Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 18-04-1987 ore 09:29:09 (Italia) in zona: 4 km NW Roccadaspide (SA)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 4 km NW Roccadaspide (SA), il

  • 18-04-1987 07:29:09 (UTC)
  • 18-04-1987 09:29:09 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 40.4550, 15.1740 ad una profondità di 9 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Roccadaspide SA 4 7209 7209
Albanella SA 6 6513 13722
Castel San Lorenzo SA 6 2471 16193
Castelcivita SA 7 1739 17932
Controne SA 7 875 18807
Aquara SA 7 1545 20352
Trentinara SA 8 1646 21998
Capaccio Paestum SA 9 22810 44808
Giungano SA 9 1280 46088
Altavilla Silentina SA 9 7051 53139
Monteforte Cilento SA 10 564 53703
Felitto SA 11 1283 54986
Bellosguardo SA 12 794 55780
Ottati SA 12 618 56398
Postiglione SA 13 2151 58549
Cicerale SA 13 1220 59769
Magliano Vetere SA 13 695 60464
Serre SA 14 3995 64459
Sant'Angelo a Fasanella SA 14 635 65094
Roscigno SA 16 817 65911
Ogliastro Cilento SA 16 2270 68181
Sicignano degli Alburni SA 16 3519 71700
Prignano Cilento SA 16 1018 72718
Orria SA 17 1089 73807
Perito SA 17 931 74738
Stio SA 17 872 75610
Corleto Monforte SA 18 592 76202
Torchiara SA 18 1871 78073
Gioi SA 19 1278 79351
Sacco SA 19 492 79843
Petina SA 19 1159 81002
Laurino SA 19 1548 82550
Rutino SA 19 842 83392
Agropoli SA 19 21481 104873
Campora SA 19 439 105312

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
23 Km a SE di Battipaglia (50786 abitanti)
43 Km a SE di Salerno (135261 abitanti)
48 Km a SE di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
57 Km a W di Potenza (67122 abitanti)
60 Km a SE di Avellino (54857 abitanti)
64 Km a SE di Scafati (50787 abitanti)
64 Km a E di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
78 Km a E di Torre del Greco (86275 abitanti)
80 Km a SE di Ercolano (53709 abitanti)
80 Km a SE di Portici (55274 abitanti)
82 Km a SE di Benevento (60091 abitanti)
87 Km a SE di Acerra (59573 abitanti)
89 Km a SE di Napoli (974074 abitanti)
90 Km a SE di Afragola (65057 abitanti)
90 Km a SE di Casoria (77642 abitanti)
97 Km a SE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
98 Km a SE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
99 Km a SE di Caserta (76326 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8 1987-04-18
07:29:09
40.455 15.174 9 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 45159
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1987-04-18 07:29:09 ± 0.244
Latitudine 40.4550 ± 0.0128
Longitudine 15.1740 ± 0.0149
Profondità (km) 9 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 45159

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1906.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 144
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 15
Numero di fasi 15
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00130
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01457
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri della magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 45159
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:44:30
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CDM.Z. 1987-04-18T07:29:45.00 10.0 undecidable manual SG 52 1.0323 0.27 0.4
--.SD1.Z. 1987-04-18T07:29:38.30 10.0 undecidable manual PN 321 1.6206 0.53 0.6
--.TS9.Z. 1987-04-18T07:29:32.00 10.0 undecidable manual PN 131 1.1877 0.09 1.4
--.SOR.Z. 1987-04-18T07:29:32.70 10.0 undecidable manual SG 281 0.6438 0.41 0.5
--.SGG.Z. 1987-04-18T07:29:31.20 10.0 undecidable manual PN 327 1.11 0.46 0.8
--.TR9.Z. 1987-04-18T07:29:30.70 10.0 undecidable manual SG 4 0.5883 0.25 0.5
--.CDM.Z. 1987-04-18T07:29:29.00 10.0 undecidable manual PG 52 1.0323 -0.76 0.7
--.ORI.Z. 1987-04-18T07:29:29.30 10.0 undecidable manual PN 112 1.0434 -0.63 0.8
--.MG9.Z. 1987-04-18T07:29:26.00 10.0 undecidable manual SG 137 0.4218 0.78 0.4
--.OVO.Z. 1987-04-18T07:29:23.50 10.0 undecidable manual PG 302 0.6882 0.07 1.7
--.SOR.Z. 1987-04-18T07:29:21.80 10.0 undecidable manual PG 281 0.6438 -0.77 0.7
--.TR9.Z. 1987-04-18T07:29:20.40 10.0 undecidable manual PG 4 0.5883 -1.11 0.3
--.MG9.Z. 1987-04-18T07:29:18.50 10.0 undecidable manual PG 137 0.4218 0.01 1.8
--.SGO.Z. 1987-04-18T07:29:16.00 10.0 undecidable manual SG 44 0.1443 0.31 0.8
--.SGO.Z. 1987-04-18T07:29:13.00 10.0 undecidable manual PG 44 0.1443 0.01 3.6
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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