Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 28-10-2001 ore 01:51:34 (UTC) in zona: 2 km N Belcastro (CZ)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 2 km N Belcastro (CZ), il

  • 28-10-2001 01:51:34 (UTC)
  • 28-10-2001 02:51:34 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 39.0370, 16.7930 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Belcastro CZ 2 1399 1399
Petronà CZ 3 2629 4028
Andali CZ 3 769 4797
Marcedusa CZ 4 448 5245
Cerva CZ 5 1223 6468
Mesoraca KR 5 6523 12991
Sersale CZ 6 4630 17621
Cropani CZ 8 4778 22399
Petilia Policastro KR 8 9173 31572
Zagarise CZ 12 1647 33219
Botricello CZ 13 5220 38439
Roccabernarda KR 13 3393 41832
San Mauro Marchesato KR 14 2157 43989
Soveria Simeri CZ 14 1564 45553
Magisano CZ 14 1258 46811
Sellia Marina CZ 15 7513 54324
Sellia CZ 15 530 54854
Simeri Crichi CZ 16 4698 59552
Santa Severina KR 16 2131 61683
Cutro KR 16 10541 72224
Albi CZ 17 949 73173
Scandale KR 17 3169 76342
Taverna CZ 18 2703 79045
Fossato Serralta CZ 19 594 79639
Cotronei KR 19 5480 85119
Pentone CZ 19 2113 87232
Sorbo San Basile CZ 19 809 88041

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
22 Km a NE di Catanzaro (90612 abitanti)
29 Km a W di Crotone (62178 abitanti)
41 Km a E di Lamezia Terme (70714 abitanti)
54 Km a SE di Cosenza (67546 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 1.8
2001-10-28
01:51:34
39.037 16.793 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 429949
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2001-10-28 01:51:34 ± 0.336
Latitudine 39.0370 ± 0.0102
Longitudine 16.7930 ± 0.0318
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 429949

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2968.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 225
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 21
Numero di fasi 21
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00324
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01789
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 15
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 15
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 8
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 429949
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 23:45:49

ML:1.8

Campo Valore
Valore 1.8
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 429949
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SOI.Z. 2001-10-28T01:52:13.91 10.0 undecidable manual SN 210 1.11 0.46 0.4
--.MRLC.Z. 2001-10-28T01:52:09.68 10.0 undecidable manual PN 329 1.9869 0.63 0.5
--.SGO.Z. 2001-10-28T01:52:07.63 10.0 undecidable manual PN 323 1.8981 -0.23 1
--.CSI.Z. 2001-10-28T01:52:05.72 10.0 undecidable manual SG 332 0.8325 0.93 0.2
--.SLCN.Z. 2001-10-28T01:52:05.70 10.0 undecidable manual PN 326 1.6206 1.07 0.2
--.SLNA.Z. 2001-10-28T01:52:04.77 10.0 undecidable manual PN 253 1.5873 1.07 0.2
--.TDS.Z. 2001-10-28T01:52:01.86 10.0 undecidable manual SG 330 0.7104 1.1 0.1
--.MGR.Z. 2001-10-28T01:52:00.93 10.0 undecidable manual PN 319 1.443 -0.82 0.4
--.SCLL.Z. 2001-10-28T01:51:57.16 10.0 undecidable manual PN 227 1.1433 -0.34 1.2
--.GMB.Z. 2001-10-28T01:51:57.27 10.0 undecidable manual PN 220 1.1433 -0.26 1.3
--.ROI.Z. 2001-10-28T01:51:56.27 10.0 undecidable manual SG 341 0.555 0.42 0.5
--.ORI.Z. 2001-10-28T01:51:56.90 10.0 undecidable manual PG 344 1.0434 0.08 1.5
--.SOI.Z. 2001-10-28T01:51:56.81 10.0 undecidable manual PN 210 1.11 -0.36 1.2
--.ACI.Z. 2001-10-28T01:51:55.17 10.0 undecidable manual SG 304 0.5439 -0.41 0.5
--.CSI.Z. 2001-10-28T01:51:51.96 10.0 undecidable manual PG 332 0.8325 -0.2 3
--.GRI.Z. 2001-10-28T01:51:49.27 10.0 undecidable manual SG 233 0.3552 0.35 0.5
--.TDS.Z. 2001-10-28T01:51:49.33 10.0 undecidable manual PG 330 0.7104 -0.51 1
--.ROI.Z. 2001-10-28T01:51:47.10 10.0 undecidable manual PG 341 0.555 0 1.6
--.ACI.Z. 2001-10-28T01:51:46.38 10.0 undecidable manual PG 304 0.5439 -0.47 1.1
--.CZI.Z. 2001-10-28T01:51:46.60 10.0 undecidable manual PG 289 0.5439 -0.57 1.9
--.GRI.Z. 2001-10-28T01:51:43.27 10.0 positive manual PG 233 0.3552 0.27 2.8
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download