Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 09-11-2000 ore 18:19:43 (Italia) in zona: 1 km SE Rocca Canterano (RM)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 1 km SE Rocca Canterano (RM), il

  • 09-11-2000 17:19:43 (UTC)
  • 09-11-2000 18:19:43 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.9520, 13.0320 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Rocca Canterano RM 1 196 196
Canterano RM 1 351 547
Agosta RM 3 1765 2312
Gerano RM 4 1263 3575
Cerreto Laziale RM 4 1118 4693
Rocca Santo Stefano RM 5 975 5668
Marano Equo RM 5 779 6447
Cervara di Roma RM 5 455 6902
Subiaco RM 6 9074 15976
Anticoli Corrado RM 7 915 16891
Ciciliano RM 8 1336 18227
Pisoniano RM 8 770 18997
Bellegra RM 8 2887 21884
San Vito Romano RM 9 3273 25157
Sambuci RM 9 925 26082
Saracinesco RM 9 185 26267
Roviano RM 9 1351 27618
Rocca di Botte AQ 9 856 28474
Roiate RM 9 737 29211
Affile RM 9 1548 30759
Camerata Nuova RM 10 447 31206
Olevano Romano RM 10 6687 37893
Arsoli RM 10 1586 39479
Arcinazzo Romano RM 10 1348 40827
Oricola AQ 11 1244 42071
Capranica Prenestina RM 12 351 42422
Cineto Romano RM 12 601 43023
Riofreddo RM 13 781 43804
Mandela RM 13 917 44721
Casape RM 13 744 45465
Pereto AQ 13 682 46147
Jenne RM 13 366 46513
Poli RM 13 2418 48931
Serrone FR 13 3099 52030
Vicovaro RM 14 4019 56049
Rocca di Cave RM 14 377 56426
San Gregorio da Sassola RM 14 1619 58045
Castel Madama RM 14 7399 65444
Genazzano RM 14 6036 71480
Vallinfreda RM 15 283 71763
Roccagiovine RM 16 263 72026
Castel San Pietro Romano RM 16 902 72928
Piglio FR 16 4666 77594
Paliano FR 16 8281 85875
Carsoli AQ 17 5396 91271
Vallepietra RM 17 283 91554
Vivaro Romano RM 17 182 91736
Cave RM 17 11287 103023
Palestrina RM 17 21672 124695
San Polo dei Cavalieri RM 17 2992 127687
Licenza RM 17 1011 128698
Percile RM 19 255 128953
Tivoli RM 19 56533 185486
Gallicano nel Lazio RM 20 6334 191820

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
19 Km a E di Tivoli (56533 abitanti)
26 Km a E di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
36 Km a NE di Velletri (53303 abitanti)
46 Km a E di Roma (2864731 abitanti)
51 Km a NE di Aprilia (73446 abitanti)
54 Km a SW di L'Aquila (69753 abitanti)
54 Km a NE di Pomezia (62966 abitanti)
55 Km a N di Latina (125985 abitanti)
65 Km a NE di Anzio (54211 abitanti)
69 Km a E di Fiumicino (78395 abitanti)
75 Km a SE di Terni (111501 abitanti)
92 Km a SE di Viterbo (67173 abitanti)
96 Km a SW di Teramo (54892 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 1.9
2000-11-09
17:19:43
41.952 13.032 10 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 406279
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2000-11-09 17:19:43 ± 0.494
Latitudine 41.9520 ± 0.0082
Longitudine 13.0320 ± 0.0102
Profondità (km) 10 ± 4 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 406279

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1239.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 92
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 20
Numero di fasi 20
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00251
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01392
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 12
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 12
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 12
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 406279
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 23:22:27

ML:1.9

Campo Valore
Valore 1.9
Incertezza
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 406279
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.NRCA.Z. 2000-11-09T17:20:13.12 10.0 undecidable manual SG 3 0.8769 -0.43 0.2
--.ARV.Z. 2000-11-09T17:20:10.55 10.0 undecidable manual PN 357 1.5429 -0.02 0.7
--.ASS.Z. 2000-11-09T17:20:05.45 10.0 undecidable manual PN 345 1.1433 0.41 0.5
--.SDI.Z. 2000-11-09T17:20:04.42 10.0 undecidable manual SG 112 0.6216 -0.94 0
--.RFI.Z. 2000-11-09T17:20:01.48 10.0 undecidable manual PG 131 0.9657 -0.75 0.2
--.VVLD.Z. 2000-11-09T17:20:00.90 10.0 undecidable manual SG 100 0.444 0.56 0.2
--.NRCA.Z. 2000-11-09T17:20:00.56 10.0 negative manual PG 3 0.8769 -0.16 2
--.AQU.Z. 2000-11-09T17:20:00.97 10.0 undecidable manual SG 33 0.4884 0.15 0.5
--.LAV9.Z. 2000-11-09T17:19:57.33 10.0 undecidable manual SG 222 0.3663 0.27 0.4
--.RDP.Z. 2000-11-09T17:19:55.61 10.0 undecidable manual SG 230 0.2997 0.64 0.1
--.SDI.Z. 2000-11-09T17:19:55.59 10.0 negative manual PG 112 0.6216 -0.41 1.5
--.PQ9.Z. 2000-11-09T17:19:54.33 10.0 undecidable manual SG 75 0.2775 0.05 0.5
--.MA9.Z. 2000-11-09T17:19:54.97 10.0 undecidable manual SG 236 0.3219 -0.88 0
--.AQU.Z. 2000-11-09T17:19:53.59 10.0 positive manual PG 33 0.4884 0.22 2.3
--.MNS.Z. 2000-11-09T17:19:53.30 10.0 positive manual PG 328 0.4995 -0.41 1.5
--.VVLD.Z. 2000-11-09T17:19:52.77 10.0 negative manual PG 100 0.444 0.14 2.5
--.LAV9.Z. 2000-11-09T17:19:51.59 10.0 negative manual PG 222 0.3663 0.39 1.7
--.PQ9.Z. 2000-11-09T17:19:50.13 10.0 negative manual PG 75 0.2775 0.54 1
--.MA9.Z. 2000-11-09T17:19:50.60 10.0 undecidable manual PG 236 0.3219 0.1 1.3
--.RDP.Z. 2000-11-09T17:19:49.91 10.0 positive manual PG 230 0.2997 -0.08 2.6
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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