Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 13-07-2001 ore 04:34:42 (UTC) in zona: 4 km SW Zafferana Etnea (CT)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 4 km SW Zafferana Etnea (CT), il

  • 13-07-2001 04:34:42 (UTC)
  • 13-07-2001 06:34:42 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 37.6650, 15.0880 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Zafferana Etnea CT 4 9517 9517
Santa Venerina CT 5 8592 18109
Trecastagni CT 5 10910 29019
Pedara CT 6 14102 43121
Viagrande CT 6 8563 51684
Milo CT 7 1087 52771
Aci Sant'Antonio CT 7 17984 70755
Aci Bonaccorsi CT 8 3524 74279
Nicolosi CT 8 7463 81742
Aci Catena CT 8 29851 111593
Acireale CT 9 52622 164215
San Giovanni la Punta CT 10 23060 187275
Tremestieri Etneo CT 10 20589 207864
Valverde CT 10 7840 215704
Sant'Alfio CT 10 1582 217286
Mascalucia CT 11 31958 249244
San Gregorio di Catania CT 11 11966 261210
Giarre CT 11 27659 288869
San Pietro Clarenza CT 12 7743 296612
Sant'Agata li Battiati CT 12 9479 306091
Gravina di Catania CT 12 25838 331929
Belpasso CT 13 28108 360037
Riposto CT 13 14838 374875
Camporotondo Etneo CT 13 5023 379898
Aci Castello CT 13 18723 398621
Ragalna CT 14 3924 402545
Mascali CT 14 14282 416827
Misterbianco CT 17 49410 466237
Piedimonte Etneo CT 18 3963 470200
Fiumefreddo di Sicilia CT 18 9623 479823
Catania CT 18 314555 794378
Santa Maria di Licodia CT 18 7641 802019
Paternò CT 19 48228 850247
Biancavilla CT 19 24007 874254
Motta Sant'Anastasia CT 20 12116 886370

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
9 Km a NW di Acireale (52622 abitanti)
18 Km a N di Catania (314555 abitanti)
70 Km a SW di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
70 Km a N di Siracusa (122291 abitanti)
72 Km a SW di Messina (238439 abitanti)
88 Km a NE di Ragusa (73313 abitanti)
92 Km a E di Caltanissetta (63360 abitanti)
93 Km a NE di Vittoria (63339 abitanti)
94 Km a N di Modica (54633 abitanti)
100 Km a NE di Gela (75827 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML-VAX 2.1
2001-07-13
04:34:42
37.665 15.088 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 423079
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2001-07-13 04:34:42 ± 0.254
Latitudine 37.6650 ± 0.0192
Longitudine 15.0880 ± 0.0196
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 423079

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2741.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 103
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 20
Numero di fasi 20
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00364
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02242
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 16
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 16
Parametri delle magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 10
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 423079
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 23:39:01

ML:2.1

Campo Valore
Valore 2.1
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 423079
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MGR.Z. 2001-07-13T04:35:22.20 10.0 undecidable manual PN 7 2.4864 -1.64 0.2
--.ROI.Z. 2001-07-13T04:35:21.39 10.0 undecidable manual PN 30 2.22 1.42 0.3
--.TDS.Z. 2001-07-13T04:35:20.82 10.0 negative manual PN 25 2.2089 0.97 1
--.ERC.Z. 2001-07-13T04:35:18.34 10.0 undecidable manual PN 281 2.0091 1.39 0.3
--.GIB.Z. 2001-07-13T04:35:15.70 10.0 undecidable manual SG 291 0.888 1.45 0.2
--.SOI.Z. 2001-07-13T04:35:13.52 10.0 undecidable manual SG 61 0.8658 0.35 0.5
--.CZI.Z. 2001-07-13T04:35:12.11 10.0 undecidable manual PN 27 1.7538 -1.36 0.3
--.GRI.Z. 2001-07-13T04:35:11.89 10.0 undecidable manual PN 41 1.554 1.11 0.5
--.CLTB.Z. 2001-07-13T04:35:10.71 10.0 negative manual PN 266 1.4874 0.93 1.4
--.MSI.Z. 2001-07-13T04:35:07.53 10.0 undecidable manual SG 34 0.6438 1.19 0.2
--.MTTG.Z. 2001-07-13T04:35:04.73 10.0 undecidable manual SG 54 0.5883 0.4 0.5
--.SLNA.Z. 2001-07-13T04:35:01.22 10.0 undecidable manual PG 347 0.9102 0.04 1.3
--.GIB.Z. 2001-07-13T04:35:00.35 10.0 negative manual PG 291 0.888 -0.5 2.2
--.SOI.Z. 2001-07-13T04:35:00.00 10.0 positive manual PG 61 0.8658 -0.22 2.5
--.CSLB.Z. 2001-07-13T04:35:00.60 10.0 undecidable manual PG 288 0.8547 -0.04 1.3
--.SCLL.Z. 2001-07-13T04:34:57.87 10.0 positive manual PG 39 0.7659 -0.61 2.1
--.MSI.Z. 2001-07-13T04:34:56.88 10.0 undecidable manual PG 34 0.6438 0.6 1
--.MTTG.Z. 2001-07-13T04:34:54.57 10.0 undecidable manual PG 54 0.5883 -0.55 1.1
--.AGST.Z. 2001-07-13T04:34:51.56 10.0 negative manual PG 164 0.4218 -0.44 2.3
--.MNO.Z. 2001-07-13T04:34:50.37 10.0 negative manual PG 310 0.3996 -1.35 0.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download