Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 03-05-2002 ore 19:50:05 (UTC) in zona: 3 km W Dragoni (CE)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 3 km W Dragoni (CE), il

  • 03-05-2002 19:50:05 (UTC)
  • 03-05-2002 21:50:05 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.2730, 14.2760 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Dragoni CE 3 2108 2108
Baia e Latina CE 4 2197 4305
Roccaromana CE 4 856 5161
Liberi CE 6 1153 6314
Alvignano CE 6 4824 11138
Pietramelara CE 8 4722 15860
Formicola CE 8 1488 17348
Alife CE 8 7616 24964
Castel di Sasso CE 8 1171 26135
Pontelatone CE 9 1703 27838
Giano Vetusto CE 10 647 28485
Sant'Angelo d'Alife CE 10 2270 30755
Riardo CE 11 2321 33076
Rocchetta e Croce CE 11 460 33536
Pietravairano CE 11 2984 36520
Raviscanina CE 11 1319 37839
Camigliano CE 11 1943 39782
Pastorano CE 12 3033 42815
San Potito Sannitico CE 12 1925 44740
Piedimonte Matese CE 13 11297 56037
Piana di Monte Verna CE 13 2390 58427
Pignataro Maggiore CE 13 6084 64511
Caiazzo CE 13 5595 70106
Vitulazio CE 13 7420 77526
Bellona CE 13 6053 83579
Ruviano CE 13 1655 85234
Calvi Risorta CE 14 5707 90941
Castello del Matese CE 14 1494 92435
Vairano Patenora CE 14 6594 99029
Gioia Sannitica CE 14 3638 102667
Ailano CE 15 1369 104036
San Gregorio Matese CE 15 988 105024
Puglianello BN 16 1349 106373
Caianello CE 17 1824 108197
Pratella CE 17 1565 109762
Valle Agricola CE 17 890 110652
Faicchio BN 17 3634 114286
Amorosi BN 17 2797 117083
Teano CE 17 12577 129660
Sparanise CE 18 7429 137089
Limatola BN 18 4073 141162
Castel Campagnano CE 18 1581 142743
Castel Morrone CE 18 3858 146601
Prata Sannita CE 19 1502 148103
San Salvatore Telesino BN 19 3999 152102
Capua CE 19 18820 170922

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
23 Km a N di Caserta (76326 abitanti)
34 Km a N di Aversa (53047 abitanti)
37 Km a N di Acerra (59573 abitanti)
39 Km a N di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
39 Km a N di Afragola (65057 abitanti)
41 Km a N di Casoria (77642 abitanti)
42 Km a N di Marano di Napoli (59874 abitanti)
45 Km a W di Benevento (60091 abitanti)
48 Km a N di Napoli (974074 abitanti)
50 Km a NE di Pozzuoli (81661 abitanti)
50 Km a N di Portici (55274 abitanti)
52 Km a N di Ercolano (53709 abitanti)
55 Km a N di Torre del Greco (86275 abitanti)
59 Km a NW di Avellino (54857 abitanti)
62 Km a NW di Scafati (50787 abitanti)
67 Km a N di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
73 Km a NW di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
78 Km a NW di Salerno (135261 abitanti)
95 Km a NW di Battipaglia (50786 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8 2002-05-03
19:50:05
41.273 14.276 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 440559
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2002-05-03 19:50:05 ± 0.201
Latitudine 41.2730 ± 0.0127
Longitudine 14.2760 ± 0.0153
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 440559

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1906.6
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 145
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 11
Numero di fasi 11
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00194
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.00947
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 9
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 9
Parametri della magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 440559
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 23:56:26
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CSSN.Z. 2002-05-03T19:50:29.79 10.0 undecidable manual SG 125 0.6882 -0.63 0.2
--.SGO.Z. 2002-05-03T19:50:27.14 10.0 undecidable manual PG 131 1.0545 0.76 0.2
--.PTQR.Z. 2002-05-03T19:50:25.90 10.0 undecidable manual PG 318 0.9879 -0.13 1.2
--.CSSN.Z. 2002-05-03T19:50:19.33 10.0 undecidable manual PG 125 0.6882 -0.41 0.9
--.SDI.Z. 2002-05-03T19:50:17.38 10.0 undecidable manual PG 321 0.555 0.23 1.5
--.RVI2.Z. 2002-05-03T19:50:14.27 10.0 undecidable manual PG 330 0.3996 0.25 1.4
--.CRVI.Z. 2002-05-03T19:50:14.75 10.0 undecidable manual PG 2 0.444 -0.41 1
--.RNI2.Z. 2002-05-03T19:50:14.67 10.0 undecidable manual PG 347 0.4329 -0.27 1.4
--.RFI.Z. 2002-05-03T19:50:13.15 10.0 undecidable manual SG 277 0.2109 -0.68 0.2
--.CPI2.Z. 2002-05-03T19:50:12.41 10.0 undecidable manual PG 5 0.3108 0.21 1.5
--.RFI.Z. 2002-05-03T19:50:10.33 10.0 undecidable manual PG 277 0.2109 0.16 1.6
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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