Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 04-10-2000 ore 18:34:33 (Italia) in zona: S Belveglio (AT)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: S Belveglio (AT), il

  • 04-10-2000 16:34:33 (UTC)
  • 04-10-2000 18:34:33 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.8280, 8.3300 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Belveglio AT 0 350 350
Vinchio AT 2 601 951
Cortiglione AT 2 571 1522
Mombercelli AT 3 2259 3781
Vaglio Serra AT 4 275 4056
Rocchetta Tanaro AT 4 1450 5506
Incisa Scapaccino AT 5 2288 7794
Castelnuovo Calcea AT 6 759 8553
Montaldo Scarampi AT 6 755 9308
Cerro Tanaro AT 6 626 9934
Castello di Annone AT 6 1860 11794
Rocca d'Arazzo AT 6 936 12730
Nizza Monferrato AT 6 10429 23159
Montegrosso d'Asti AT 7 2344 25503
Castelnuovo Belbo AT 7 895 26398
Azzano d'Asti AT 7 391 26789
Agliano Terme AT 7 1642 28431
Vigliano d'Asti AT 8 835 29266
Masio AL 8 1420 30686
Moasca AT 8 494 31180
San Marzano Oliveto AT 9 1047 32227
Mongardino AT 9 921 33148
Bruno AT 10 321 33469
Bergamasco AL 10 744 34213
Quattordio AL 10 1637 35850
Calamandrana AT 10 1761 37611
Fontanile AT 11 567 38178
Carentino AL 11 340 38518
Mombaruzzo AT 11 1117 39635
Felizzano AL 12 2344 41979
Castelletto Molina AT 12 180 42159
Isola d'Asti AT 12 2071 44230
Canelli AT 12 10485 54715
Refrancore AT 12 1591 56306
Castel Boglione AT 13 609 56915
Costigliole d'Asti AT 13 5914 62829
Calosso AT 13 1279 64108
Quaranti AT 13 183 64291
Asti AT 13 76202 140493
Oviglio AL 13 1265 141758
Rocchetta Palafea AT 13 338 142096
Castel Rocchero AT 14 395 142491
Revigliasco d'Asti AT 14 767 143258
Maranzana AT 14 277 143535
Alice Bel Colle AL 15 766 144301
Castagnole Monferrato AT 15 1245 145546
Montabone AT 15 333 145879
Ricaldone AL 15 684 146563
Santo Stefano Belbo CN 15 3984 150547
Cassinasco AT 16 611 151158
Portacomaro AT 16 2006 153164
Antignano AT 16 974 154138
Castiglione Tinella CN 16 895 155033
Scurzolengo AT 16 555 155588
Frascaro AL 16 440 156028
Castagnole delle Lanze AT 16 3798 159826
Borgoratto Alessandrino AL 17 584 160410
Celle Enomondo AT 17 484 160894
Gamalero AL 17 844 161738
Fubine AL 17 1653 163391
Viarigi AT 17 929 164320
San Martino Alfieri AT 17 666 164986
Solero AL 18 1645 166631
Montemagno AT 18 1153 167784
Sessame AT 18 271 168055
Cassine AL 18 2961 171016
Quargnento AL 18 1398 172414
Coazzolo AT 18 302 172716
Camo CN 18 201 172917
Govone CN 18 2203 175120
Loazzolo AT 18 359 175479
Bubbio AT 18 893 176372
Bistagno AL 19 1887 178259
Altavilla Monferrato AL 19 468 178727
Terzo AL 19 923 179650
Grana AT 19 600 180250
Castelnuovo Bormida AL 20 694 180944
Castellazzo Bormida AL 20 4570 185514
Castell'Alfero AT 20 2763 188277
Sezzadio AL 20 1246 189523
Monastero Bormida AT 20 931 190454

