Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 05-03-1987 ore 23:11:05 (Italia) in zona: 5 km E Sant'Arcangelo Trimonte (BN)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 5 km E Sant'Arcangelo Trimonte (BN), il

  • 05-03-1987 22:11:05 (UTC)
  • 05-03-1987 23:11:05 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.1510, 14.9940 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Sant'Arcangelo Trimonte BN 5 573 573
Bonito AV 5 2448 3021
Montecalvo Irpino AV 6 3725 6746
Apice BN 6 5686 12432
Melito Irpino AV 7 1920 14352
Buonalbergo BN 8 1730 16082
Ariano Irpino AV 8 22700 38782
Paduli BN 9 3978 42760
Casalbore AV 9 1800 44560
Grottaminarda AV 10 8137 52697
Mirabella Eclano AV 12 7684 60381
Venticano AV 13 2537 62918
Pietrelcina BN 13 3114 66032
Calvi BN 14 2682 68714
Villanova del Battista AV 14 1690 70404
Fontanarosa AV 15 3170 73574
Pago Veiano BN 15 2406 75980
San Giorgio La Molara BN 15 2994 78974
Ginestra degli Schiavoni BN 15 476 79450
Pietradefusi AV 15 2348 81798
San Giorgio del Sannio BN 15 10022 91820
Torre Le Nocelle AV 16 1324 93144
Flumeri AV 16 2963 96107
San Nazzaro BN 16 884 96991
Sant'Angelo all'Esca AV 16 801 97792
Taurasi AV 16 2377 100169
San Martino Sannita BN 16 1230 101399
San Nicola Manfredi BN 17 3722 105121
Montemiletto AV 17 5313 110434
Montefusco AV 17 1338 111772
Gesualdo AV 17 3516 115288
Molinara BN 17 1618 116906
Sturno AV 17 3080 119986
Frigento AV 18 3780 123766
Zungoli AV 18 1099 124865
Savignano Irpino AV 18 1140 126005
Benevento BN 18 60091 186096
Pesco Sannita BN 18 1972 188068
Castelfranco in Miscano BN 18 916 188984
Luogosano AV 18 1187 190171
Sant'Angelo a Cupolo BN 18 4325 194496
Greci AV 19 691 195187
Lapio AV 19 1572 196759
Santa Paolina AV 19 1256 198015
Montefalcone di Val Fortore BN 20 1525 199540
San Marco dei Cavoti BN 20 3371 202911
Torrioni AV 20 549 203460
San Nicola Baronia AV 20 771 204231
Paternopoli AV 20 2384 206615
San Sossio Baronia AV 20 1643 208258
Castel Baronia AV 20 1129 209387

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
18 Km a E di Benevento (60091 abitanti)
31 Km a NE di Avellino (54857 abitanti)
56 Km a NE di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
56 Km a E di Caserta (76326 abitanti)
56 Km a NE di Salerno (135261 abitanti)
57 Km a E di Acerra (59573 abitanti)
58 Km a SW di Foggia (151991 abitanti)
60 Km a NE di Scafati (50787 abitanti)
60 Km a N di Battipaglia (50786 abitanti)
63 Km a E di Afragola (65057 abitanti)
65 Km a NE di Portici (55274 abitanti)
65 Km a E di Casoria (77642 abitanti)
66 Km a NE di Ercolano (53709 abitanti)
66 Km a NE di Torre del Greco (86275 abitanti)
67 Km a NE di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
68 Km a SW di San Severo (53905 abitanti)
69 Km a E di Aversa (53047 abitanti)
71 Km a E di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
71 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
73 Km a E di Marano di Napoli (59874 abitanti)
77 Km a W di Cerignola (58396 abitanti)
83 Km a E di Pozzuoli (81661 abitanti)
89 Km a NW di Potenza (67122 abitanti)
94 Km a SW di Manfredonia (57279 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6 1987-03-05
22:11:05
41.151 14.994 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 42439
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1987-03-05 22:11:05 ± 0.292
Latitudine 41.1510 ± 0.0196
Longitudine 14.9940 ± 0.0181
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 42439

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2656.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 177
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 11
Numero di fasi 11
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00178
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.00988
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 6
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 6
Parametri della magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 42439
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:42:08
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MG9.Z. 1987-03-05T22:11:44.00 10.0 undecidable manual SN 157 1.0989 0.93 0.2
--.SD1.Z. 1987-03-05T22:11:43.00 10.0 undecidable manual SG 302 1.0434 1.38 0.1
--.SOR.Z. 1987-03-05T22:11:32.10 10.0 undecidable manual SG 221 0.7548 -0.15 0.8
--.SGO.Z. 1987-03-05T22:11:29.00 10.0 undecidable manual SG 158 0.6327 0.56 0.5
--.MG9.Z. 1987-03-05T22:11:27.50 10.0 undecidable manual PN 157 1.0989 0.47 1.2
--.SD1.Z. 1987-03-05T22:11:26.50 10.0 undecidable manual PG 302 1.0434 0.31 1.5
--.SOR.Z. 1987-03-05T22:11:20.60 10.0 undecidable manual PG 221 0.7548 -0.18 2
--.SGO.Z. 1987-03-05T22:11:18.00 10.0 undecidable manual PG 158 0.6327 -0.58 1.3
--.SGG.Z. 1987-03-05T22:11:15.40 10.0 undecidable manual PG 297 0.5106 -0.98 0.6
--.TR9.Z. 1987-03-05T22:11:12.90 10.0 undecidable manual SG 120 0.1998 -0.34 0.7
--.TR9.Z. 1987-03-05T22:11:09.80 10.0 undecidable manual PG 120 0.1998 0 2.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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