Terremoto di magnitudo Md 3.2 del 22-02-2001 ore 05:49:29 (UTC) in zona: 2 km N Asti (AT)

Un terremoto di magnitudo Md 3.2 è avvenuto nella zona: 2 km N Asti (AT), il

  • 22-02-2001 05:49:29 (UTC)
  • 22-02-2001 06:49:29 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.9180, 8.2110 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

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I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Asti AT 2 76202 76202
Portacomaro AT 6 2006 78208
Azzano d'Asti AT 7 391 78599
Castell'Alfero AT 7 2763 81362
Scurzolengo AT 8 555 81917
Mongardino AT 8 921 82838
Rocca d'Arazzo AT 8 936 83774
Revigliasco d'Asti AT 8 767 84541
Castagnole Monferrato AT 9 1245 85786
Castello di Annone AT 9 1860 87646
Settime AT 9 530 88176
Vigliano d'Asti AT 9 835 89011
Baldichieri d'Asti AT 9 1110 90121
Celle Enomondo AT 10 484 90605
Antignano AT 10 974 91579
Isola d'Asti AT 10 2071 93650
Frinco AT 10 768 94418
Cossombrato AT 10 528 94946
Chiusano d'Asti AT 11 220 95166
Montaldo Scarampi AT 11 755 95921
Calliano AT 11 1317 97238
Corsione AT 11 218 97456
Refrancore AT 11 1591 99047
Castellero AT 11 302 99349
Montegrosso d'Asti AT 11 2344 101693
Cinaglio AT 11 446 102139
Monale AT 11 984 103123
Tigliole AT 11 1699 104822
Grana AT 11 600 105422
Villa San Secondo AT 11 395 105817
Montemagno AT 12 1153 106970
Tonco AT 12 866 107836
Camerano Casasco AT 12 471 108307
Rocchetta Tanaro AT 12 1450 109757
Montechiaro d'Asti AT 13 1276 111033
Cerro Tanaro AT 13 626 111659
Cortandone AT 13 329 111988
Mombercelli AT 13 2259 114247
Penango AT 13 488 114735
San Martino Alfieri AT 14 666 115401
Belveglio AT 14 350 115751
Cortazzone AT 14 654 116405
Soglio AT 14 145 116550
Viarigi AT 14 929 117479
Villafranca d'Asti AT 14 3094 120573
Maretto AT 14 375 120948
Cantarana AT 14 982 121930
Agliano Terme AT 14 1642 123572
Cortanze AT 15 277 123849
Costigliole d'Asti AT 15 5914 129763
Alfiano Natta AL 15 744 130507
San Damiano d'Asti AT 15 8315 138822
Vinchio AT 15 601 139423
Roatto AT 15 400 139823
Govone CN 15 2203 142026
Casorzo AT 15 633 142659
Viale AT 15 257 142916
Altavilla Monferrato AL 16 468 143384
Castelnuovo Calcea AT 16 759 144143
Moncalvo AT 16 3033 147176
Quattordio AL 16 1637 148813
Cortiglione AT 16 571 149384
Grazzano Badoglio AT 16 615 149999
Piea AT 16 583 150582
Cunico AT 16 496 151078
Masio AL 17 1420 152498
Montafia AT 17 937 153435
Vaglio Serra AT 17 275 153710
Odalengo Piccolo AL 17 262 153972
Villadeati AL 18 479 154451
Ferrere AT 18 1608 156059
Castelletto Merli AL 18 476 156535
Fubine AL 18 1653 158188
Felizzano AL 18 2344 160532
Moasca AT 18 494 161026
Vignale Monferrato AL 18 1006 162032
Incisa Scapaccino AT 18 2288 164320
Ottiglio AL 18 629 164949
Olivola AL 18 122 165071
Priocca CN 18 2017 167088
Capriglio AT 19 290 167378
Castagnole delle Lanze AT 19 3798 171176
Dusino San Michele AT 19 1022 172198
Frassinello Monferrato AL 19 502 172700
Montiglio Monferrato AT 19 1643 174343
Cisterna d'Asti AT 19 1245 175588
Ponzano Monferrato AL 19 356 175944
San Paolo Solbrito AT 19 1208 177152
Valfenera AT 19 2462 179614
Murisengo AL 19 1436 181050
San Marzano Oliveto AT 19 1047 182097
Nizza Monferrato AT 20 10429 192526
Piovà Massaia AT 20 637 193163
Calosso AT 20 1279 194442

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
2 Km a N di Asti (76202 abitanti)
32 Km a W di Alessandria (93943 abitanti)
42 Km a E di Moncalieri (57294 abitanti)
45 Km a E di Torino (890529 abitanti)
67 Km a SW di Novara (104380 abitanti)
68 Km a SW di Vigevano (63310 abitanti)
71 Km a NW di Savona (61345 abitanti)
78 Km a NE di Cuneo (56081 abitanti)
80 Km a NW di Genova (586655 abitanti)
80 Km a W di Pavia (72576 abitanti)
93 Km a SW di Busto Arsizio (83106 abitanti)
94 Km a SW di Legnano (60262 abitanti)
94 Km a SW di Rho (50434 abitanti)
94 Km a SW di Gallarate (53343 abitanti)
98 Km a SW di Milano (1345851 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.2
ML-VAX 2.2
2001-02-22
05:49:29
44.918 8.211 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 411669
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2001-02-22 05:49:29 ± 0.198
Latitudine 44.9180 ± 0.0128
Longitudine 8.2110 ± 0.0211
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 411669

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2186.6
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 131
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 12
Numero di fasi 12
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00648
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02388
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 8
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 8
Parametri delle magnitudo

Md:3.2

Campo Valore
Valore 3.2
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 411669
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 23:27:46

ML:2.2

Campo Valore
Valore 2.2
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 411669
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CTI.Z. 2001-02-22T05:50:10.50 10.0 undecidable manual PN! 63 2.6529 -2.52 0
--.MCGN.Z. 2001-02-22T05:50:06.28 10.0 undecidable manual SG 351 1.0434 0.05 0.8
--.VAI.Z. 2001-02-22T05:50:06.10 10.0 undecidable manual SG 22 1.0212 0.65 0.5
--.BR9.Z. 2001-02-22T05:50:05.50 10.0 undecidable manual PN 43 2.1645 -0.75 0.8
--.GU9.Z. 2001-02-22T05:50:01.00 10.0 undecidable manual PN 107 1.776 0.04 1.8
--.EB9.Z. 2001-02-22T05:49:59.73 10.0 undecidable manual PN 106 1.6317 0.7 1
--.ORO.Z. 2001-02-22T05:49:58.50 10.0 undecidable manual SG! 347 0.7215 2.65 0
--.DOI.Z. 2001-02-22T05:49:58.20 10.0 undecidable manual SG 239 0.7992 -0.22 0.8
--.MCGN.Z. 2001-02-22T05:49:50.43 10.0 undecidable manual PG 351 1.0434 -0.34 1.8
--.VAI.Z. 2001-02-22T05:49:49.46 10.0 undecidable manual PG 22 1.0212 -0.86 0.9
--.DOI.Z. 2001-02-22T05:49:46.50 10.0 undecidable manual PG 239 0.7992 -0.11 2.1
--.ORO.Z. 2001-02-22T05:49:45.91 10.0 undecidable manual PG 347 0.7215 1.13 0.4
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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