Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 25-06-2002 ore 14:01:48 (Italia) in zona: 4 km SW Sinalunga (SI)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 4 km SW Sinalunga (SI), il

  • 25-06-2002 12:01:48 (UTC)
  • 25-06-2002 14:01:48 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.1830, 11.7220 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Sinalunga SI 4 12764 12764
Trequanda SI 4 1254 14018
Torrita di Siena SI 5 7434 21452
Lucignano AR 11 3581 25033
Foiano della Chiana AR 11 9516 34549
Montepulciano SI 11 14097 48646
San Giovanni d'Asso SI 11 853 49499
Pienza SI 12 2107 51606
Asciano SI 14 7118 58724
Marciano della Chiana AR 15 3466 62190
Rapolano Terme SI 15 5249 67439
Chianciano Terme SI 16 7105 74544
San Quirico d'Orcia SI 17 2662 77206
Monte San Savino AR 17 8743 85949

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
34 Km a SW di Arezzo (99543 abitanti)
35 Km a E di Siena (53903 abitanti)
55 Km a W di Perugia (166134 abitanti)
68 Km a NE di Grosseto (82087 abitanti)
75 Km a SE di Firenze (382808 abitanti)
78 Km a SE di Scandicci (50609 abitanti)
84 Km a W di Foligno (57155 abitanti)
91 Km a NW di Viterbo (67173 abitanti)
93 Km a SE di Prato (191150 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 2.3
2002-06-25
12:01:48
43.183 11.722 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 444169
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2002-06-25 12:01:48 ± 0.22
Latitudine 43.1830 ± 0.0152
Longitudine 11.7220 ± 0.0153
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 444169

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2096.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 128
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 27
Numero di fasi 27
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00380
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01279
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 16
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 16
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 444169
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 00:00:00

ML:2.3

Campo Valore
Valore 2.3
Incertezza
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 444169
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MNS.Z. 2002-06-25T12:02:27.42 10.0 undecidable manual SG 137 1.0656 1.98 0
--.NRCA.Z. 2002-06-25T12:02:26.23 10.0 undecidable manual SG 108 1.0656 0.42 0.4
--.FSSB.Z. 2002-06-25T12:02:22.77 10.0 undecidable manual SG 55 0.9213 1.95 0
--.ARV.Z. 2002-06-25T12:02:22.72 10.0 undecidable manual SG 69 0.9324 1.15 0.1
--.SNTG.Z. 2002-06-25T12:02:20.41 10.0 undecidable manual SG 84 0.888 0.53 0.4
--.SFI.Z. 2002-06-25T12:02:15.50 10.0 undecidable manual SG 6 0.7215 0.43 0.4
--.GSCL.Z. 2002-06-25T12:02:15.55 10.0 undecidable manual PN 325 1.4208 0.72 0.5
--.PGD.Z. 2002-06-25T12:02:13.69 10.0 undecidable manual SG 359 0.6882 0.18 0.5
--.ASS.Z. 2002-06-25T12:02:12.62 10.0 undecidable manual SG 99 0.6882 -0.81 0.2
--.BDI.Z. 2002-06-25T12:02:11.78 10.0 undecidable manual PN 317 1.1988 0.07 1.2
--.NRCA.Z. 2002-06-25T12:02:10.50 10.0 undecidable manual PG 108 1.0656 0.04 1.2
--.GRFL.Z. 2002-06-25T12:02:09.68 10.0 undecidable manual SG 266 0.5439 0.89 0.2
--.MNS.Z. 2002-06-25T12:02:09.90 10.0 undecidable manual PG 137 1.0656 0.1 1.2
--.PII.Z. 2002-06-25T12:02:08.93 10.0 negative manual PG 301 1.0101 -0.09 2.5
--.ARV.Z. 2002-06-25T12:02:07.13 10.0 undecidable manual PG 69 0.9324 -0.43 1
--.SEI.Z. 2002-06-25T12:02:07.64 10.0 undecidable manual PG 343 0.9102 0.7 0.7
--.FSSB.Z. 2002-06-25T12:02:06.82 10.0 positive manual PG 55 0.9213 -0.31 2.3
--.CRE.Z. 2002-06-25T12:02:05.30 10.0 undecidable manual SG 20 0.4551 -0.99 0.1
--.SNTG.Z. 2002-06-25T12:02:05.93 10.0 undecidable manual PG 84 0.888 -0.66 0.7
--.VMG.Z. 2002-06-25T12:02:05.50 10.0 undecidable manual PG 350 0.777 0.35 1.2
--.CSNT.Z. 2002-06-25T12:02:03.82 10.0 undecidable manual SG 312 0.4218 -1.11 0.1
--.SFI.Z. 2002-06-25T12:02:03.44 10.0 positive manual PG 6 0.7215 -0.11 2.8
--.ASS.Z. 2002-06-25T12:02:02.90 10.0 negative manual PG 99 0.6882 -0.77 1.2
--.PGD.Z. 2002-06-25T12:02:02.79 10.0 undecidable manual PG 359 0.6882 -0.12 1.4
--.GRFL.Z. 2002-06-25T12:02:00.20 10.0 undecidable manual PG 266 0.5439 -0.16 1.4
--.CRE.Z. 2002-06-25T12:01:59.20 10.0 negative manual PG 20 0.4551 0.28 2.6
--.CSNT.Z. 2002-06-25T12:01:57.74 10.0 negative manual PG 312 0.4218 -0.21 2.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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