Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 09-07-2000 ore 19:03:16 (Italia) in zona: 4 km SW Pietracatella (CB)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 4 km SW Pietracatella (CB), il

  • 09-07-2000 17:03:16 (UTC)
  • 09-07-2000 19:03:16 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.5510, 14.8550 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Pietracatella CB 4 1375 1375
Jelsi CB 6 1781 3156
Gambatesa CB 7 1464 4620
Macchia Valfortore CB 7 576 5196
Riccia CB 7 5262 10458
Monacilioni CB 8 523 10981
Toro CB 8 1391 12372
Sant'Elia a Pianisi CB 8 1818 14190
Campodipietra CB 9 2570 16760
San Giovanni in Galdo CB 10 580 17340
Celenza Valfortore FG 10 1598 18938
Gildone CB 11 809 19747
Tufara CB 11 925 20672
Carlantino FG 11 980 21652
Campolieto CB 12 839 22491
San Marco la Catola FG 13 1012 23503
Matrice CB 14 1115 24618
Castelvetere in Val Fortore BN 14 1240 25858
Cercemaggiore CB 15 3777 29635
Ferrazzano CB 15 3344 32979
Mirabello Sannitico CB 16 2180 35159
Ripabottoni CB 16 514 35673
Colletorto CB 16 1938 37611
Campobasso CB 16 49431 87042
Castelpagano BN 17 1483 88525
Ripalimosani CB 17 3114 91639
San Giuliano di Puglia CB 18 1042 92681
Volturara Appula FG 18 430 93111
Bonefro CB 18 1384 94495
Montagano CB 18 1086 95581
Cercepiccola CB 19 681 96262
Provvidenti CB 19 119 96381
Morrone del Sannio CB 19 587 96968
Baselice BN 20 2397 99365
Castellino del Biferno CB 20 545 99910

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
46 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
47 Km a N di Benevento (60091 abitanti)
58 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
69 Km a NE di Caserta (76326 abitanti)
71 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
78 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
83 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
84 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
86 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
88 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
89 Km a W di Manfredonia (57279 abitanti)
91 Km a NE di Portici (55274 abitanti)
91 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
93 Km a NE di Ercolano (53709 abitanti)
93 Km a W di Cerignola (58396 abitanti)
93 Km a N di Scafati (50787 abitanti)
94 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
94 Km a NE di Torre del Greco (86275 abitanti)
95 Km a N di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
97 Km a N di Salerno (135261 abitanti)
100 Km a NE di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0 2000-07-09
17:03:16
41.551 14.855 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 398569
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2000-07-09 17:03:16 ± 0.147
Latitudine 41.5510 ± 0.0092
Longitudine 14.8550 ± 0.0091
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 398569

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1277.6
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 143
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 17
Numero di fasi 17
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00162
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.00939
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri della magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 398569
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 23:14:49
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SGO.Z. 2000-07-09T17:03:53.00 10.0 undecidable manual SG 160 1.0434 0.08 0.5
--.MU9.Z. 2000-07-09T17:03:49.47 10.0 undecidable manual SG 148 0.9213 0.59 0.2
--.SDI.Z. 2000-07-09T17:03:46.00 10.0 undecidable manual SG 281 0.7881 1.16 0
--.CI9.Z. 2000-07-09T17:03:41.77 10.0 undecidable manual SG 169 0.6882 -0.01 0.7
--.RGNG.Z. 2000-07-09T17:03:37.80 10.0 undecidable manual SG 76 0.555 -0.2 0.6
--.SGO.Z. 2000-07-09T17:03:37.34 10.0 undecidable manual PG 160 1.0434 -0.15 1.4
--.MU9.Z. 2000-07-09T17:03:35.45 10.0 undecidable manual PG 148 0.9213 0.29 1.2
--.SDI.Z. 2000-07-09T17:03:32.73 10.0 undecidable manual PG 281 0.7881 -0.1 1.5
--.CI9.Z. 2000-07-09T17:03:30.87 10.0 undecidable manual PG 169 0.6882 -0.19 1.7
--.RGNG.Z. 2000-07-09T17:03:28.69 10.0 undecidable manual PG 76 0.555 0.23 1.9
--.CRVI.Z. 2000-07-09T17:03:26.30 10.0 undecidable manual PG 292 0.444 -0.29 1.3
--.FG5.Z. 2000-07-09T17:03:25.27 10.0 undecidable manual PG 130 0.3996 -0.3 1.6
--.BAI2.Z. 2000-07-09T17:03:24.90 10.0 undecidable manual SG 259 0.222 -0.52 0.4
--.VTB1.Z. 2000-07-09T17:03:24.37 10.0 undecidable manual PG 204 0.3996 -1.08 0.1
--.SMB1.Z. 2000-07-09T17:03:23.89 10.0 undecidable manual SG 213 0.1776 0.1 0.7
--.SMB1.Z. 2000-07-09T17:03:21.10 10.0 undecidable manual PG 213 0.1776 0.34 1.3
--.BAI2.Z. 2000-07-09T17:03:21.80 10.0 undecidable manual PG 259 0.222 0.19 1.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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