Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 23-08-2000 ore 14:47:09 (Italia) in zona: 1 km NE Incisa Scapaccino (AT)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 1 km NE Incisa Scapaccino (AT), il

  • 23-08-2000 12:47:09 (UTC)
  • 23-08-2000 14:47:09 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.8180, 8.3900 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Incisa Scapaccino AT 1 2288 2288
Cortiglione AT 3 571 2859
Castelnuovo Belbo AT 3 895 3754
Vaglio Serra AT 5 275 4029
Belveglio AT 5 350 4379
Bruno AT 5 321 4700
Bergamasco AL 5 744 5444
Nizza Monferrato AT 6 10429 15873
Rocchetta Tanaro AT 6 1450 17323
Vinchio AT 6 601 17924
Masio AL 6 1420 19344
Cerro Tanaro AT 7 626 19970
Carentino AL 7 340 20310
Mombaruzzo AT 7 1117 21427
Mombercelli AT 8 2259 23686
Fontanile AT 8 567 24253
Castelletto Molina AT 8 180 24433
Quaranti AT 9 183 24616
Castelnuovo Calcea AT 9 759 25375
Oviglio AL 9 1265 26640
Castello di Annone AT 9 1860 28500
Quattordio AL 9 1637 30137
Maranzana AT 9 277 30414
Felizzano AL 10 2344 32758
Calamandrana AT 10 1761 34519
San Marzano Oliveto AT 10 1047 35566
Rocca d'Arazzo AT 10 936 36502
Montaldo Scarampi AT 11 755 37257
Moasca AT 11 494 37751
Castel Boglione AT 11 609 38360
Castel Rocchero AT 11 395 38755
Alice Bel Colle AL 11 766 39521
Agliano Terme AT 11 1642 41163
Frascaro AL 11 440 41603
Ricaldone AL 11 684 42287
Azzano d'Asti AT 12 391 42678
Montegrosso d'Asti AT 12 2344 45022
Borgoratto Alessandrino AL 12 584 45606
Gamalero AL 12 844 46450
Vigliano d'Asti AT 13 835 47285
Rocchetta Palafea AT 13 338 47623
Cassine AL 13 2961 50584
Montabone AT 13 333 50917
Canelli AT 13 10485 61402
Refrancore AT 14 1591 62993
Mongardino AT 14 921 63914
Solero AL 15 1645 65559
Castelnuovo Bormida AL 15 694 66253
Sezzadio AL 15 1246 67499
Castellazzo Bormida AL 15 4570 72069
Castelspina AL 15 416 72485
Calosso AT 15 1279 73764
Cassinasco AT 16 611 74375
Quargnento AL 16 1398 75773
Terzo AL 17 923 76696
Costigliole d'Asti AT 17 5914 82610
Isola d'Asti AT 17 2071 84681
Fubine AL 17 1653 86334
Strevi AL 17 2019 88353
Acqui Terme AL 17 19896 108249
Sessame AT 17 271 108520
Asti AT 17 76202 184722
Rivalta Bormida AL 17 1446 186168
Bistagno AL 17 1887 188055
Castagnole Monferrato AT 17 1245 189300
Santo Stefano Belbo CN 17 3984 193284
Viarigi AT 18 929 194213
Casal Cermelli AL 19 1234 195447
Bubbio AT 19 893 196340
Portacomaro AT 19 2006 198346
Scurzolengo AT 19 555 198901
Castiglione Tinella CN 19 895 199796
Revigliasco d'Asti AT 19 767 200563
Montemagno AT 19 1153 201716
Loazzolo AT 19 359 202075
Melazzo AL 20 1325 203400
Monastero Bormida AT 20 931 204331
Visone AL 20 1194 205525
Altavilla Monferrato AL 20 468 205993
Orsara Bormida AL 20 424 206417
Cuccaro Monferrato AL 20 340 206757

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
17 Km a SE di Asti (76202 abitanti)
21 Km a SW di Alessandria (93943 abitanti)
57 Km a N di Savona (61345 abitanti)
59 Km a E di Moncalieri (57294 abitanti)
62 Km a NW di Genova (586655 abitanti)
63 Km a E di Torino (890529 abitanti)
67 Km a SW di Vigevano (63310 abitanti)
72 Km a S di Novara (104380 abitanti)
73 Km a SW di Pavia (72576 abitanti)
81 Km a NE di Cuneo (56081 abitanti)
94 Km a SW di Rho (50434 abitanti)
96 Km a SW di Milano (1345851 abitanti)
96 Km a SW di Busto Arsizio (83106 abitanti)
96 Km a SW di Legnano (60262 abitanti)
99 Km a SW di Gallarate (53343 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6 2000-08-23
12:47:09
44.818 8.39 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 401569
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2000-08-23 12:47:09 ± 0.239
Latitudine 44.8180 ± 0.0149
Longitudine 8.3900 ± 0.0583
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 401569

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4886.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 154
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 8
Numero di fasi 8
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.2
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00364
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01052
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 4
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 4
Parametri della magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 401569
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 23:17:45
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MCGN.Z. 2000-08-23T12:47:47.67 10.0 undecidable manual SN 346 1.1655 -1.1 0
--.VAI.Z. 2000-08-23T12:47:46.22 10.0 undecidable manual SN 14 1.0767 -0.38 0.3
--.BOB.Z. 2000-08-23T12:47:34.90 10.0 undecidable manual SG 93 0.7437 -1.15 0
--.MCGN.Z. 2000-08-23T12:47:32.10 10.0 positive manual PN 346 1.1655 0.12 2.2
--.VAI.Z. 2000-08-23T12:47:30.86 10.0 negative manual PN 14 1.0767 0.13 2.2
--.BOB.Z. 2000-08-23T12:47:25.27 10.0 undecidable manual PG 93 0.7437 0.63 0.5
--.CKI.Z. 2000-08-23T12:47:24.60 10.0 undecidable manual SG 191 0.3996 -0.73 0.1
--.CKI.Z. 2000-08-23T12:47:18.23 10.0 positive manual PG 191 0.3996 0.1 2.6
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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