Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 25-10-2000 ore 04:37:38 (Italia) in zona: 6 km SW Pescasseroli (AQ)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 6 km SW Pescasseroli (AQ), il

  • 25-10-2000 02:37:38 (UTC)
  • 25-10-2000 04:37:38 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.7810, 13.7340 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Pescasseroli AQ 6 2203 2203
Campoli Appennino FR 7 1725 3928
Pescosolido FR 7 1555 5483
Opi AQ 8 420 5903
Posta Fibreno FR 10 1139 7042
Alvito FR 10 2713 9755
San Donato Val di Comino FR 10 2107 11862
Vicalvi FR 12 783 12645
Broccostella FR 12 2741 15386
Sora FR 12 26144 41530
Fontechiari FR 13 1303 42833
Villavallelonga AQ 13 919 43752
Balsorano AQ 14 3569 47321
Gallinaro FR 15 1269 48590
Settefrati FR 16 728 49318
Bisegna AQ 16 223 49541
Villetta Barrea AQ 16 653 50194
Casalvieri FR 17 2698 52892
Collelongo AQ 17 1233 54125
Civitella Alfedena AQ 17 296 54421
Isola del Liri FR 17 11715 66136
Lecce nei Marsi AQ 17 1702 67838
Casalattico FR 18 574 68412
Arpino FR 18 7262 75674
Scanno AQ 18 1847 77521
San Vincenzo Valle Roveto AQ 18 2347 79868
Picinisco FR 19 1218 81086
Atina FR 19 4316 85402
Castelliri FR 19 3454 88856
Villalago AQ 19 568 89424
Gioia dei Marsi AQ 20 1989 91413

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
69 Km a SE di L'Aquila (69753 abitanti)
73 Km a SW di Chieti (51815 abitanti)
77 Km a E di Latina (125985 abitanti)
80 Km a E di Tivoli (56533 abitanti)
80 Km a E di Velletri (53303 abitanti)
86 Km a SW di Pescara (121014 abitanti)
87 Km a E di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
89 Km a SW di Montesilvano (53738 abitanti)
92 Km a E di Aprilia (73446 abitanti)
93 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
98 Km a S di Teramo (54892 abitanti)
98 Km a NW di Aversa (53047 abitanti)
99 Km a E di Anzio (54211 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6 2000-10-25
02:37:38
41.781 13.734 10 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 405379
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2000-10-25 02:37:38 ± 0.14
Latitudine 41.7810 ± 0.0162
Longitudine 13.7340 ± 0.0159
Profondità (km) 10 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 405379

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2231.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 120
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 22
Numero di fasi 22
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00081
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01352
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 15
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 15
Parametri della magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 11
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 405379
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 23:21:31
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.ASS.Z. 2000-10-25T02:38:06.23 10.0 undecidable manual PN 328 1.4985 1.19 0.1
--.NRCA.Z. 2000-10-25T02:38:00.69 10.0 undecidable manual PN 336 1.1433 0.61 0.5
--.MNS.Z. 2000-10-25T02:37:58.37 10.0 undecidable manual PG 308 0.9768 0.64 0.5
--.VTB1.Z. 2000-10-25T02:37:56.82 10.0 undecidable manual PG 131 0.888 0.75 0.4
--.CPI2.Z. 2000-10-25T02:37:54.63 10.0 undecidable manual SG 114 0.4773 -0.94 0.1
--.LAV9.Z. 2000-10-25T02:37:53.43 10.0 undecidable manual PG 262 0.777 -0.42 0.8
--.CRVI.Z. 2000-10-25T02:37:53.30 10.0 undecidable manual SG 97 0.4218 -0.72 0.2
--.RDP.Z. 2000-10-25T02:37:52.99 10.0 positive manual PG 268 0.7548 -0.5 1.5
--.RNI2.Z. 2000-10-25T02:37:50.16 10.0 undecidable manual SG 104 0.3108 -0.4 0.4
--.AQU.Z. 2000-10-25T02:37:50.77 10.0 undecidable manual PG 336 0.6216 -0.2 1.2
--.PQ9.Z. 2000-10-25T02:37:50.26 10.0 undecidable manual SG 314 0.3441 -1.06 0.1
--.RFI.Z. 2000-10-25T02:37:48.84 10.0 undecidable manual PG 158 0.5106 -0.14 1.4
--.RVI2.Z. 2000-10-25T02:37:48.75 10.0 undecidable manual SG 127 0.2553 -0.06 0.6
--.CPI2.Z. 2000-10-25T02:37:47.46 10.0 undecidable manual PG 114 0.4773 -0.82 0.5
--.CRVI.Z. 2000-10-25T02:37:46.90 10.0 positive manual PG 97 0.4218 -0.48 1.9
--.RNI2.Z. 2000-10-25T02:37:45.38 10.0 positive manual PG 104 0.3108 0 2.9
--.PQ9.Z. 2000-10-25T02:37:45.38 10.0 positive manual PG 314 0.3441 -0.44 2
--.RVI2.Z. 2000-10-25T02:37:44.32 10.0 positive manual PG 127 0.2553 -0.06 2.9
--.SDI.Z. 2000-10-25T02:37:44.00 10.0 undecidable manual SG 141 0.0888 0.68 0.3
--.VVLD.Z. 2000-10-25T02:37:44.10 10.0 undecidable manual SG 316 0.1221 -0.14 0.6
--.VVLD.Z. 2000-10-25T02:37:41.87 10.0 undecidable manual PG 316 0.1221 0.18 1.4
--.SDI.Z. 2000-10-25T02:37:41.81 10.0 negative manual PG 141 0.0888 0.61 1.5
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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