Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 08-04-1985 ore 12:34:23 (UTC) in zona: 2 km S Sant'Elia Fiumerapido (FR)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 2 km S Sant'Elia Fiumerapido (FR), il

  • 08-04-1985 12:34:23 (UTC)
  • 08-04-1985 14:34:23 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.5260, 13.8690 ad una profondità di 2 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Sant'Elia Fiumerapido FR 2 6166 6166
Vallerotonda FR 5 1581 7747
Cassino FR 5 36142 43889
Cervaro FR 6 8109 51998
Acquafondata FR 7 263 52261
Belmonte Castello FR 8 739 53000
Terelle FR 8 422 53422
Viticuso FR 8 353 53775
Villa Santa Lucia FR 8 2632 56407
San Vittore del Lazio FR 9 2636 59043
Villa Latina FR 10 1241 60284
Piedimonte San Germano FR 10 6535 66819
San Biagio Saracinisco FR 11 349 67168
San Pietro Infine CE 12 944 68112
Pignataro Interamna FR 12 2595 70707
Atina FR 12 4316 75023
Conca Casale IS 12 200 75223
Picinisco FR 14 1218 76441
Sant'Apollinare FR 14 1919 78360
Aquino FR 14 5370 83730
Castrocielo FR 14 3965 87695
Rocca d'Evandro CE 15 3283 90978
Colle San Magno FR 15 699 91677
Sant'Ambrogio sul Garigliano FR 15 966 92643
Venafro IS 15 11280 103923
San Giorgio a Liri FR 16 3164 107087
Filignano IS 16 648 107735
Gallinaro FR 16 1269 109004
Casalattico FR 16 574 109578
Settefrati FR 16 728 110306
Pozzilli IS 16 2380 112686
Mignano Monte Lungo CE 17 3250 115936
Roccasecca FR 17 7365 123301
Casalvieri FR 18 2698 125999
Sant'Andrea del Garigliano FR 18 1505 127504
Vallemaio FR 18 937 128441
Pontecorvo FR 19 13242 141683
Scapoli IS 19 680 142363
Castelnuovo Parano FR 19 883 143246

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
63 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
68 Km a NW di Aversa (53047 abitanti)
72 Km a NW di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
75 Km a NW di Marano di Napoli (59874 abitanti)
77 Km a NW di Afragola (65057 abitanti)
77 Km a NW di Acerra (59573 abitanti)
77 Km a NW di Casoria (77642 abitanti)
78 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
81 Km a E di Latina (125985 abitanti)
83 Km a NW di Napoli (974074 abitanti)
88 Km a NW di Portici (55274 abitanti)
88 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
89 Km a NW di Ercolano (53709 abitanti)
92 Km a NW di Torre del Greco (86275 abitanti)
93 Km a E di Velletri (53303 abitanti)
95 Km a S di Chieti (51815 abitanti)
100 Km a SE di L'Aquila (69753 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8 1985-04-08
12:34:23
41.526 13.869 2 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 4379
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-04-08 12:34:23 ± 0.893
Latitudine 41.5260 ± 0.0447
Longitudine 13.8690 ± 0.0433
Profondità (km) 2 ± 5 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 4379

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 6139.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 212
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 11
Numero di fasi 11
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00162
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01125
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 6
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 6
Parametri della magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 4379
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:08:59
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.PO9.Z. 1985-04-08T12:35:05.00 10.0 undecidable manual SN 326 1.2543 -1.13 0.2
--.RDP.Z. 1985-04-08T12:34:54.50 10.0 undecidable manual SG 285 0.888 -1.25 0.2
--.AQU.Z. 1985-04-08T12:34:54.50 10.0 undecidable manual SG 337 0.888 -1.43 0.2
--.PO9.Z. 1985-04-08T12:34:50.00 10.0 undecidable manual PN 326 1.2543 1.78 0.2
--.MNS.Z. 1985-04-08T12:34:48.50 10.0 undecidable manual PN 314 1.221 0.58 1.2
--.AQU.Z. 1985-04-08T12:34:43.00 10.0 undecidable manual PG 337 0.888 0.66 1.3
--.RDP.Z. 1985-04-08T12:34:41.50 10.0 undecidable manual PG 285 0.888 -0.73 1.1
--.DUI.Z. 1985-04-08T12:34:40.00 10.0 undecidable manual SG 73 0.4551 -1.5 0.2
--.DUI.Z. 1985-04-08T12:34:34.00 10.0 undecidable manual PG 73 0.4551 0 1.8
--.SD1.Z. 1985-04-08T12:34:31.50 10.0 undecidable manual SG 346 0.1776 0.46 0.9
--.SD1.Z. 1985-04-08T12:34:27.80 10.0 positive manual PG 346 0.1776 -0.16 3.6
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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