Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 30-01-2002 ore 21:00:09 (UTC) in zona: 3 km NW Francolise (CE)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 3 km NW Francolise (CE), il

  • 30-01-2002 21:00:09 (UTC)
  • 30-01-2002 22:00:09 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.1990, 14.0270 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Francolise CE 3 4922 4922
Carinola CE 4 7283 12205
Sparanise CE 6 7429 19634
Teano CE 7 12577 32211
Falciano del Massico CE 7 3695 35906
Calvi Risorta CE 9 5707 41613
Sessa Aurunca CE 9 21727 63340
Roccamonfina CE 11 3511 66851
Rocchetta e Croce CE 12 460 67311
Pignataro Maggiore CE 12 6084 73395
Riardo CE 13 2321 75716
Caianello CE 13 1824 77540
Marzano Appio CE 13 2226 79766
Grazzanise CE 13 7067 86833
Cancello ed Arnone CE 14 5675 92508
Giano Vetusto CE 14 647 93155
Cellole CE 14 7830 100985
Santa Maria la Fossa CE 15 2729 103714
Pastorano CE 15 3033 106747
Mondragone CE 15 28624 135371
Conca della Campania CE 15 1239 136610
Pietramelara CE 15 4722 141332
Camigliano CE 16 1943 143275
Tora e Piccilli CE 16 910 144185
Vitulazio CE 17 7420 151605
Galluccio CE 17 2154 153759
Vairano Patenora CE 17 6594 160353
Bellona CE 17 6053 166406
Formicola CE 17 1488 167894
Pietravairano CE 18 2984 170878
Capua CE 18 18820 189698
Roccaromana CE 19 856 190554
Pontelatone CE 19 1703 192257
Castel Volturno CE 20 25281 217538

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
29 Km a W di Caserta (76326 abitanti)
29 Km a NW di Aversa (53047 abitanti)
33 Km a NW di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
36 Km a NW di Marano di Napoli (59874 abitanti)
39 Km a NW di Afragola (65057 abitanti)
39 Km a NW di Casoria (77642 abitanti)
39 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
40 Km a NW di Acerra (59573 abitanti)
44 Km a NW di Napoli (974074 abitanti)
50 Km a NW di Portici (55274 abitanti)
51 Km a NW di Ercolano (53709 abitanti)
54 Km a NW di Torre del Greco (86275 abitanti)
64 Km a W di Benevento (60091 abitanti)
65 Km a NW di Scafati (50787 abitanti)
68 Km a NW di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
72 Km a W di Avellino (54857 abitanti)
80 Km a NW di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
85 Km a NW di Salerno (135261 abitanti)
98 Km a E di Latina (125985 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8 2002-01-30
21:00:09
41.199 14.027 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 435559
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2002-01-30 21:00:09 ± 0.384
Latitudine 41.1990 ± 0.0186
Longitudine 14.0270 ± 0.0239
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 435559

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2877.6
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 231
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 11
Numero di fasi 11
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00089
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01069
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 7
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 7
Parametri della magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 435559
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 23:51:27
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MRB1.Z. 2002-01-30T21:00:35.19 10.0 undecidable manual SG 95 0.7104 0.3 0.5
--.MRLC.Z. 2002-01-30T21:00:32.56 10.0 undecidable manual PN 111 1.1877 0.25 0.9
--.CRVI.Z. 2002-01-30T21:00:30.33 10.0 undecidable manual SG 21 0.555 0.2 0.6
--.VTB1.Z. 2002-01-30T21:00:26.25 10.0 undecidable manual SG 91 0.444 -0.34 0.6
--.RVI2.Z. 2002-01-30T21:00:25.96 10.0 undecidable manual SG 359 0.4107 0.52 0.4
--.MRB1.Z. 2002-01-30T21:00:24.70 10.0 undecidable manual PG 95 0.7104 0.69 0.5
--.CRVI.Z. 2002-01-30T21:00:21.52 10.0 undecidable manual PG 21 0.555 0.26 1.5
--.RNI2.Z. 2002-01-30T21:00:19.82 10.0 undecidable manual PG 10 0.4995 -0.48 1.1
--.VTB1.Z. 2002-01-30T21:00:18.18 10.0 undecidable manual PG 91 0.444 -1.05 0.2
--.RVI2.Z. 2002-01-30T21:00:18.11 10.0 undecidable manual PG 359 0.4107 -0.45 1.2
--.RFI.Z. 2002-01-30T21:00:11.82 10.0 positive manual PG 342 0.0999 0.1 3.4
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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