Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 09-10-2000 ore 08:14:45 (Italia) in zona: 2 km W Palmiano (AP)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 2 km W Palmiano (AP), il

  • 09-10-2000 06:14:45 (UTC)
  • 09-10-2000 08:14:45 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.8990, 13.4380 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Palmiano AP 2 196 196
Venarotta AP 5 2066 2262
Roccafluvione AP 5 2010 4272
Comunanza AP 7 3166 7438
Force AP 9 1354 8792
Montemonaco AP 9 604 9396
Montefortino FM 9 1178 10574
Montefalcone Appennino FM 10 424 10998
Montegallo AP 11 523 11521
Amandola FM 11 3629 15150
Smerillo FM 12 365 15515
Rotella AP 12 906 16421
Ascoli Piceno AP 12 49407 65828
Santa Vittoria in Matenano FM 14 1330 67158
Acquasanta Terme AP 15 2916 70074
Montedinove AP 15 488 70562
Monte San Martino MC 15 765 71327
Montelparo FM 16 778 72105
Castignano AP 16 2796 74901
Montalto delle Marche AP 17 2122 77023
Penna San Giovanni MC 18 1108 78131
Arquata del Tronto AP 18 1178 79309
Folignano AP 18 9241 88550
Monteleone di Fermo FM 18 395 88945
Monte Rinaldo FM 19 379 89324
Appignano del Tronto AP 19 1785 91109
Valle Castellana TE 19 977 92086
Sarnano MC 19 3264 95350

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
34 Km a NW di Teramo (54892 abitanti)
60 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
61 Km a N di L'Aquila (69753 abitanti)
72 Km a NW di Montesilvano (53738 abitanti)
75 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
80 Km a NW di Pescara (121014 abitanti)
80 Km a S di Ancona (100861 abitanti)
85 Km a NW di Chieti (51815 abitanti)
88 Km a E di Perugia (166134 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7
ML-VAX 1.7
2000-10-09
06:14:45
42.899 13.438 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 404269
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2000-10-09 06:14:45 ± 0.312
Latitudine 42.8990 ± 0.0141
Longitudine 13.4380 ± 0.0298
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 404269

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2889.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 191
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 21
Numero di fasi 21
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.8
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00219
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01425
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 13
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 13
Parametri delle magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 9
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 404269
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 23:20:26

ML:1.7

Campo Valore
Valore 1.7
Incertezza
Num. stazioni usate 10
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 404269
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SDI.Z. 2000-10-09T06:15:27.35 10.0 undecidable manual SN 166 1.2099 1.31 0.2
--.FB9.Z. 2000-10-09T06:15:18.47 10.0 undecidable manual SG 328 0.9213 0.68 0.5
--.PQ9.Z. 2000-10-09T06:15:16.75 10.0 undecidable manual SG 181 0.8769 0.56 0.6
--.PGD.Z. 2000-10-09T06:15:14.77 10.0 positive manual PN 308 1.5762 1.03 1.4
--.SFI.Z. 2000-10-09T06:15:13.43 10.0 undecidable manual PN 311 1.5318 0.42 1.1
--.ARV.Z. 2000-10-09T06:15:11.63 10.0 undecidable manual SG 328 0.6882 1.15 0.4
--.CRE.Z. 2000-10-09T06:15:11.66 10.0 negative manual PN 303 1.2987 1.81 0.6
--.MNS.Z. 2000-10-09T06:15:11.84 10.0 undecidable manual SG 227 0.7548 -0.52 0.6
--.RVI2.Z. 2000-10-09T06:15:09.99 10.0 undecidable manual PN 160 1.3431 -0.54 1.1
--.SDI.Z. 2000-10-09T06:15:08.20 10.0 undecidable manual PN 166 1.2099 -0.74 1
--.ASS.Z. 2000-10-09T06:15:06.85 10.0 undecidable manual SG 285 0.5883 -0.35 0.6
--.FB9.Z. 2000-10-09T06:15:04.17 10.0 undecidable manual PG 328 0.9213 0.17 1.5
--.SNTG.Z. 2000-10-09T06:15:03.76 10.0 undecidable manual SG 314 0.4995 -0.59 0.5
--.PQ9.Z. 2000-10-09T06:15:03.57 10.0 undecidable manual PG 181 0.8769 0.49 1.4
--.MNS.Z. 2000-10-09T06:14:59.48 10.0 undecidable manual PG 227 0.7548 -1.38 0.6
--.ARV.Z. 2000-10-09T06:14:58.35 10.0 positive manual PG 328 0.6882 -1.43 1.2
--.ASS.Z. 2000-10-09T06:14:56.99 10.0 positive manual PG 285 0.5883 -0.9 2.2
--.AQU.Z. 2000-10-09T06:14:56.53 10.0 undecidable manual PG 182 0.5439 -0.41 1.5
--.SNTG.Z. 2000-10-09T06:14:55.19 10.0 positive manual PG 314 0.4995 -1.05 1.9
--.NRCA.Z. 2000-10-09T06:14:55.31 10.0 undecidable manual SG 254 0.2442 0.48 0.6
--.NRCA.Z. 2000-10-09T06:14:51.16 10.0 undecidable manual PG 254 0.2442 0.41 1.5
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download