69 10.0 undecidable manual PN 143 1.9536 1.95 0.6
--.MRLC.Z. 2002-11-01T11:32:30.12 10.0 undecidable manual SG 154 0.9768 -0.09 1.3
--.MNS.Z. 2002-11-01T11:32:29.70 10.0 undecidable manual PN 294 1.8204 1.18 0.7
--.RDP.Z. 2002-11-01T11:32:26.15 10.0 undecidable manual PN 274 1.6539 0.6 0.8
--.MGR.Z. 2002-11-01T11:32:25.62 10.0 undecidable manual PN 162 1.5762 1.13 0.9
--.CSSN.Z. 2002-11-01T11:32:25.32 10.0 undecidable manual SG 174 0.777 1.38 1.4
--.FGMS.Z. 2002-11-01T11:32:23.64 10.0 undecidable manual SG 84 0.7659 0.39 1.4
--.AQU.Z. 2002-11-01T11:32:21.58 10.0 undecidable manual PN 302 1.332 0.39 1
--.SLCN.Z. 2002-11-01T11:32:20.97 10.0 undecidable manual PN 156 1.3542 -0.54 1.1
--.SGO.Z. 2002-11-01T11:32:18.53 10.0 undecidable manual PN 164 1.11 0.32 1.2
--.PTQR.Z. 2002-11-01T11:32:18.79 10.0 undecidable manual PN 288 1.1988 -0.5 1.1
--.RNI2.Z. 2002-11-01T11:32:16.52 10.0 undecidable manual SG 275 0.5772 -0.91 1.4
--.MRLC.Z. 2002-11-01T11:32:15.10 10.0 undecidable manual PG 154 0.9768 -0.98 1.3
--.RGNG.Z. 2002-11-01T11:32:13.81 10.0 undecidable manual SG 86 0.4884 -0.6 1.4
--.RFI.Z. 2002-11-01T11:32:12.65 10.0 undecidable manual PG 243 0.777 0.18 1.4
--.CPI2.Z. 2002-11-01T11:32:12.99 10.0 undecidable manual SG 262 0.4551 -0.51 1.4
--.FGMS.Z. 2002-11-01T11:32:11.93 10.0 negative manual PG 84 0.7659 -0.13 1.4
--.CSSN.Z. 2002-11-01T11:32:11.69 10.0 positive manual PG 174 0.777 -0.77 1.4
--.FG4.Z. 2002-11-01T11:32:09.97 10.0 undecidable manual PG 138 0.6771 -0.42 1.4
--.RNI2.Z. 2002-11-01T11:32:07.70 10.0 positive manual PG 275 0.5772 -1 1.4
--.RGNG.Z. 2002-11-01T11:32:06.60 10.0 positive manual PG 86 0.4884 -0.89 1.4
--.FG5.Z. 2002-11-01T11:32:06.47 10.0 negative manual PG 144 0.444 0.41 1.4
--.CPI2.Z. 2002-11-01T11:32:05.63 10.0 positive manual PG 262 0.4551 -0.8 1.4
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download