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
13 Km a SE di Asti (76202 abitanti)
25 Km a W di Alessandria (93943 abitanti)
54 Km a E di Moncalieri (57294 abitanti)
58 Km a E di Torino (890529 abitanti)
59 Km a N di Savona (61345 abitanti)
67 Km a NW di Genova (586655 abitanti)
69 Km a SW di Vigevano (63310 abitanti)
73 Km a SW di Novara (104380 abitanti)
77 Km a SW di Pavia (72576 abitanti)
78 Km a NE di Cuneo (56081 abitanti)
96 Km a SW di Rho (50434 abitanti)
97 Km a SW di Busto Arsizio (83106 abitanti)
97 Km a SW di Legnano (60262 abitanti)
98 Km a SW di Milano (1345851 abitanti)
100 Km a SW di Gallarate (53343 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 2.2
2000-10-04
16:34:33
44.828 8.33 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 403889
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2000-10-04 16:34:33 ± 0.228
Latitudine 44.8280 ± 0.0167
Longitudine 8.3300 ± 0.0238
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 403889

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2643.2
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 62
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 25
Numero di fasi 25
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.9
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00364
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02364
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 14
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 14
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 403889
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 23:20:02

ML:2.2

Campo Valore
Valore 2.2
Incertezza
Num. stazioni usate 10
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 403889
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.ZC9.Z. 2000-10-04T16:35:32.70 10.0 undecidable manual SN 103 1.9425 0.73 0.5
--.BDI.Z. 2000-10-04T16:35:30.90 10.0 undecidable manual SN 114 1.776 1.79 0.2
--.GU9.Z. 2000-10-04T16:35:26.88 10.0 undecidable manual SN 105 1.6761 1.27 0.3
--.EB9.Z. 2000-10-04T16:35:23.10 10.0 undecidable manual SN 104 1.5318 0.8 0.5
--.BNI.Z. 2000-10-04T16:35:15.38 10.0 undecidable manual SN 281 1.1877 1.34 0.3
--.CTI.Z. 2000-10-04T16:35:14.94 10.0 undecidable manual PN 61 2.6196 -1.89 0.3
--.MCGN.Z. 2000-10-04T16:35:12.40 10.0 undecidable manual SN 348 1.1544 -0.8 0.6
--.BR9.Z. 2000-10-04T16:35:10.82 10.0 undecidable manual PN 40 2.1756 0.14 1.4
--.VAI.Z. 2000-10-04T16:35:10.41 10.0 undecidable manual SN 16 1.0767 -1.11 0.4
--.PII.Z. 2000-10-04T16:35:07.46 10.0 undecidable manual PN 124 1.9092 0.35 1.5
--.ZC9.Z. 2000-10-04T16:35:07.96 10.0 undecidable manual PN 103 1.9425 0.53 1.4
--.GU9.Z. 2000-10-04T16:35:05.16 10.0 positive manual PN 105 1.6761 1.4 1.4
--.ORO.Z. 2000-10-04T16:35:04.80 10.0 undecidable manual SG 343 0.8214 1.18 0.4
--.BDI.Z. 2000-10-04T16:35:04.50 10.0 undecidable manual PN 114 1.776 -0.81 1.2
--.EB9.Z. 2000-10-04T16:35:03.48 10.0 undecidable manual PN 104 1.5318 1.63 0.6
--.DOI.Z. 2000-10-04T16:35:02.95 10.0 undecidable manual SG 247 0.8214 -0.67 0.6
--.BOB.Z. 2000-10-04T16:35:00.67 10.0 undecidable manual SG 93 0.7881 -1.64 0.2
--.BNI.Z. 2000-10-04T16:34:58.40 10.0 undecidable manual PN 281 1.1877 1.32 0.9
--.MCGN.Z. 2000-10-04T16:34:55.96 10.0 undecidable manual PN 348 1.1544 -0.64 1.6
--.VAI.Z. 2000-10-04T16:34:54.50 10.0 undecidable manual PN 16 1.0767 -1.13 1.1
--.DOI.Z. 2000-10-04T16:34:51.90 10.0 positive manual PG 247 0.8214 0.02 3.8
--.ORO.Z. 2000-10-04T16:34:51.21 10.0 undecidable manual PG 343 0.8214 0.14 1.9
--.BOB.Z. 2000-10-04T16:34:48.65 10.0 undecidable manual PG 93 0.7881 -1.66 0.6
--.CKI.Z. 2000-10-04T16:34:48.35 10.0 undecidable manual SG 185 0.3996 -1.42 0.3
--.CKI.Z. 2000-10-04T16:34:42.38 10.0 positive manual PG 185 0.3996 -0.69 3.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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