Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 26-11-2001 ore 07:37:55 (UTC) in zona: W Gallicano nel Lazio (RM)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: W Gallicano nel Lazio (RM), il

  • 26-11-2001 07:37:55 (UTC)
  • 26-11-2001 08:37:55 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.8700, 12.8210 ad una profondità di 4 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Gallicano nel Lazio RM 0 6334 6334
Zagarolo RM 3 17843 24177
San Cesareo RM 6 15153 39330
Poli RM 6 2418 41748
Palestrina RM 7 21672 63420
Castel San Pietro Romano RM 7 902 64322
Casape RM 7 744 65066
Colonna RM 7 4287 69353
San Gregorio da Sassola RM 7 1619 70972
Rocca Priora RM 10 11962 82934
Monte Compatri RM 10 11978 94912
Monte Porzio Catone RM 10 8693 103605
Rocca di Cave RM 11 377 103982
Tivoli RM 11 56533 160515
Labico RM 11 6379 166894
Cave RM 11 11287 178181
Capranica Prenestina RM 11 351 178532
Pisoniano RM 12 770 179302
Castel Madama RM 13 7399 186701
Valmontone RM 13 15959 202660
Genazzano RM 13 6036 208696
Frascati RM 14 22087 230783
San Vito Romano RM 14 3273 234056
Ciciliano RM 14 1336 235392
Rocca di Papa RM 15 17034 252426
Grottaferrata RM 16 20327 272753
Lariano RM 16 13432 286185
Cerreto Laziale RM 16 1118 287303
San Polo dei Cavalieri RM 16 2992 290295
Gerano RM 16 1263 291558
Sambuci RM 16 925 292483
Guidonia Montecelio RM 17 88673 381156
Artena RM 17 14276 395432
Marcellina RM 17 7280 402712
Vicovaro RM 17 4019 406731
Bellegra RM 17 2887 409618
Marino RM 17 43026 452644
Rocca Santo Stefano RM 18 975 453619
Olevano Romano RM 18 6687 460306
Saracinesco RM 19 185 460491
Nemi RM 19 1943 462434
Rocca Canterano RM 19 196 462630
Ciampino RM 20 38412 501042
Castel Gandolfo RM 20 8997 510039
Canterano RM 20 351 510390
Mandela RM 20 917 511307

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
11 Km a S di Tivoli (56533 abitanti)
17 Km a SE di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
21 Km a N di Velletri (53303 abitanti)
28 Km a E di Roma (2864731 abitanti)
34 Km a NE di Aprilia (73446 abitanti)
35 Km a NE di Pomezia (62966 abitanti)
45 Km a N di Latina (125985 abitanti)
49 Km a NE di Anzio (54211 abitanti)
50 Km a E di Fiumicino (78395 abitanti)
72 Km a SW di L'Aquila (69753 abitanti)
78 Km a S di Terni (111501 abitanti)
85 Km a SE di Viterbo (67173 abitanti)
88 Km a E di Civitavecchia (52991 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML-VAX 1.9
2001-11-26
07:37:55
41.87 12.821 4 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 431709
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2001-11-26 07:37:55 ± 0.178
Latitudine 41.8700 ± 0.0109
Longitudine 12.8210 ± 0.0116
Profondità (km) 4 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 431709

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1541.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 118
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 23
Numero di fasi 23
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00138
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01247
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 14
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 14
Parametri delle magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 10
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 431709
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 23:47:36

ML:1.9

Campo Valore
Valore 1.9
Incertezza
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 431709
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.ASS.Z. 2001-11-26T07:38:37.21 10.0 undecidable manual SN 353 1.1988 1.13 0.1
--.NRCA.Z. 2001-11-26T07:38:31.12 10.0 undecidable manual SG 12 0.9768 0.96 0.1
--.RVI2.Z. 2001-11-26T07:38:28.68 10.0 undecidable manual SG 105 0.9213 0.39 0.4
--.SDI.Z. 2001-11-26T07:38:22.12 10.0 undecidable manual SG 101 0.7437 -0.59 0.3
--.SNTG.Z. 2001-11-26T07:38:21.41 10.0 undecidable manual PN 3 1.3875 -0.04 1.1
--.ASS.Z. 2001-11-26T07:38:18.48 10.0 undecidable manual PN 353 1.1988 -0.39 0.9
--.VVLD.Z. 2001-11-26T07:38:17.89 10.0 undecidable manual SG 89 0.5883 0.27 0.5
--.CRVI.Z. 2001-11-26T07:38:17.77 10.0 undecidable manual PN 96 1.11 0.03 1.2
--.RFI.Z. 2001-11-26T07:38:17.18 10.0 undecidable manual PG 122 1.0323 0.75 0.5
--.RNI2.Z. 2001-11-26T07:38:15.90 10.0 undecidable manual PG 99 0.999 0.09 1.3
--.MNS.Z. 2001-11-26T07:38:15.89 10.0 undecidable manual SG 348 0.5217 0.54 0.4
--.NRCA.Z. 2001-11-26T07:38:14.41 10.0 undecidable manual PG 12 0.9768 -1.04 0.2
--.PTQR.Z. 2001-11-26T07:38:13.33 10.0 undecidable manual SG 70 0.444 0.35 0.5
--.RVI2.Z. 2001-11-26T07:38:13.63 10.0 undecidable manual PG 105 0.9213 -0.74 0.5
--.SDI.Z. 2001-11-26T07:38:10.56 10.0 positive manual PG 101 0.7437 -0.59 1.7
--.AQU.Z. 2001-11-26T07:38:09.89 10.0 positive manual PG 41 0.6327 0.72 1.3
--.VVLD.Z. 2001-11-26T07:38:08.70 10.0 positive manual PG 89 0.5883 -0.14 3
--.MNS.Z. 2001-11-26T07:38:06.34 10.0 negative manual PG 348 0.5217 -0.56 1.8
--.PTQR.Z. 2001-11-26T07:38:05.89 10.0 positive manual PG 70 0.444 0.36 2.5
--.LAV9.Z. 2001-11-26T07:38:03.23 10.0 undecidable manual SG 205 0.2109 -0.42 0.5
--.MA9.Z. 2001-11-26T07:38:01.70 10.0 undecidable manual SG 230 0.1554 -0.45 0.4
--.LAV9.Z. 2001-11-26T07:38:00.73 10.0 undecidable manual PG 205 0.2109 0.59 0.9
--.MA9.Z. 2001-11-26T07:37:59.17 10.0 positive manual PG 230 0.1554 0.26 2.8
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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