Terremoto di magnitudo Md 3.1 del 21-09-2001 ore 22:03:57 (UTC) in zona: 3 km E Veroli (FR)

Un terremoto di magnitudo Md 3.1 è avvenuto nella zona: 3 km E Veroli (FR), il

  • 21-09-2001 22:03:57 (UTC)
  • 22-09-2001 00:03:57 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.6930, 13.4600 ad una profondità di 4 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Veroli FR 3 20560 20560
Boville Ernica FR 6 8737 29297
Monte San Giovanni Campano FR 8 12929 42226
Castelliri FR 8 3454 45680
Torrice FR 9 4816 50496
Ripi FR 9 5270 55766
Isola del Liri FR 10 11715 67481
Alatri FR 10 28952 96433
Strangolagalli FR 11 2491 98924
Frosinone FR 11 46323 145247
Collepardo FR 11 968 146215
Fontana Liri FR 12 2953 149168
Sora FR 13 26144 175312
Arnara FR 13 2309 177621
Arpino FR 14 7262 184883
Vico nel Lazio FR 14 2234 187117
Pofi FR 15 4204 191321
Broccostella FR 15 2741 194062
Fumone FR 15 2102 196164
Arce FR 15 5756 201920
Balsorano AQ 15 3569 205489
Rocca d'Arce FR 16 959 206448
San Vincenzo Valle Roveto AQ 17 2347 208795
Guarcino FR 17 1623 210418
Ceprano FR 17 8897 219315
Ferentino FR 17 21213 240528
Ceccano FR 17 23565 264093
Pescosolido FR 18 1555 265648
Santopadre FR 18 1357 267005
Trivigliano FR 18 1705 268710
Fontechiari FR 18 1303 270013
Campoli Appennino FR 19 1725 271738
Morino AQ 19 1448 273186
Colfelice FR 19 1932 275118
Torre Cajetani FR 20 1376 276494
Posta Fibreno FR 20 1139 277633

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
53 Km a E di Latina (125985 abitanti)
57 Km a E di Velletri (53303 abitanti)
63 Km a E di Tivoli (56533 abitanti)
68 Km a E di Aprilia (73446 abitanti)
70 Km a SE di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
74 Km a S di L'Aquila (69753 abitanti)
74 Km a E di Anzio (54211 abitanti)
80 Km a E di Pomezia (62966 abitanti)
84 Km a E di Roma (2864731 abitanti)
94 Km a SW di Chieti (51815 abitanti)
100 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.1
ML-VAX 1.7
2001-09-21
22:03:57
41.693 13.46 4 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 427819
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2001-09-21 22:03:57 ± 0.221
Latitudine 41.6930 ± 0.0130
Longitudine 13.4600 ± 0.0102
Profondità (km) 4 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 427819

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1674.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 133
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 28
Numero di fasi 28
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00235
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01659
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 18
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 18
Parametri delle magnitudo

Md:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 427819
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 23:43:41

ML:1.7

Campo Valore
Valore 1.7
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 427819
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.VTB1.Z. 2001-09-21T22:04:33.00 10.0 undecidable manual SG 119 1.0101 0.12 0.6
--.ARV.Z. 2001-09-21T22:04:30.00 10.0 undecidable manual PN 348 1.8426 0.41 0.8
--.MNS.Z. 2001-09-21T22:04:29.00 10.0 undecidable manual SG 320 0.8991 -0.27 0.6
--.SGO.Z. 2001-09-21T22:04:29.91 10.0 undecidable manual PN 128 1.7871 1.02 0.3
--.RGNG.Z. 2001-09-21T22:04:25.00 10.0 undecidable manual PN 90 1.5762 -1.05 0.2
--.CSSN.Z. 2001-09-21T22:04:24.95 10.0 undecidable manual PN 124 1.443 0.93 0.4
--.CRVI.Z. 2001-09-21T22:04:21.00 10.0 undecidable manual SG 87 0.6327 0.38 0.6
--.CPI2.Z. 2001-09-21T22:04:21.39 10.0 undecidable manual SG 99 0.6438 0.18 0.7
--.NRCA.Z. 2001-09-21T22:04:20.95 10.0 undecidable manual PN 347 1.1544 0.66 0.8
--.RFI.Z. 2001-09-21T22:04:18.00 10.0 undecidable manual SG 134 0.5439 -0.16 0.7
--.VTB1.Z. 2001-09-21T22:04:17.98 10.0 undecidable manual PG 119 1.0101 0.16 1.6
--.RDP.Z. 2001-09-21T22:04:17.50 10.0 undecidable manual SG 277 0.555 -0.74 0.3
--.SMB1.Z. 2001-09-21T22:04:17.86 10.0 undecidable manual PG 107 0.9768 0.52 1.1
--.RNI2.Z. 2001-09-21T22:04:16.00 10.0 undecidable manual SG 88 0.5106 -0.93 0.2
--.MNS.Z. 2001-09-21T22:04:14.48 10.0 undecidable manual PG 320 0.8991 -1.26 0.2
--.RVI2.Z. 2001-09-21T22:04:13.66 10.0 undecidable manual SG 99 0.4218 0 0.7
--.PTQR.Z. 2001-09-21T22:04:10.59 10.0 undecidable manual SG 352 0.3219 0.49 0.5
--.CPI2.Z. 2001-09-21T22:04:10.55 10.0 undecidable manual PG 99 0.6438 -0.54 1.2
--.MA9.Z. 2001-09-21T22:04:10.32 10.0 undecidable manual PG 277 0.5883 0.13 1.8
--.CRVI.Z. 2001-09-21T22:04:10.43 10.0 undecidable manual PG 87 0.6327 -0.31 1.6
--.RDP.Z. 2001-09-21T22:04:09.49 10.0 undecidable manual PG 277 0.555 0.12 1.8
--.LAV9.Z. 2001-09-21T22:04:09.14 10.0 undecidable manual PG 268 0.5661 -0.41 1.5
--.RFI.Z. 2001-09-21T22:04:09.33 10.0 undecidable manual PG 134 0.5439 0.01 1.9
--.RNI2.Z. 2001-09-21T22:04:08.42 10.0 undecidable manual PG 88 0.5106 -0.2 1.8
--.RVI2.Z. 2001-09-21T22:04:06.19 10.0 undecidable manual PG 99 0.4218 -0.54 1.2
--.SDI.Z. 2001-09-21T22:04:06.58 10.0 undecidable manual SG 86 0.2553 -0.86 0.3
--.PTQR.Z. 2001-09-21T22:04:05.32 10.0 undecidable manual PG 352 0.3219 0.65 1
--.SDI.Z. 2001-09-21T22:04:03.31 10.0 positive manual PG 86 0.2553 0.18 3.6
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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