Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 17-03-1987 ore 14:24:44 (Italia) in zona: 3 km NW Penna San Giovanni (MC)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 3 km NW Penna San Giovanni (MC), il

  • 17-03-1987 13:24:44 (UTC)
  • 17-03-1987 14:24:44 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.0700, 13.3970 ad una profondità di 9 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Penna San Giovanni MC 3 1108 1108
Sant'Angelo in Pontano MC 3 1436 2544
Gualdo MC 5 815 3359
Monte San Martino MC 6 765 4124
Falerone FM 8 3337 7461
San Ginesio MC 8 3498 10959
Servigliano FM 8 2336 13295
Smerillo FM 8 365 13660
Ripe San Ginesio MC 9 852 14512
Sarnano MC 9 3264 17776
Monte Vidon Corrado FM 9 731 18507
Montappone FM 10 1682 20189
Santa Vittoria in Matenano FM 10 1330 21519
Amandola FM 10 3629 25148
Montefalcone Appennino FM 10 424 25572
Loro Piceno MC 11 2401 27973
Monteleone di Fermo FM 11 395 28368
Colmurano MC 11 1263 29631
Massa Fermana FM 11 963 30594
Belmonte Piceno FM 12 646 31240
Cessapalombo MC 12 512 31752
Comunanza AP 13 3166 34918
Camporotondo di Fiastrone MC 13 563 35481
Montelparo FM 13 778 36259
Monsampietro Morico FM 13 659 36918
Montegiorgio FM 13 6851 43769
Force AP 14 1354 45123
Urbisaglia MC 14 2628 47751
Montefortino FM 15 1178 48929
Mogliano MC 15 4696 53625
Montottone FM 15 979 54604
Monte Rinaldo FM 16 379 54983
Caldarola MC 16 1823 56806
Bolognola MC 16 142 56948
Belforte del Chienti MC 17 1886 58834
Magliano di Tenna FM 17 1452 60286
Grottazzolina FM 17 3398 63684
Ortezzano FM 18 774 64458
Petriolo MC 18 1998 66456
Francavilla d'Ete FM 18 964 67420
Tolentino MC 18 20069 87489
Rotella AP 19 906 88395
Acquacanina MC 19 121 88516
Montedinove AP 19 488 89004
Rapagnano FM 19 2145 91149
Monte Vidon Combatte FM 19 433 91582
Monte Giberto FM 19 801 92383
Montalto delle Marche AP 19 2122 94505
Palmiano AP 20 196 94701
Montemonaco AP 20 604 95305
Fiastra MC 20 559 95864

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
52 Km a NW di Teramo (54892 abitanti)
58 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
62 Km a S di Ancona (100861 abitanti)
80 Km a N di L'Aquila (69753 abitanti)
82 Km a E di Perugia (166134 abitanti)
83 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
87 Km a NW di Montesilvano (53738 abitanti)
91 Km a SE di Fano (60888 abitanti)
95 Km a NW di Pescara (121014 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6 1987-03-17
13:24:44
43.07 13.397 9 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 43049
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1987-03-17 13:24:44 ± 0.722
Latitudine 43.0700 ± 0.0343
Longitudine 13.3970 ± 0.0370
Profondità (km) 9 ± 6 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 43049

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4855.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 252
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 10
Numero di fasi 10
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00194
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01060
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 5
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 5
Parametri della magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 43049
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:42:40
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CRE.Z. 1987-03-17T13:25:24.50 10.0 undecidable manual SN 297 1.1766 0.86 0.2
--.CRE.Z. 1987-03-17T13:25:08.50 10.0 undecidable manual PN 297 1.1766 1.27 0.2
--.AM8.Z. 1987-03-17T13:25:03.33 10.0 undecidable manual SG 17 0.4995 0.41 0.7
--.ARV.Z. 1987-03-17T13:25:03.70 10.0 undecidable manual SG 322 0.5439 -0.49 0.9
--.ASS.Z. 1987-03-17T13:25:03.70 10.0 undecidable manual SG 269 0.5439 -0.59 0.8
--.ARV.Z. 1987-03-17T13:24:55.50 10.0 undecidable manual PG 322 0.5439 -0.5 1.5
--.ASS.Z. 1987-03-17T13:24:55.50 10.0 undecidable manual PG 269 0.5439 -0.55 1.4
--.CM8.Z. 1987-03-17T13:24:54.40 10.0 undecidable manual SG 303 0.2109 0.42 0.7
--.AM8.Z. 1987-03-17T13:24:54.68 10.0 undecidable manual PG 17 0.4995 -0.59 1.4
--.CM8.Z. 1987-03-17T13:24:50.18 10.0 undecidable manual PG 303 0.2109 0.07 2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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