Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 15-12-2000 ore 21:40:11 (Italia) in zona: 8 km E Comano (MS)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 8 km E Comano (MS), il

  • 15-12-2000 20:40:11 (UTC)
  • 15-12-2000 21:40:11 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.2850, 10.2290 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Comano MS 8 714 714
Sillano Giuncugnano LU 9 1085 1799
Fivizzano MS 10 7925 9724
Casola in Lunigiana MS 10 988 10712
Ventasso RE 12 4295 15007
Piazza al Serchio LU 13 2367 17374
Minucciano LU 13 2102 19476
Licciana Nardi MS 15 4949 24425
San Romano in Garfagnana LU 16 1410 25835
Camporgiano LU 16 2176 28011
Monchio delle Corti PR 17 933 28944
Palanzano PR 17 1142 30086
Bagnone MS 19 1887 31973
Villa Collemandina LU 19 1334 33307
Vagli Sotto LU 19 939 34246
Careggine LU 20 564 34810

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
25 Km a NE di Carrara (63133 abitanti)
28 Km a N di Massa (69479 abitanti)
38 Km a NE di La Spezia (93959 abitanti)
46 Km a N di Viareggio (62467 abitanti)
54 Km a NW di Lucca (89046 abitanti)
56 Km a SW di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
58 Km a S di Parma (192836 abitanti)
65 Km a N di Pisa (89158 abitanti)
67 Km a NW di Pistoia (90315 abitanti)
69 Km a SW di Modena (184973 abitanti)
76 Km a SW di Carpi (70699 abitanti)
82 Km a N di Livorno (159219 abitanti)
83 Km a NW di Prato (191150 abitanti)
92 Km a W di Bologna (386663 abitanti)
95 Km a SE di Piacenza (102191 abitanti)
96 Km a S di Cremona (71901 abitanti)
96 Km a NW di Scandicci (50609 abitanti)
100 Km a NW di Firenze (382808 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 2.3
2000-12-15
20:40:11
44.285 10.229 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 407949
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2000-12-15 20:40:11 ± 0.19
Latitudine 44.2850 ± 0.0150
Longitudine 10.2290 ± 0.0201
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 407949

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2312.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 117
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 30
Numero di fasi 30
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00235
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02744
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 20
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 20
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 9
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 407949
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 23:24:10

ML:2.3

Campo Valore
Valore 2.3
Incertezza
Num. stazioni usate 14
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 407949
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CTI.Z. 2000-12-15T20:41:10.88 10.0 undecidable manual SN 29 2.0202 -0.2 0.5
--.PTCC.Z. 2000-12-15T20:40:58.45 10.0 undecidable manual PN 45 3.0414 -1.32 0.2
--.TRI.Z. 2000-12-15T20:40:56.70 10.0 undecidable manual PN 59 2.8638 -1.3 0.2
--.SAL.Z. 2000-12-15T20:40:56.10 10.0 undecidable manual SN 9 1.332 1.38 0.1
--.MNS.Z. 2000-12-15T20:40:54.20 10.0 undecidable manual PN 136 2.5974 0.55 0.8
--.SFI.Z. 2000-12-15T20:40:53.78 10.0 undecidable manual SN 107 1.2099 1.8 0
--.NRCA.Z. 2000-12-15T20:40:53.48 10.0 undecidable manual PN 124 2.5308 0.66 0.7
--.GRFL.Z. 2000-12-15T20:40:52.88 10.0 undecidable manual SN 154 1.2543 0.05 0.6
--.PGD.Z. 2000-12-15T20:40:50.75 10.0 undecidable manual SN 110 1.1433 0.56 0.5
--.CSNT.Z. 2000-12-15T20:40:50.53 10.0 undecidable manual SN 136 1.11 1.09 0.2
--.ARV.Z. 2000-12-15T20:40:49.43 10.0 undecidable manual PN! 111 2.0979 2.6 0
--.BR9.Z. 2000-12-15T20:40:48.69 10.0 undecidable manual PN 2 2.1867 0.7 0.8
--.ASS.Z. 2000-12-15T20:40:48.16 10.0 undecidable manual PN 124 2.1312 0.93 0.5
--.ORO.Z. 2000-12-15T20:40:47.54 10.0 undecidable manual PN 311 2.0757 1.09 0.4
--.DOI.Z. 2000-12-15T20:40:47.30 10.0 undecidable manual PN 277 2.1423 -0.27 1.2
--.CTI.Z. 2000-12-15T20:40:45.18 10.0 undecidable manual PN 29 2.0202 -0.54 1
--.VAI.Z. 2000-12-15T20:40:44.11 10.0 undecidable manual PN 327 1.8759 0.32 1.2
--.BOB.Z. 2000-12-15T20:40:38.10 10.0 undecidable manual SG 311 0.7326 0.55 0.5
--.SAL.Z. 2000-12-15T20:40:36.27 10.0 negative manual PN 9 1.332 0.01 3.1
--.GRFL.Z. 2000-12-15T20:40:35.34 10.0 undecidable manual PN 154 1.2543 0.16 1.5
--.SFI.Z. 2000-12-15T20:40:35.36 10.0 positive manual PN 107 1.2099 0.67 2
--.ZC9.Z. 2000-12-15T20:40:34.88 10.0 undecidable manual SG! 82 0.5439 3.63 0
--.PGD.Z. 2000-12-15T20:40:33.57 10.0 undecidable manual PN 110 1.1433 -0.08 1.5
--.CSNT.Z. 2000-12-15T20:40:32.18 10.0 positive manual PN 136 1.11 -1.05 0.5
--.PII.Z. 2000-12-15T20:40:31.84 10.0 undecidable manual SG 159 0.5883 -1.43 0.1
--.BOB.Z. 2000-12-15T20:40:25.77 10.0 positive manual PG 311 0.7326 -0.59 2.2
--.PII.Z. 2000-12-15T20:40:23.29 10.0 negative manual PG 159 0.5883 -0.59 2.2
--.ZC9.Z. 2000-12-15T20:40:22.79 10.0 positive manual PG 82 0.5439 0.07 3.1
--.GU9.Z. 2000-12-15T20:40:20.25 10.0 undecidable manual SG 75 0.2553 -1.16 0.2
--.GU9.Z. 2000-12-15T20:40:16.97 10.0 positive manual PG 75 0.2553 -0.07 3.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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