Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 28-05-1987 ore 16:21:42 (UTC) in zona: 4 km SW San Biagio Saracinisco (FR)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 4 km SW San Biagio Saracinisco (FR), il

  • 28-05-1987 16:21:42 (UTC)
  • 28-05-1987 18:21:42 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.5920, 13.8850 ad una profondità di 2 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
San Biagio Saracinisco FR 4 349 349
Villa Latina FR 5 1241 1590
Vallerotonda FR 5 1581 3171
Sant'Elia Fiumerapido FR 6 6166 9337
Belmonte Castello FR 6 739 10076
Picinisco FR 6 1218 11294
Atina FR 8 4316 15610
Acquafondata FR 8 263 15873
Settefrati FR 9 728 16601
Terelle FR 10 422 17023
Viticuso FR 10 353 17376
Gallinaro FR 10 1269 18645
Cassino FR 12 36142 54787
Cervaro FR 12 8109 62896
Villa Santa Lucia FR 13 2632 65528
Casalattico FR 14 574 66102
San Donato Val di Comino FR 14 2107 68209
San Vittore del Lazio FR 15 2636 70845
Conca Casale IS 15 200 71045
Scapoli IS 15 680 71725
Casalvieri FR 15 2698 74423
Pizzone IS 15 329 74752
Piedimonte San Germano FR 15 6535 81287
Filignano IS 15 648 81935
Alvito FR 16 2713 84648
Castel San Vincenzo IS 16 516 85164
Colle San Magno FR 17 699 85863
Castrocielo FR 17 3965 89828
Rocchetta a Volturno IS 17 1113 90941
San Pietro Infine CE 17 944 91885
Pozzilli IS 17 2380 94265
Vicalvi FR 18 783 95048
Venafro IS 18 11280 106328
Colli a Volturno IS 18 1349 107677
Roccasecca FR 18 7365 115042
Aquino FR 19 5370 120412
Pignataro Interamna FR 19 2595 123007
Posta Fibreno FR 19 1139 124146
Fontechiari FR 19 1303 125449
Montaquila IS 20 2456 127905
Cerro al Volturno IS 20 1281 129186
Civitella Alfedena AQ 20 296 129482

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
69 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
74 Km a NW di Aversa (53047 abitanti)
78 Km a NW di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
81 Km a NW di Marano di Napoli (59874 abitanti)
82 Km a NW di Afragola (65057 abitanti)
83 Km a NW di Acerra (59573 abitanti)
83 Km a E di Latina (125985 abitanti)
83 Km a NW di Casoria (77642 abitanti)
85 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
88 Km a S di Chieti (51815 abitanti)
89 Km a NW di Napoli (974074 abitanti)
91 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
93 Km a E di Velletri (53303 abitanti)
94 Km a SE di L'Aquila (69753 abitanti)
94 Km a NW di Portici (55274 abitanti)
95 Km a NW di Ercolano (53709 abitanti)
98 Km a NW di Torre del Greco (86275 abitanti)
99 Km a E di Tivoli (56533 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8 1987-05-28
16:21:42
41.592 13.885 2 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 48139
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1987-05-28 16:21:42 ± 0.424
Latitudine 41.5920 ± 0.0305
Longitudine 13.8850 ± 0.0189
Profondità (km) 2 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 48139

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3738.6
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 200
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 15
Numero di fasi 15
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00113
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01821
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 9
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 9
Parametri della magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 48139
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:47:04
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.ASS.Z. 1987-05-28T16:22:36.50 10.0 undecidable manual SN 328 1.7205 0.57 0.4
--.MNS.Z. 1987-05-28T16:22:24.00 10.0 undecidable manual SN 311 1.1877 0.77 0.3
--.ARV.Z. 1987-05-28T16:22:17.50 10.0 undecidable manual PN 340 2.0202 0.15 1.2
--.RDP.Z. 1987-05-28T16:22:14.50 10.0 undecidable manual SG 281 0.8769 0.37 0.7
--.RMP.Z. 1987-05-28T16:22:13.50 10.0 undecidable manual SG 284 0.9102 -1.32 0.1
--.ASS.Z. 1987-05-28T16:22:13.50 10.0 undecidable manual PN 328 1.7205 0.26 1.3
--.CP9.Z. 1987-05-28T16:22:08.50 10.0 undecidable manual SG 291 0.7326 -1.08 0.2
--.MNS.Z. 1987-05-28T16:22:04.50 10.0 undecidable manual PN 311 1.1877 -1.41 0.2
--.RMP.Z. 1987-05-28T16:22:01.00 10.0 undecidable manual PG 284 0.9102 -0.06 1.9
--.RDP.Z. 1987-05-28T16:22:01.50 10.0 undecidable manual PG 281 0.8769 0.84 0.8
--.AQU.Z. 1987-05-28T16:22:00.00 10.0 undecidable manual PG 334 0.8325 0.19 1.9
--.CP9.Z. 1987-05-28T16:21:58.50 10.0 undecidable manual PG 291 0.7326 0.47 1.5
--.DUI.Z. 1987-05-28T16:21:58.50 10.0 undecidable manual SG 80 0.4329 -0.47 0.6
--.DUI.Z. 1987-05-28T16:21:52.00 10.0 undecidable manual PG 80 0.4329 0.09 1.9
--.SDI.Z. 1987-05-28T16:21:45.10 10.0 undecidable manual PG 334 0.1221 -0.09 1.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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