Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 15-02-2002 ore 18:50:57 (Italia) in zona: 12 km E Saviore dell'Adamello (BS)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 12 km E Saviore dell'Adamello (BS), il

  • 15-02-2002 17:50:57 (UTC)
  • 15-02-2002 18:50:57 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 46.0740, 10.5490 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Saviore dell'Adamello BS 12 916 916
Porte di Rendena TN 13 1796 2712
Pelugo TN 14 392 3104
Cevo BS 14 898 4002
Sella Giudicarie TN 14 2943 6945
Tione di Trento TN 14 3635 10580
Paspardo BS 15 614 11194
Spiazzo TN 15 1265 12459
Valdaone TN 15 1205 13664
Cedegolo BS 15 1223 14887
Cimbergo BS 15 551 15438
Borgo Lares TN 15 698 16136
Sellero BS 16 1466 17602
Strembo TN 17 558 18160
Pieve di Bono-Prezzo TN 17 1474 19634
Capo di Ponte BS 17 2440 22074
Berzo Demo BS 17 1671 23745
Bocenago TN 17 389 24134
Ceto BS 17 1912 26046
Caderzone Terme TN 17 661 26707
Tre Ville TN 18 1463 28170
Ono San Pietro BS 18 994 29164
Castel Condino TN 18 229 29393
Sonico BS 18 1264 30657
Braone BS 18 683 31340
Malonno BS 19 3261 34601
Cerveno BS 19 660 35261
Massimeno TN 19 127 35388
Giustino TN 19 751 36139
Niardo BS 19 1978 38117
Pinzolo TN 19 3118 41235
Paisco Loveno BS 20 183 41418
Carisolo TN 20 978 42396

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
44 Km a W di Trento (117317 abitanti)
65 Km a NE di Brescia (196480 abitanti)
78 Km a SW di Bolzano (106441 abitanti)
79 Km a NW di Verona (258765 abitanti)
80 Km a NE di Bergamo (119381 abitanti)
97 Km a NW di Vicenza (112953 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7
ML-VAX 1.7
2002-02-15
17:50:57
46.074 10.549 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 436309
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2002-02-15 17:50:57 ± 0.214
Latitudine 46.0740 ± 0.0106
Longitudine 10.5490 ± 0.0329
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 436309

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2801.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 108
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 10
Numero di fasi 10
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00372
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01765
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 6
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 6
Parametri delle magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 436309
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 23:52:12

ML:1.7

Campo Valore
Valore 1.7
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 436309
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.VAI.Z. 2002-02-15T17:51:39.52 10.0 undecidable manual SN 260 1.2543 0.5 0.3
--.PTCC.Z. 2002-02-15T17:51:35.41 10.0 undecidable manual PN! 79 1.9536 4.18 0
--.FVI.Z. 2002-02-15T17:51:29.83 10.0 undecidable manual PN! 70 1.6206 3.29 0
--.CTI.Z. 2002-02-15T17:51:23.93 10.0 undecidable manual SG 91 0.7548 -0.86 0.1
--.VAI.Z. 2002-02-15T17:51:21.49 10.0 undecidable manual PN 260 1.2543 0.06 1.6
--.SAL.Z. 2002-02-15T17:51:14.95 10.0 undecidable manual SG 181 0.4551 -0.29 0.6
--.CTI.Z. 2002-02-15T17:51:13.97 10.0 undecidable manual PG 91 0.7548 0.75 0.5
--.BRMO.Z. 2002-02-15T17:51:12.58 10.0 undecidable manual SG 343 0.4107 -1.08 0
--.SAL.Z. 2002-02-15T17:51:07.50 10.0 positive manual PG 181 0.4551 -0.2 3.3
--.BRMO.Z. 2002-02-15T17:51:06.92 10.0 negative manual PG 343 0.4107 0.13 3.5
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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