Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 14-07-2001 ore 03:04:52 (UTC) in zona: 4 km NE Trecastagni (CT)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 4 km NE Trecastagni (CT), il

  • 14-07-2001 03:04:52 (UTC)
  • 14-07-2001 05:04:52 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 37.6490, 15.0970 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Trecastagni CT 4 10910 10910
Viagrande CT 4 8563 19473
Pedara CT 5 14102 33575
Zafferana Etnea CT 5 9517 43092
Aci Sant'Antonio CT 5 17984 61076
Santa Venerina CT 6 8592 69668
Aci Bonaccorsi CT 6 3524 73192
Aci Catena CT 7 29851 103043
Nicolosi CT 7 7463 110506
Acireale CT 7 52622 163128
San Giovanni la Punta CT 8 23060 186188
Valverde CT 8 7840 194028
Tremestieri Etneo CT 8 20589 214617
Milo CT 9 1087 215704
Mascalucia CT 9 31958 247662
San Gregorio di Catania CT 9 11966 259628
Sant'Agata li Battiati CT 10 9479 269107
Gravina di Catania CT 10 25838 294945
San Pietro Clarenza CT 11 7743 302688
Aci Castello CT 11 18723 321411
Sant'Alfio CT 12 1582 322993
Camporotondo Etneo CT 12 5023 328016
Giarre CT 12 27659 355675
Belpasso CT 12 28108 383783
Riposto CT 13 14838 398621
Ragalna CT 14 3924 402545
Mascali CT 15 14282 416827
Catania CT 16 314555 731382
Misterbianco CT 16 49410 780792
Santa Maria di Licodia CT 19 7641 788433
Paternò CT 19 48228 836661
Motta Sant'Anastasia CT 19 12116 848777
Fiumefreddo di Sicilia CT 19 9623 858400
Piedimonte Etneo CT 19 3963 862363

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
7 Km a NW di Acireale (52622 abitanti)
16 Km a N di Catania (314555 abitanti)
68 Km a N di Siracusa (122291 abitanti)
70 Km a SW di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
73 Km a SW di Messina (238439 abitanti)
87 Km a NE di Ragusa (73313 abitanti)
92 Km a NE di Vittoria (63339 abitanti)
93 Km a NE di Modica (54633 abitanti)
93 Km a E di Caltanissetta (63360 abitanti)
99 Km a NE di Gela (75827 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 1.7
2001-07-14
03:04:52
37.649 15.097 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 423359
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2001-07-14 03:04:52 ± 0.206
Latitudine 37.6490 ± 0.0133
Longitudine 15.0970 ± 0.0183
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 423359

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2186.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 104
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 20
Numero di fasi 20
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00364
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01587
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 14
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 14
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 423359
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 23:39:16

ML:1.7

Campo Valore
Valore 1.7
Incertezza
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 423359
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CZI.Z. 2001-07-14T03:05:47.96 10.0 undecidable manual SN 26 1.7649 1.35 0.1
--.SOI.Z. 2001-07-14T03:05:24.66 10.0 undecidable manual SG 60 0.8658 1.19 0.2
--.GRI.Z. 2001-07-14T03:05:22.36 10.0 undecidable manual PN 40 1.5651 1.25 0.4
--.CZI.Z. 2001-07-14T03:05:22.81 10.0 undecidable manual PN 26 1.7649 -1.05 0.5
--.CLTB.Z. 2001-07-14T03:05:21.60 10.0 undecidable manual PN 267 1.4874 0.97 0.6
--.ATN.Z. 2001-07-14T03:05:15.20 10.0 undecidable manual SG 29 0.5883 0.59 0.6
--.MEU.Z. 2001-07-14T03:05:13.79 10.0 undecidable manual SG 201 0.5772 -0.39 0.7
--.GIB.Z. 2001-07-14T03:05:11.36 10.0 undecidable manual PG 292 0.9102 0.05 1.8
--.SLNA.Z. 2001-07-14T03:05:11.82 10.0 undecidable manual PG 347 0.9213 0.08 1.8
--.MNO.Z. 2001-07-14T03:05:10.73 10.0 undecidable manual SG 311 0.4218 1.46 0.1
--.SOI.Z. 2001-07-14T03:05:10.90 10.0 undecidable manual PG 60 0.8658 -0.4 1.7
--.CSLB.Z. 2001-07-14T03:05:10.82 10.0 undecidable manual PG 289 0.8658 0.28 1.8
--.AGST.Z. 2001-07-14T03:05:09.61 10.0 undecidable manual SG 164 0.3996 1.13 0.3
--.SCLL.Z. 2001-07-14T03:05:08.30 10.0 undecidable manual PG 38 0.777 -0.84 1.1
--.GMB.Z. 2001-07-14T03:05:08.56 10.0 undecidable manual PG 47 0.777 -0.26 1.8
--.MTTG.Z. 2001-07-14T03:05:05.47 10.0 undecidable manual PG 52 0.5883 0.04 1.9
--.MEU.Z. 2001-07-14T03:05:04.70 10.0 undecidable manual PG 201 0.5772 -1.06 0.8
--.ATN.Z. 2001-07-14T03:05:04.58 10.0 undecidable manual PG 29 0.5883 -0.7 1.3
--.AGST.Z. 2001-07-14T03:05:02.17 10.0 undecidable manual PG 164 0.3996 0.33 1.7
--.MNO.Z. 2001-07-14T03:05:01.32 10.0 undecidable manual PG 311 0.4218 -0.98 0.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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