Terremoto di magnitudo Md 3.2 del 31-10-2002 ore 01:25:44 (Italia) in zona: 1 km SW San Giuliano di Puglia (CB)

Un terremoto di magnitudo Md 3.2 è avvenuto nella zona: 1 km SW San Giuliano di Puglia (CB), il

  • 31-10-2002 00:25:44 (UTC)
  • 31-10-2002 01:25:44 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.6800, 14.9610 ad una profondità di 3 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
San Giuliano di Puglia CB 1 1042 1042
Colletorto CB 2 1938 2980
Bonefro CB 3 1384 4364
Santa Croce di Magliano CB 5 4435 8799
Montelongo CB 6 365 9164
Rotello CB 9 1212 10376
Montorio nei Frentani CB 9 437 10813
Sant'Elia a Pianisi CB 10 1818 12631
Carlantino FG 10 980 13611
Macchia Valfortore CB 10 576 14187
Casacalenda CB 12 2135 16322
Provvidenti CB 12 119 16441
Ripabottoni CB 13 514 16955
Pietracatella CB 13 1375 18330
Celenza Valfortore FG 13 1598 19928
Casalnuovo Monterotaro FG 14 1556 21484
Larino CB 14 6793 28277
Monacilioni CB 15 523 28800
Morrone del Sannio CB 16 587 29387
Casalvecchio di Puglia FG 16 1877 31264
Ururi CB 16 2693 33957
Campolieto CB 17 839 34796
Castelnuovo della Daunia FG 17 1445 36241
San Marco la Catola FG 18 1012 37253
Castellino del Biferno CB 19 545 37798
Gambatesa CB 19 1464 39262
Guardialfiera CB 20 1065 40327
Toro CB 20 1391 41718

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
35 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
54 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
63 Km a N di Benevento (60091 abitanti)
80 Km a W di Manfredonia (57279 abitanti)
85 Km a NE di Caserta (76326 abitanti)
86 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
91 Km a NW di Cerignola (58396 abitanti)
95 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
99 Km a SE di Chieti (51815 abitanti)
100 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.2
ML-VAX 2.4
2002-10-31
00:25:44
41.68 14.961 3 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 457109
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2002-10-31 00:25:44 ± 0.212
Latitudine 41.6800 ± 0.0086
Longitudine 14.9610 ± 0.0095
Profondità (km) 3 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 457109

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1245.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 125
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 28
Numero di fasi 28
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00413
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02315
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 17
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 17
Parametri delle magnitudo

Md:3.2

Campo Valore
Valore 3.2
Incertezza
Num. stazioni usate 14
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 457109
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 00:12:45

ML:2.4

Campo Valore
Valore 2.4
Incertezza
Num. stazioni usate 10
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 457109
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MGR.Z. 2002-10-31T00:26:35.50 10.0 undecidable manual SN 163 1.5984 0.46 0.4
--.FSSB.Z. 2002-10-31T00:26:26.62 10.0 undecidable manual PN 322 2.5752 0.09 1.3
--.PTQR.Z. 2002-10-31T00:26:25.58 10.0 undecidable manual SN 287 1.1988 0.39 0.6
--.SGO.Z. 2002-10-31T00:26:23.93 10.0 undecidable manual SN 167 1.1433 0.17 0.8
--.SNTG.Z. 2002-10-31T00:26:21.29 10.0 undecidable manual PN 317 2.1534 0.33 1.1
--.MRLC.E. 2002-10-31T00:26:18.81 10.0 undecidable manual SG 156 0.999 -0.76 0.2
--.MNS.Z. 2002-10-31T00:26:17.70 10.0 undecidable manual PN 293 1.8204 0.69 0.5
--.BRT.Z. 2002-10-31T00:26:16.26 10.0 undecidable manual PN 115 1.8204 -0.08 1.6
--.CSSN.Z. 2002-10-31T00:26:14.33 10.0 undecidable manual SG 177 0.8214 0.69 0.3
--.MGR.Z. 2002-10-31T00:26:13.36 10.0 undecidable manual PN 163 1.5984 0.1 1.7
--.RFI.Z. 2002-10-31T00:26:13.99 10.0 undecidable manual SG 243 0.8214 0.26 0.7
--.SLCN.Z. 2002-10-31T00:26:10.50 10.0 undecidable manual PN 158 1.3875 -0.19 1.7
--.FGMS.Z. 2002-10-31T00:26:10.89 10.0 undecidable manual SG 87 0.7326 -0.21 0.8
--.FG4.Z. 2002-10-31T00:26:09.73 10.0 undecidable manual SG 142 0.6882 0.31 0.7
--.AQU.Z. 2002-10-31T00:26:08.92 10.0 undecidable manual PN 301 1.332 -0.68 0.6
--.PTQR.Z. 2002-10-31T00:26:07.25 10.0 undecidable manual PN 287 1.1988 -0.59 0.9
--.SGO.Z. 2002-10-31T00:26:06.48 10.0 undecidable manual PN 167 1.1433 -0.53 1.1
--.RNI2.Z. 2002-10-31T00:26:05.84 10.0 undecidable manual SG 272 0.5994 -0.84 0.2
--.MRLC.Z. 2002-10-31T00:26:04.33 10.0 undecidable manual PG 156 0.999 -0.26 1.8
--.FG5.Z. 2002-10-31T00:26:02.47 10.0 undecidable manual SG 150 0.4551 0.62 0.3
--.RGNG.Z. 2002-10-31T00:26:02.88 10.0 undecidable manual SG 90 0.4551 0.72 0.2
--.CSSN.Z. 2002-10-31T00:26:01.15 10.0 undecidable manual PG 177 0.8214 -0.01 2.2
--.RFI.Z. 2002-10-31T00:26:01.74 10.0 undecidable manual PG 243 0.8214 0.52 1.1
--.FGMS.Z. 2002-10-31T00:26:00.39 10.0 undecidable manual PG 87 0.7326 0.69 0.7
--.FG4.Z. 2002-10-31T00:25:58.23 10.0 undecidable manual PG 142 0.6882 -0.5 1.2
--.RNI2.Z. 2002-10-31T00:25:57.34 10.0 undecidable manual PG 272 0.5994 0.19 2
--.RGNG.Z. 2002-10-31T00:25:54.40 10.0 undecidable manual PG 90 0.4551 -0.5 1.2
--.FG5.Z. 2002-10-31T00:25:54.35 10.0 undecidable manual PG 150 0.4551 -0.01 2.2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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