Terremoto di magnitudo Md 3.2 del 21-12-2001 ore 18:53:18 (UTC) in zona: 2 km E San Vito Romano (RM)

Un terremoto di magnitudo Md 3.2 è avvenuto nella zona: 2 km E San Vito Romano (RM), il

  • 21-12-2001 18:53:18 (UTC)
  • 21-12-2001 19:53:18 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.8780, 13.0050 ad una profondità di 7 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
San Vito Romano RM 2 3273 3273
Bellegra RM 2 2887 6160
Olevano Romano RM 3 6687 12847
Rocca Santo Stefano RM 4 975 13822
Capranica Prenestina RM 5 351 14173
Roiate RM 5 737 14910
Pisoniano RM 5 770 15680
Genazzano RM 6 6036 21716
Rocca di Cave RM 6 377 22093
Gerano RM 6 1263 23356
Canterano RM 8 351 23707
Cerreto Laziale RM 8 1118 24825
Affile RM 8 1548 26373
Serrone FR 9 3099 29472
Rocca Canterano RM 9 196 29668
Cave RM 9 11287 40955
Arcinazzo Romano RM 9 1348 42303
Poli RM 9 2418 44721
Paliano FR 9 8281 53002
Subiaco RM 10 9074 62076
Castel San Pietro Romano RM 10 902 62978
Casape RM 10 744 63722
Palestrina RM 10 21672 85394
Ciciliano RM 11 1336 86730
San Gregorio da Sassola RM 12 1619 88349
Agosta RM 12 1765 90114
Piglio FR 13 4666 94780
Marano Equo RM 13 779 95559
Valmontone RM 13 15959 111518
Sambuci RM 13 925 112443
Cervara di Roma RM 13 455 112898
Jenne RM 14 366 113264
Labico RM 14 6379 119643
Saracinesco RM 15 185 119828
Anticoli Corrado RM 15 915 120743
Gallicano nel Lazio RM 15 6334 127077
Zagarolo RM 15 17843 144920
Castel Madama RM 16 7399 152319
Colleferro RM 16 21595 173914
Roviano RM 17 1351 175265
Acuto FR 17 1920 177185
Artena RM 17 14276 191461
Rocca di Botte AQ 17 856 192317
San Cesareo RM 18 15153 207470
Vicovaro RM 18 4019 211489
Camerata Nuova RM 18 447 211936
Arsoli RM 18 1586 213522
Mandela RM 19 917 214439
Anagni FR 19 21464 235903
Oricola AQ 19 1244 237147
Tivoli RM 20 56533 293680
Cineto Romano RM 20 601 294281
Vallepietra RM 20 283 294564
Fiuggi FR 20 10536 305100

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
20 Km a SE di Tivoli (56533 abitanti)
27 Km a SE di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
28 Km a NE di Velletri (53303 abitanti)
43 Km a NE di Aprilia (73446 abitanti)
43 Km a E di Roma (2864731 abitanti)
46 Km a N di Latina (125985 abitanti)
48 Km a E di Pomezia (62966 abitanti)
57 Km a NE di Anzio (54211 abitanti)
62 Km a SW di L'Aquila (69753 abitanti)
65 Km a E di Fiumicino (78395 abitanti)
82 Km a SE di Terni (111501 abitanti)
95 Km a SE di Viterbo (67173 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.2
ML-VAX 2.5
2001-12-21
18:53:18
41.878 13.005 7 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 433469
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2001-12-21 18:53:18 ± 0.23
Latitudine 41.8780 ± 0.0139
Longitudine 13.0050 ± 0.0146
Profondità (km) 7 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 433469

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1963.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 113
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 27
Numero di fasi 27
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00219
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01635
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 15
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 15
Parametri delle magnitudo

Md:3.2

Campo Valore
Valore 3.2
Incertezza
Num. stazioni usate 12
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 433469
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 23:49:20

ML:2.5

Campo Valore
Valore 2.5
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 433469
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.ARV.Z. 2001-12-21T18:54:07.70 10.0 undecidable manual SN 358 1.6206 -1.27 0.3
--.SNTG.Z. 2001-12-21T18:54:02.87 10.0 undecidable manual SN 357 1.3764 0.32 0.5
--.CRVI.Z. 2001-12-21T18:53:52.44 10.0 undecidable manual SG 98 0.9768 -0.06 0.7
--.RFI.Z. 2001-12-21T18:53:51.41 10.0 undecidable manual SG 127 0.9213 0.48 0.7
--.FSSB.Z. 2001-12-21T18:53:50.86 10.0 undecidable manual PN 354 1.8204 0.83 0.8
--.NRCA.Z. 2001-12-21T18:53:49.00 10.0 undecidable manual SG! 4 0.9546 -2.76 0
--.ARV.Z. 2001-12-21T18:53:48.82 10.0 undecidable manual PN 358 1.6206 1.54 0.3
--.RNI2.Z. 2001-12-21T18:53:47.88 10.0 undecidable manual SG 100 0.8769 -1.13 0.3
--.RVI2.Z. 2001-12-21T18:53:47.00 10.0 undecidable manual SG 108 0.7881 0.34 0.8
--.SNTG.Z. 2001-12-21T18:53:44.41 10.0 undecidable manual PN 357 1.3764 0.47 1.3
--.ASS.Z. 2001-12-21T18:53:40.39 10.0 undecidable manual PN 347 1.1988 -1.28 0.6
--.CRVI.Z. 2001-12-21T18:53:39.15 10.0 undecidable manual PG 98 0.9768 1.02 1.2
--.MNS.Z. 2001-12-21T18:53:39.89 10.0 undecidable manual SG 334 0.555 0.9 0.4
--.AQU.Z. 2001-12-21T18:53:39.57 10.0 undecidable manual SG 31 0.555 0.62 0.6
--.NRCA.Z. 2001-12-21T18:53:38.26 10.0 undecidable manual PG 4 0.9546 0.55 1.6
--.RFI.Z. 2001-12-21T18:53:38.74 10.0 negative manual PG 127 0.9213 1.52 1.1
--.RNI2.Z. 2001-12-21T18:53:35.48 10.0 undecidable manual PG 100 0.8769 -0.65 1.3
--.RVI2.Z. 2001-12-21T18:53:33.86 10.0 undecidable manual PG 108 0.7881 -0.91 1
--.PTQR.Z. 2001-12-21T18:53:30.87 10.0 undecidable manual SG 63 0.3219 -0.48 0.6
--.AQU.Z. 2001-12-21T18:53:30.10 10.0 undecidable manual PG 31 0.555 -0.3 1.8
--.MNS.Z. 2001-12-21T18:53:29.27 10.0 undecidable manual PG 334 0.555 -1.06 0.9
--.MA9.Z. 2001-12-21T18:53:28.51 10.0 undecidable manual SG 247 0.2775 -1.03 0.4
--.VVLD.Z. 2001-12-21T18:53:27.95 10.0 negative manual PG 90 0.4551 -0.5 3
--.RDP.Z. 2001-12-21T18:53:27.48 10.0 undecidable manual SG 240 0.2442 -0.82 0.4
--.MA9.Z. 2001-12-21T18:53:25.46 10.0 undecidable manual PG 247 0.2775 0.58 1.8
--.PTQR.Z. 2001-12-21T18:53:25.71 10.0 undecidable manual PG 63 0.3219 -0.22 1.7
--.RDP.Z. 2001-12-21T18:53:24.29 10.0 undecidable manual PG 240 0.2442 0.13 2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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