Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 30-08-2000 ore 16:08:34 (UTC) in zona: 1 km NW Conca della Campania (CE)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 1 km NW Conca della Campania (CE), il

  • 30-08-2000 16:08:34 (UTC)
  • 30-08-2000 18:08:34 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.3410, 13.9880 ad una profondità di 4 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Conca della Campania CE 1 1239 1239
Galluccio CE 3 2154 3393
Tora e Piccilli CE 3 910 4303
Marzano Appio CE 5 2226 6529
Roccamonfina CE 6 3511 10040
Mignano Monte Lungo CE 7 3250 13290
Caianello CE 9 1824 15114
Presenzano CE 9 1766 16880
Rocca d'Evandro CE 10 3283 20163
Sant'Ambrogio sul Garigliano FR 11 966 21129
Sesto Campano IS 12 2388 23517
Sessa Aurunca CE 12 21727 45244
San Pietro Infine CE 12 944 46188
Teano CE 12 12577 58765
Vairano Patenora CE 12 6594 65359
Sant'Andrea del Garigliano FR 13 1505 66864
Castelforte LT 14 4386 71250
San Vittore del Lazio FR 15 2636 73886
Sant'Apollinare FR 15 1919 75805
Pietravairano CE 15 2984 78789
Vallemaio FR 15 937 79726
Santi Cosma e Damiano LT 15 6897 86623
Riardo CE 16 2321 88944
Venafro IS 17 11280 100224
Carinola CE 17 7283 107507
Cervaro FR 17 8109 115616
Conca Casale IS 17 200 115816
Coreno Ausonio FR 18 1644 117460
Pratella CE 18 1565 119025
Francolise CE 18 4922 123947
Calvi Risorta CE 18 5707 129654
Rocchetta e Croce CE 18 460 130114
Pietramelara CE 19 4722 134836
Cellole CE 19 7830 142666
Ciorlano CE 19 426 143092
Ailano CE 19 1369 144461
Sparanise CE 19 7429 151890
Falciano del Massico CE 19 3695 155585
Capriati a Volturno CE 20 1541 157126
San Giorgio a Liri FR 20 3164 160290
Castelnuovo Parano FR 20 883 161173
Pignataro Interamna FR 20 2595 163768
Ausonia FR 20 2619 166387
Pozzilli IS 20 2380 168767

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
41 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
45 Km a NW di Aversa (53047 abitanti)
49 Km a NW di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
52 Km a NW di Marano di Napoli (59874 abitanti)
54 Km a NW di Afragola (65057 abitanti)
54 Km a NW di Acerra (59573 abitanti)
55 Km a NW di Casoria (77642 abitanti)
56 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
60 Km a NW di Napoli (974074 abitanti)
65 Km a NW di Portici (55274 abitanti)
66 Km a NW di Ercolano (53709 abitanti)
69 Km a NW di Torre del Greco (86275 abitanti)
70 Km a W di Benevento (60091 abitanti)
80 Km a NW di Scafati (50787 abitanti)
83 Km a NW di Avellino (54857 abitanti)
83 Km a NW di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
92 Km a E di Latina (125985 abitanti)
93 Km a NW di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
98 Km a NW di Salerno (135261 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7 2000-08-30
16:08:34
41.341 13.988 4 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 401959
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2000-08-30 16:08:34 ± 0.182
Latitudine 41.3410 ± 0.0087
Longitudine 13.9880 ± 0.0219
Profondità (km) 4 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 401959

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2068.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 144
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 15
Numero di fasi 15
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00032
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01141
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 11
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 11
Parametri della magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 401959
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 23:18:08
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MU9.Z. 2000-08-30T16:08:59.10 10.0 undecidable manual PN 116 1.2654 -0.14 1
--.PSB1.Z. 2000-08-30T16:08:59.00 10.0 undecidable manual SG 100 0.6216 1.05 0
--.RGNG.Z. 2000-08-30T16:08:57.93 10.0 undecidable manual PN 73 1.2432 -0.82 0.4
--.PQ9.Z. 2000-08-30T16:08:51.81 10.0 undecidable manual PG 327 0.7992 0.33 1.2
--.SDI.Z. 2000-08-30T16:08:50.43 10.0 undecidable manual SG 340 0.3885 0.56 0.4
--.CPI2.Z. 2000-08-30T16:08:48.38 10.0 undecidable manual SG 45 0.3441 0.18 0.4
--.PSB1.Z. 2000-08-30T16:08:48.31 10.0 undecidable manual PG 100 0.6216 0.16 1.4
--.CRVI.Z. 2000-08-30T16:08:45.00 10.0 undecidable manual PG 31 0.444 0.22 1.3
--.RVI2.Z. 2000-08-30T16:08:45.70 10.0 undecidable manual SG 4 0.2775 0.1 0.6
--.SDI.Z. 2000-08-30T16:08:43.30 10.0 undecidable manual PG 340 0.3885 -0.44 1.3
--.RNI2.Z. 2000-08-30T16:08:43.35 10.0 undecidable manual PG 18 0.3774 0.08 1.6
--.VTB1.Z. 2000-08-30T16:08:42.91 10.0 undecidable manual PG! 107 0.4995 -2.98 0
--.CPI2.Z. 2000-08-30T16:08:41.15 10.0 undecidable manual PG 45 0.3441 -1.37 0.2
--.RVI2.Z. 2000-08-30T16:08:40.82 10.0 undecidable manual PG 4 0.2775 -0.19 1.8
--.RFI.Z. 2000-08-30T16:08:36.20 10.0 positive manual PG 183 0.0333 0.03 3.5
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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